Zaccaria 8:1-23
Zaccaria 8:1-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
La parola del SIGNORE degli eserciti mi fu rivolta in questi termini: «Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Io provo per Sion una grande gelosia, sono geloso di lei con grande ardore”. Così parla il SIGNORE: “Io torno a Sion e abiterò in mezzo a Gerusalemme; Gerusalemme si chiamerà la Città della fedeltà, il monte del SIGNORE degli eserciti, Monte santo”. Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Ci saranno ancora vecchi e vecchie che si siederanno nelle piazze di Gerusalemme, ognuno avrà il bastone in mano a motivo della loro età molto avanzata. Le piazze della città saranno piene di ragazzi e di ragazze che si divertiranno”. Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Se ciò sembrerà impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche agli occhi miei?”, dice il SIGNORE degli eserciti. Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Ecco, io salvo il mio popolo dalla terra d’oriente e dalla terra d’occidente. Li ricondurrò, ed essi abiteranno in mezzo a Gerusalemme; essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio con fedeltà e con giustizia”. Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Fortificate le vostre mani, o voi che oggi udite queste parole dalla bocca dei profeti che c’erano quando venivano gettate le fondamenta della casa del SIGNORE degli eserciti, affinché il tempio sia ricostruito. Prima di questi giorni non c’era salario per il lavoro dell’uomo, né salario per il lavoro delle bestie; non c’era nessuna sicurezza per quelli che andavano e venivano, a motivo del nemico, e io mettevo gli uni contro gli altri. Ma ora io non sono più per il rimanente di questo popolo com’ero nei tempi passati”, dice il SIGNORE degli eserciti. “Infatti, ci sarà un seme di pace: la vite porterà il suo frutto, il suolo darà i suoi prodotti e i cieli daranno la loro rugiada; darò a questo popolo superstite il possesso di tutte queste cose. Così come siete stati una maledizione fra le nazioni, così, o casa di Giuda e casa d’Israele, io vi salverò, e sarete una benedizione. Non temete! Si fortifichino le vostre mani!” Infatti, così parla il SIGNORE degli eserciti: “Così come io pensai di farvi del male quando i vostri padri provocarono la mia ira”, dice il SIGNORE degli eserciti, “e non mi pentii, così di nuovo ho pensato in questi giorni di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete! Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità ciascuno al suo prossimo; fate giustizia, nei vostri tribunali, secondo verità e per la pace; nessuno trami in cuor suo alcun male contro il suo prossimo; non amate il falso giuramento; perché tutte queste cose io le odio”, dice il SIGNORE». La parola del SIGNORE degli eserciti mi fu rivolta in questi termini: «Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Il digiuno del quarto, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo mese diventeranno per la casa di Giuda una gioia, un gaudio, feste d’esultanza; amate dunque la verità e la pace”. Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Verranno ancora dei popoli e gli abitanti di molte città; gli abitanti dell’una andranno all’altra e diranno: ‘Andiamo, andiamo a implorare il favore del SIGNORE e a cercare il SIGNORE degli eserciti! Anch’io voglio andare!’ Molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il SIGNORE degli eserciti a Gerusalemme e a implorare il favore del SIGNORE”. Così parla il SIGNORE degli eserciti: “In quei giorni avverrà che dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni piglieranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: ‘Noi verremo con voi perché abbiamo udito che Dio è con voi’”».
