Cantico dei Cantici 2:1-8
Cantico dei Cantici 2:1-8 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Io son la rosa di Saron, Il giglio delle valli. Quale è il giglio fra le spine, Tale è l'amica mia fra le fanciulle. Quale è il melo fra gli alberi d'un bosco, Tale è il mio amico fra i giovani; Io ho desiderato d'esser all'ombra sua, E mi vi son posta a sedere; E il suo frutto è stato dolce al mio palato. Egli mi ha condotta nella casa del convito, E l'insegna ch'egli mi alza è: Amore. Confortatemi con delle schiacciate d'uva, Sostenetemi con de' pomi, Perciocchè io languisco d'amore. Sia la sua man sinistra sotto al mio capo, Ed abbraccimi la sua destra. IO vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, Per le cavriuole, e per le cerve della campagna, Che voi non isvegliate l'amor mio, e non le rompiate il sonno, Finchè non le piaccia. Ecco la voce del mio amico; Ecco, egli ora viene Saltando su per i monti, Saltellando su per i colli.
Cantico dei Cantici 2:1-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli. Quale un giglio tra le spine, tale è l’amica mia tra le fanciulle. Quale è un melo tra gli alberi del bosco, tale è l’amico mio fra i giovani. Io desidero sedermi alla sua ombra, il suo frutto è dolce al mio palato. Egli mi ha condotta nella casa del convito, l’insegna che stende su di me è amore. Fortificatemi con schiacciate d’uva passa, sostentatemi con mele, perché sono malata d’amore. La sua sinistra sia sotto il mio capo, la sua destra mi abbracci! Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi: non svegliate, non svegliate l’amore mio, finché lei non lo desideri! Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene, saltando per i monti, balzando per i colli.
Cantico dei Cantici 2:1-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Io sono la rosa di *Saron, il giglio delle valli. Quale un giglio tra le spine, tale è l'amica mia tra le fanciulle. Qual è un melo tra gli alberi del bosco, tal è l'amico mio fra i giovani. Io desidero sedermi alla sua ombra, il suo frutto è dolce al mio palato. Egli mi ha condotta nella casa del convito, l'insegna che stende su di me è amore. Fortificatemi con schiacciate d'uva passa, sostentatemi con mele, perché sono malata d'amore. La sua sinistra sia sotto il mio capo, la sua destra mi abbracci! Figlie di *Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l'amore mio, finché lei non lo desideri! Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene, saltando per i monti, balzando per i colli.
Cantico dei Cantici 2:1-9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Io sono un narciso della pianura di Saròn, un giglio delle valli. Sì, un giglio tra le spine è la mia amica tra le altre ragazze! Un melo tra gli alberi del bosco è il mio amore tra gli altri ragazzi! Mi piace sedermi alla sua ombra e gustare le delizie dei suoi frutti. Mi ha portato in una sala di banchetti; in alto, sopra di me, c’era un’insegna con sopra scritto: «Amore». Presto, portate dolci d'uva che mi restituiscano forza, mele, che mi diano sostegno perché sono malata d'amore! Il suo braccio sinistro è intorno al mio collo, e con il destro mi abbraccia. Ragazze di Gerusalemme, io vi scongiuro, per le gazzelle e le cerve dei campi: non risvegliate il nostro amore, non provocatelo prima del tempo. Sento la voce del mio amore, eccolo, arriva! Salta per le montagne, come fa la gazzella; corre sulle colline, veloce come un cerbiatto. Eccolo, sta dietro al nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle persiane.