Lettera ai Romani 4:19-25
Lettera ai Romani 4:19-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent’anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; però, davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo. Perciò gli fu messo in conto come giustizia. Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
Lettera ai Romani 4:19-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che *Sara non era piú in grado di essere madre; davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo. Perciò gli fu messo in conto come giustizia. Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesú, nostro Signore, il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
Lettera ai Romani 4:19-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Abramo aveva allora circa cent’anni e si rendeva conto che il suo corpo e quello di Sara erano come morti, cioè ormai incapaci di avere figli. Eppure continuò a credere. Egli non dubitò minimamente della promessa di Dio, anzi rimase forte nella fede e diede gloria a Dio: pienamente convinto che Dio era in grado di mantenere ciò che aveva promesso. Ecco perché Dio lo considerò giusto. Ma non soltanto per lui, la Bibbia dice che lo considerò giusto, ma anche per noi. Anche noi saremo considerati giusti, perché crediamo in Dio che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore. Egli è stato messo a morte a causa dei nostri peccati, ma Dio lo ha risuscitato per metterci in rapporto giusto con sé.
Lettera ai Romani 4:19-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E, non essendo punto debole nella fede, non riguardò al suo corpo già ammortito, essendo egli d'età presso di cent'anni; nè all'ammortimento della matrice di Sara. E non istette in dubbio per incredulità intorno alla promessa di Dio; anzi fu fortificato per la fede, dando gloria a Dio. Ed essendo pienamente accertato che ciò ch'egli avea promesso, era anche potente da farlo. Laonde ancora ciò gli fu imputato a giustizia. Ora, non per lui solo è scritto che gli fu imputato. Ma ancora per noi, ai quali sarà imputato; i quali crediamo in colui che ha suscitato da' morti Gesù, nostro Signore. Il quale è stato dato per le nostre offese, ed è risuscitato per la nostra giustificazione.