Zaccaria 8:1-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
La parola del Signore degli eserciti mi fu rivolta in questi termini: «Cosí parla il Signore degli eserciti: Io provo per *Sion una grande gelosia, sono geloso di lei con grande ardore». Cosí parla il Signore: «Io torno a Sion e abiterò in mezzo a *Gerusalemme; Gerusalemme si chiamerà la Città della fedeltà, il monte del Signore degli eserciti, Monte santo». Cosí parla il Signore degli eserciti: «Ci saranno ancora vecchi e vecchie che si sederanno nelle piazze di Gerusalemme, ognuno avrà il bastone in mano a motivo della loro età molto avanzata. Le piazze della città saranno piene di ragazzi e di ragazze che si divertiranno». Cosí parla il Signore degli eserciti: «Se ciò sembrerà impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche agli occhi miei?» dice il Signore degli eserciti. Cosí parla il Signore degli eserciti: «Ecco, io salvo il mio popolo dalla terra d'oriente e dalla terra d'occidente; li ricondurrò ed essi abiteranno in mezzo a Gerusalemme; essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio con fedeltà e con giustizia». Cosí parla il Signore degli eserciti: «Si fortifichino le vostre mani, o voi che udite, in questi giorni, queste parole dalla bocca dei *profeti, nel giorno in cui viene fondata la casa del Signore, per la ricostruzione del *tempio. Prima di questi giorni non c'era salario per il lavoro dell'uomo, né salario per il lavoro delle bestie; non c'era nessuna sicurezza per quelli che andavano e venivano, a motivo del nemico; e io mettevo gli uni contro gli altri. Ma ora io non sono piú per il rimanente di questo popolo com'ero nei tempi passati», dice il Signore degli eserciti. «Infatti, ci sarà un seme di pace: la vite porterà il suo frutto, il suolo darà i suoi prodotti e i cieli daranno la loro rugiada; darò a questo popolo superstite il possesso di tutte queste cose. Cosí come siete stati una maledizione fra le nazioni, cosí, o casa di *Giuda e casa d'*Israele, io vi salverò e sarete una benedizione. Non temete! Si fortifichino le vostre mani!» Infatti, cosí parla il Signore degli eserciti: «Cosí come io pensai di farvi del male quando i vostri padri provocarono la mia ira», dice il Signore degli eserciti, «e non mi pentii, cosí di nuovo ho pensato in questi giorni di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete! Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità ciascuno al suo prossimo; fate giustizia, nei vostri tribunali, secondo verità e per la pace; nessuno trami in cuor suo alcun male contro il suo prossimo; non amate il falso giuramento; perché tutte queste cose io le odio», dice il Signore. La parola del Signore degli eserciti mi fu rivolta in questi termini: «Cosí parla il Signore degli eserciti: “Il digiuno del quarto, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo mese diventeranno per la casa di Giuda una gioia, un gau dio, feste d'esultanza; amate dunque la verità e la pace”». Cosí parla il Signore degli eserciti: «Verranno ancora dei popoli e gli abitanti di molte città; gli abitanti dell'una andranno all'altra e diranno: “Andiamo, andiamo a implorare il favore del Signore e a cercare il Signore degli eserciti! Anch'io voglio andare!” Molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il Signore degli eserciti a Gerusalemme e a implorare il favore del Signore». Cosí parla il Signore degli eserciti: «In quei giorni avverrà che dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni piglieranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: “Noi verremo con voi perché abbiamo udito che Dio è con voi”».
Zaccaria 8:1-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore dell'universo mi diede questo messaggio: «Io amo tanto Gerusalemme, ho una passione ardente per lei. Per questo io, il Signore, annunzio: tornerò a Gerusalemme, ed essa sarà chiamata “Città fedele”; abiterò di nuovo a Sion, e il monte del Signore dell'universo sarà chiamato “Montagna santa”. Gli anziani, uomini e donne, torneranno a sedersi nelle piazze di Gerusalemme, ciascuno con il bastone in mano per la loro età molto avanzata. Lo affermo io, il Signore dell'universo. Bambini e bambine numerosi giocheranno nelle piazze. Questo potrà sembrare impossibile ai sopravvissuti del popolo d'Israele, ma non lo è per me, il Signore dell'universo. Io annunzio che salverò il mio popolo disperso nei paesi d'oriente e d'occidente. Da quelle regioni lo ricondurrò a Gerusalemme dove abiterà. Sarà il mio popolo, e io sarò il suo Dio, con fedeltà e giustizia. Io, il Signore dell'universo, vi dico: riprendete forza e coraggio! Voi ascoltate adesso le mie parole che i profeti hanno già riferito quando furono poste le fondamenta per la ricostruzione del mio tempio. Prima di allora nessuno pagava il lavoro degli uomini e degli animali. Non si poteva viaggiare sicuri a causa dei nemici. Io stesso mettevo gli uomini gli uni contro gli altri. Ma ora, io, il Signore dell'universo, affermo: non tratterò più come prima i sopravvissuti di questo popolo. Diffonderò la pace, nelle vigne crescerà l’uva, la terra darà i suoi frutti, il cielo regalerà la pioggia. Darò tutto questo ai sopravvissuti del mio popolo. Gente di Giuda e d'Israele, le nazioni ti hanno considerata un popolo maledetto. Ma ora io ti salvo e sarai un popolo benedetto. Non aver paura! Riprendi forza e coraggio! Io, il Signore dell'universo, vi dico: quando i vostri antenati mi avevano fatto adirare decisi di punirvi e non cambiai idea. Anche oggi la mia decisione è una sola: vi farò del bene, abitanti di Gerusalemme e della regione di Giuda. Quindi non abbiate più paura! D’ora in poi vi comporterete così: ognuno dirà la verità al suo prossimo, in tribunale i giudizi dovranno essere veri e giusti, per ristabilire la pace. Non dovrete progettare di fare il male gli uni agli altri. Non giurerete il falso, perché io, il Signore, odio tutte queste cose». Il Signore mi incaricò di riferire questo suo messaggio: «Io, il Signore dell'universo, vi annunzio che i digiuni che osservate nel quarto, quinto, settimo e decimo mese dell'anno diventeranno per il popolo di Giuda grandi feste, piene di gioia e allegria. Ma voi dovete amare la pace e la verità! Io, il Signore, vi dico che popoli e abitanti di molte città verranno a Gerusalemme. Gli abitanti di una città diranno a quelli di un’altra: “Andiamo a implorare la benedizione del Signore dell'universo, a cercare la sua presenza”. Essi risponderanno: “Sì, veniamo anche noi”. Molti popoli e nazioni potenti verranno a Gerusalemme per implorare la mia benedizione, per cercare la mia presenza. In quei giorni ogni abitante di Giuda sarà preso per il lembo del mantello da dieci stranieri, di lingue diverse, che gli diranno: “Vogliamo venire insieme a voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi”».
