Abner chiamò Ioab e gli gridò: — La spada continuerà a ucciderci senza fine? Non sai che questa lotta avrà una triste conclusione? Non sarebbe ora che tu ordinassi ai tuoi uomini di cessare l’inseguimento dei loro fratelli? Ioab rispose: — Com’è vero che Dio vive, se non dicevi queste parole i miei uomini avrebbero continuato a inseguire i loro fratelli fino all’alba. Poi Ioab suonò la tromba: il suo esercito si fermò e smise l’inseguimento e la battaglia. Abner e i suoi uomini marciarono tutta la notte attraverso il deserto, passarono il Giordano, attraversarono tutta la zona del Bitron e giunsero a Macanàim. Di ritorno dall’inseguimento di Abner, Ioab radunò le truppe: oltre ad Asaèl mancavano diciannove uomini dell'esercito di Davide. Ma le truppe di Davide avevano ucciso trecentosessanta uomini appartenenti alla tribù di Beniamino e alle truppe di Abner. Ioab e i suoi uomini raccolsero il cadavere di Asaèl e lo seppellirono nella tomba di suo padre, a Betlemme. Poi continuarono la marcia tutta la notte e giunsero a Ebron allo spuntar del giorno.
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