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Cantico dei Cantici 1:1-17

Cantico dei Cantici 1:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Il Cantico dei Cantici di Salomone. Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze sono migliori del vino. I tuoi profumi hanno un odore soave, il tuo nome è un profumo che si spande; perciò ti amano le fanciulle! Attirami a te! Noi ti correremo dietro! Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti. Noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te; noi celebreremo le tue carezze più del vino! A ragione sei amato! Sono scura ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone. Non guardate se sono scura; è il sole che mi ha abbronzata. I figli di mia madre si sono adirati contro di me; mi hanno fatta guardiana delle vigne, ma io la mia vigna non l’ho custodita. O tu che il mio cuore ama, dimmi dove conduci a pascolare il tuo gregge e dove lo fai riposare sul mezzogiorno. Infatti, perché sarei io come una donna sperduta, presso le greggi dei tuoi compagni? Se non lo sai, o la più bella delle donne, esci e segui le tracce delle pecore, e fa’ pascolare i tuoi capretti presso le tende dei pastori. Amica mia, io ti assomiglio alla mia cavalla che si attacca ai carri del faraone. Le tue guance sono belle in mezzo alle collane, il tuo collo è bello tra i filari di perle. Noi ti faremo delle collane d’oro con dei punti d’argento. Mentre il re è nel suo convito, il mio nardo esala il suo profumo. Il mio amico è per me come un sacchetto di mirra, che passa la notte sul mio seno. Il mio amico è per me come un grappolo di cipro delle vigne di En-Ghedi. Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi sono come quelli dei colombi. Come sei bello, amico mio, come sei amabile! Anche il nostro letto è verdeggiante. Le travi delle nostre case sono di cedro, i nostri soffitti sono di cipresso.

Cantico dei Cantici 1:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Il Cantico dei Cantici di *Salomone. Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze sono migliori del vino. I tuoi profumi hanno un odore soave; il tuo nome è un profumo che si spande; perciò ti amano le fanciulle! Attirami a te! Noi ti correremo dietro! Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te; noi celebreremo le tue carezze piú del vino! A ragione sei amato! Sono scura ma bella, o figlie di *Gerusalemme, come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone. Non guardate se sono scura; è il sole che mi ha abbronzata; i figli di mia madre si sono adirati contro di me; mi hanno fatta guardiana delle vigne, ma io, la mia vigna, non l'ho custodita. O tu che il mio cuore ama, dimmi dove conduci a pascolare il tuo gregge, e dove lo fai riposare sul mezzogiorno. Infatti, perché sarei io come una donna sperduta, presso le greggi dei tuoi compagni? Se non lo sai, o la piú bella delle donne, esci e segui le tracce delle pecore, e fa' pascolare i tuoi capretti presso le tende dei pastori. Amica mia, io ti assomiglio alla mia cavalla che si attacca ai carri del *faraone. Le tue guance sono belle in mezzo alle collane, il tuo collo è bello tra i filari di perle. Noi ti faremo delle collane d'oro con dei punti d'argento. Mentre il re è nel suo convito, il mio nardo esala il suo profumo. Il mio amico è per me come un sacchetto di mirra, che passa la notte sul mio seno. Il mio amico è per me come un grappolo di cipro delle vigne d'En-Ghedi. Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi sono come quelli dei colombi. Come sei bello, amico mio, come sei amabile! Anche il nostro letto è verdeggiante. Le travi delle nostre case sono di cedro, i nostri soffitti sono di cipresso.

Cantico dei Cantici 1:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il canto più bello, di Salomone. Che lui mi baci con i baci della sua bocca. Più dolce del vino è il tuo amore, più inebriante dei tuoi profumi. Tu stesso sei tutto un profumo. Vedi, le ragazze si innamorano di te! Prendimi per mano e corriamo. Portami nella tua stanza, o mio re. Godiamo insieme, siamo felici, esaltiamo il tuo amore più inebriante del vino. A ragione le ragazze s’innamorano di te! Ho la pelle scura eppure sono bella, ragazze di Gerusalemme, scura come le tende dei beduini, bella come i tendaggi del palazzo di Salomone. Non state a guardare se sono scura, abbronzata dal sole. I miei fratelli si sono adirati con me; mi hanno messa a guardia delle vigne, ma la mia vigna io l’ho trascurata. Dimmi, amore mio, dove vai a pascolare il tuo gregge, a mezzogiorno dove lo fai riposare? Io non voglio cercarti tra i greggi dei tuoi amici, come una vagabonda. O bellissima tra le donne, non conosci il posto? Segui le orme del gregge, porta le tue caprette al pascolo vicino alle tende dei pastori. Amica mia, sei come la puledra del cocchio del faraone! Come son belle le tue guance, tra gli orecchini, com’è bello il tuo collo ornato di perle! Ti faremo orecchini d'oro, granellati d'argento. Ora che il mio re è qui nel suo giardino il mio profumo di nardo si spande tutt’intorno. Amore mio, sei come un sacchetto di mirra, di notte riposi fra i miei seni. Amore mio, sei come un grappolo di cipro cresciuto nelle vigne di Engàddi. Quanto sei bella, amica mia, quanto sei bella, i tuoi occhi sono come colombe! Anche tu, amore mio, quanto sei bello, meraviglioso sei. Un prato d'erbe è il nostro letto, rami di cedro sono le travi della nostra casa, rami di cipresso il suo soffitto.

Cantico dei Cantici 1:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Il Cantico de' cantici di Salomone. BACIMI egli de' baci della sua bocca; Perciocchè i tuoi amori son migliori che il vino. Per l'odore de' tuoi preziosi olii odoriferi, (Il tuo nome è un olio odorifero sparso), Ti amano le fanciulle. Tirami, noi correremo dietro a te; Il re mi ha introdotta nelle sue camere; Noi gioiremo, e ci rallegreremo in te; Noi ricorderemo i tuoi amori, anzi che il vino; Gli uomini diritti ti amano. O figliuole di Gerusalemme, io son bruna, ma bella; Come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone. Non riguardate che io son bruna; Perciocchè il sole mi ha tocca co' suoi raggi; I figliuoli di mia madre si sono adirati contro a me; Mi hanno posta guardiana delle vigne; Io non ho guardata la mia vigna, che è mia. O tu, il qual l'anima mia ama, dichiarami Ove tu pasturi la greggia, Ed ove tu la fai posare in sul mezzodì; Perciocchè, perchè sarei io come una donna velata Presso alle mandre de' tuoi compagni? Se tu nol sai, o la più bella d'infra le femmine, Esci seguendo la traccia delle pecore, E pastura le tue caprette. Presso alle tende de' pastori. AMICA mia, io ti assomiglio alle cavalle Che sono a' carri di Faraone. Le tue guance son belle ne'  lor fregi, E il tuo collo ne'  suoi monili. Noi ti faremo de' fregi d'oro Con punti d'argento. Mentre il re è nel suo convito, Il mio nardo ha renduto il suo odore. Il mio amico m'è un sacchetto di mirra, Che passa la notte sul mio seno. Il mio amico m'è un grappolo di cipro Delle vigne di En-ghedi. Eccoti bella, amica mia, eccoti bella; I tuoi occhi somigliano quelli de' colombi. Eccoti bello, amico mio, ed anche piacevole; Il nostro letto eziandio è verdeggiante. Le travi delle nostre case son di cedri, I nostri palchi son di cipressi.