Lettera ai Romani 4:6-8
Lettera ai Romani 4:6-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Così pure Davide proclama la beatitudine dell’uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. Beato l’uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato».
Lettera ai Romani 4:6-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Cosí pure *Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: «Beati quelli le cui *iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato».
Lettera ai Romani 4:6-8 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Anche Davide proclama beato l’uomo che Dio considera giusto indipendentemente dalle opere che compie: Beati coloro ai quali Dio ha perdonato le colpe e cancellato i peccati. Beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato.
Lettera ai Romani 4:6-8 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Come ancora Davide dice la beatitudine esser dell'uomo, a cui Iddio imputa la giustizia, senza opere, dicendo: Beati coloro, le cui iniquità son rimesse, e i cui peccati son coperti. Beato l'uomo, a cui il Signore non avrà imputato peccato.