Zaccaria 8:1-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
LA parola del Signor degli eserciti mi fu ancora indirizzata, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Io sono ingelosito di gran gelosia per amor di Sion, e sono stato geloso per essa con grande ira. Così ha detto il Signore: Io son ritornato in Sion, ed abiterò in mezzo di Gerusalemme; e Gerusalemme sarà chiamata: Città di verità, e: Monte del Signor degli eserciti, Monte santo. Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora vi saranno de' vecchi, e delle vecchie, che sederanno nelle piazze di Gerusalemme; e ciascuno avrà in mano il suo bastone, per la grande età. E le piazze della città saran ripiene di fanciulli, e di fanciulle, che si sollazzeranno per le piazze di essa. Così ha detto il Signor degli eserciti: Se ciò par maraviglioso al rimanente di questo popolo in que' giorni, sarà egli però impossibile appo me? dice il Signor degli eserciti. Così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io salvo il mio popolo dal paese del Levante, e dal paese del Ponente; e li condurrò, ed abiteranno in mezzo di Gerusalemme, e mi saranno popolo; ed io sarò loro Dio, in verità, e in giustizia. Così ha detto il Signor degli eserciti: Sieno le vostre mani rinforzate, o voi, che udite queste parole in questi tempi, dalla bocca de' profeti, che sono stati nel giorno che la Casa del Signor degli eserciti, il tempio, è stata fondata, per esser riedificata. Perciocchè, avanti questi giorni, non vi era alcun premio nè per uomini, nè per bestie e non vi era alcuna pace a chi andava, e veniva, per cagion del nemico; ed io mandava tutti gli uomini l'uno contro all'altro; ma ora, io non sarà al rimanente di questo popolo, come sono stato ne' tempi addietro, dice il Signor degli eserciti. Perciocchè vi sarà sementa di pace; la vite porterà il suo frutto, e la terra produrrà la sua rendita, e i cieli daranno la lor rugiada; ed io farò eredar tutte queste cose al rimanente di questo popolo. Ed avverrà che, come voi, o casa di Giuda, e casa d'Israele, siete stati in maledizione fra le genti, così vi salverò e sarete in benedizione; non temiate, sieno le vostre mani rinforzate. Perciocchè, così ha detto il Signore degli eserciti: Siccome io pensai d'affliggervi, quando i vostri padri mi provocarono a indegnazione, ha detto il Signor degli eserciti, e non me ne son pentito; così in contrario in questi tempi ho pensato di far del bene a Gerusalemme, ed alla casa di Giuda; non temiate. Queste son le cose che avete a fare: parlate in verità, ciascuno col suo compagno; fate giudicio di verità, e di pace, nelle vostre porte. E non macchinate nel vostro cuore male alcuno l'un contro all'altro, e non amate il giuramento falso; perciocchè tutte queste cose son quelle che io odio. Poi la parola del Signor degli eserciti mi fu indirizzata, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Il digiuno del quarto, e il digiuno del quinto, e il digiuno del settimo, e il digiuno del decimo mese, sarà convertito alla casa di Giuda in letizia, ed allegrezza, e in buone feste; amate dunque la verità, e la pace. Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora avverrà che popoli, ed abitanti di molte città, verranno; e che gli abitanti d'una città andranno all'altra, dicendo: Andiam pure a far supplicazione al Signore, ed a ricercare il Signor degli eserciti; anch'io vi andrò. E gran popoli, e possenti nazioni, verranno, per cercare il Signor degli eserciti, in Gerusalemme, e per far supplicazione al Signore. Così ha detto il Signor degli eserciti: In que' tempi avverrà che dieci uomini, di tutte le lingue delle genti, prenderanno un uomo Giudeo per lo lembo della sua vesta, dicendo: Noi andremo con voi; perciocchè abbiamo udito che Iddio è con voi.