Lettera ai Romani 7:7-12
Lettera ai Romani 7:7-12 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». Ma il peccato, còlta l’occasione per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; e il comandamento, che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte. Perché il peccato, còlta l’occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise. Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono.
Lettera ai Romani 7:7-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». Ma il peccato, còlta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte. Perché il peccato, còlta l'occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise. Cosí la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono.
Lettera ai Romani 7:7-12 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Dobbiamo forse concludere che la *Legge è peccato? No di certo! La Legge però mi ha fatto conoscere che cos’è il peccato. Per esempio, io ho saputo che era possibile desiderare cose cattive, perché la Legge ha detto: non desiderarle. Il peccato allora, da quel comandamento, ha preso l’occasione per far nascere in me ogni specie di desideri. Invece, dove non c’è la Legge, il peccato è senza vita; e io prima vivevo senza la Legge, ma quando venne il comandamento, allora il peccato prese vita, e io morii. Così il comandamento che doveva condurmi alla vita, nel mio caso mi ha condotto alla morte. Il peccato infatti ha colto l’occasione offerta dal comandamento, mi ha sedotto e mi ha fatto morire per mezzo dello stesso comandamento. Di per sé, la Legge è santa e il comandamento è santo, giusto e buono.
Lettera ai Romani 7:7-12 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Che diremo adunque? che la legge sia peccato? Così non sia; anzi, io non avrei conosciuto il peccato, se non per la legge; perciocchè io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non dicesse: Non concupire. Ma il peccato, presa occasione per questo comandamento, ha operata in me ogni concupiscenza. Perciocchè, senza la legge, il peccato è morto. E tempo fu, che io, senza la legge, era vivente; ma, essendo venuto il comandamento, il peccato rivisse, ed io morii. Ed io trovai che il comandamento, che è a vita, esso mi tornava a morte. Perciocchè il peccato, presa occasione per lo comandamento, m'ingannò, e per quello mi uccise. Talchè, ben è la legge santa, e il comandamento santo, e giusto, e buono.