Lettera ai Romani 7:20-23
Lettera ai Romani 7:20-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me. Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me. Infatti io mi compiaccio della legge di Dio, secondo l’uomo interiore, ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra.
Lettera ai Romani 7:20-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono piú io che lo compio, ma è il peccato che abita in me. Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me. Infatti io mi compiaccio della legge di Dio, secondo l'uomo interiore, ma vedo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra.
Lettera ai Romani 7:20-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ora, se faccio quel che non voglio, non sono più io ad agire, ma il peccato che è in me. Io scopro allora questa contraddizione: ogni volta che voglio fare il bene, trovo in me soltanto la capacità di fare il male. Nel mio intimo io sono d'accordo con la legge di Dio, ma vedo in me un’altra Legge: quella che contrasta fortemente la Legge che la mia mente approva, e che mi rende schiavo della legge del peccato che abita in me.
Lettera ai Romani 7:20-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, se ciò che io non voglio quello fo, non più io opero quello, anzi l'opera il peccato che abita in me. Io mi trovo adunque sotto questa legge: che volendo fare il bene, il male è presso a me. Perciocchè io mi diletto nella legge di Dio, secondo l'uomo di dentro. Ma io veggo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro alla legge della mia mente, e mi trae in cattività sotto alla legge del peccato, che è nelle mie membra.