Lettera ai Romani 15:1-8
Lettera ai Romani 15:1-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso; ma come è scritto: «Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me». Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché, mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza. Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di avere tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù, affinché di un solo animo e di una stessa bocca glorifichiate il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio. Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri
Lettera ai Romani 15:1-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. Infatti anche Cristo non compiacque a sé stesso; ma come è scritto: «Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me». Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza. Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesú, affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesú Cristo. Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio. Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri
Lettera ai Romani 15:1-8 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Noi che siamo forti nella fede abbiamo il dovere di non pensare soltanto a noi stessi, ma di prendere sinceramente a cuore gli scrupoli di chi è debole nella fede. Ciascuno di noi cerchi di fare quel che piace al prossimo ed è per il suo bene, per farlo progredire nella fede. Anche *Cristo non ha cercato quel che piaceva a lui. Anzi, come dice la *Bibbia: Gli insulti di chi ti insulta mi sono caduti addosso. Tutto quel che leggiamo nella Bibbia è stato scritto nel passato per istruirci e tener viva la nostra speranza, con la costanza e l’incoraggiamento che da essa ci vengono. Dio, il quale soltanto può dare forza e incoraggiamento, vi dia la capacità di vivere d'accordo tra voi, come vuole Gesù Cristo. Allora, tutti d'accordo, a una sola voce, loderete Dio, il Padre di Gesù Cristo, nostro Signore. Accoglietevi quindi l’un l’altro, come Cristo ha accolto voi, per la gloria di Dio. Cristo si è fatto servitore degli Ebrei, per compiere le promesse che Dio fece ai *patriarchi e dimostrare così che Dio è fedele.
Lettera ai Romani 15:1-8 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
OR noi, che siam forti, dobbiam comportare le debolezze de' deboli, e non compiacere a noi stessi. Ciascun di noi compiaccia al prossimo, nel bene, ad edificazione. Poichè Cristo ancora non ha compiaciuto a sè stesso, anzi ha fatto come è scritto: Gli oltraggi di coloro che ti oltraggiano son caduti sopra me. Perciocchè tutte le cose, che furono già innanzi scritte, furono scritte per nostro ammaestramento; acciocchè, per la pazienza, e per la consolazione delle scritture, noi riteniamo la speranza. Or l'Iddio della pazienza, e della consolazione, vi dia d'avere un medesimo sentimento fra voi, secondo Cristo Gesù. Acciocchè, di pari consentimento, d'una stessa bocca, glorifichiate Iddio, che è Padre del nostro Signor Gesù Cristo. Perciò, accoglietevi gli uni gli altri, siccome ancora Cristo ci ha accolti nella gloria di Dio. Or io dico, che Cristo è stato ministro della circoncisione, per dimostrar la verità di Dio, compiendo le promesse fatte a' padri.