Lettera ai Romani 6:12-14
Lettera ai Romani 6:12-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'*iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non avrà piú potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.
Lettera ai Romani 6:12-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d’iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non avrà più potere su di voi, perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.
Lettera ai Romani 6:12-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il peccato non abbia dunque più potere su di voi. Anche se dovete ancora morire non ubbidite più ai suoi desideri perversi. Non trasformatevi in strumenti di male al servizio del peccato. Offritevi invece come strumenti di bene al servizio di Dio, perché siete come uomini che sono tornati dalla morte alla vita. Il peccato non avrà più potere su di voi, perché non siete più sotto la Legge, ma sotto la grazia.
Lettera ai Romani 6:12-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Non regni adunque il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. E non prestate le vostre membra ad essere armi d'iniquità al peccato; anzi presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi; e le vostre membra ad essere armi di giustizia a Dio. Perciocchè il peccato non vi signoreggerà; poichè non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.