Lettera ai Romani 4:4-8
Lettera ai Romani 4:4-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede è messa in conto come giustizia. Così pure Davide proclama la beatitudine dell’uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. Beato l’uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato».
Lettera ai Romani 4:4-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia. Cosí pure *Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: «Beati quelli le cui *iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato».
Lettera ai Romani 4:4-8 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quando uno lavora e riceve una paga questa non gli è data come regalo, ma perché gli è dovuta. Quando invece un uomo non compie un lavoro ma crede soltanto che Dio accoglie favorevolmente il peccatore, è per questa sua fede che Dio lo considera giusto. Anche Davide proclama beato l’uomo che Dio considera giusto indipendentemente dalle opere che compie: Beati coloro ai quali Dio ha perdonato le colpe e cancellato i peccati. Beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato.
Lettera ai Romani 4:4-8 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, a colui che opera, il premio non è messo in conto per grazia, ma per debito. Ma, a colui che non opera, anzi crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli è imputata a giustizia. Come ancora Davide dice la beatitudine esser dell'uomo, a cui Iddio imputa la giustizia, senza opere, dicendo: Beati coloro, le cui iniquità son rimesse, e i cui peccati son coperti. Beato l'uomo, a cui il Signore non avrà imputato peccato.