Lettera ai Romani 14:10-13
Lettera ai Romani 14:10-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio; infatti sta scritto: «Come è vero che vivo», dice il Signore, «ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio». Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso {a Dio}. Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un’occasione di caduta.
Lettera ai Romani 14:10-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio; infatti sta scritto: «Come è vero che vivo», dice il Signore, «ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio». Quindi ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio. Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un'occasione di caduta.
Lettera ai Romani 14:10-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E tu, perché disprezzi tuo fratello? Tutti dovremo presentarci di fronte a Dio, per essere giudicati da lui. Com’è vero che io vivo, dice il Signore, nella *Bibbia, ognuno si porrà in ginocchio dinanzi a me, e tutti riconosceranno a gran voce la potenza di Dio. Ognuno di noi dovrà quindi rendere conto di se stesso a Dio. Smettiamo allora di giudicarci a vicenda.
Lettera ai Romani 14:10-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Or tu, perchè giudichi il tuo fratello? ovvero tu ancora, perchè sprezzi il tuo fratello? poichè tutti abbiamo a comparire davanti al tribunal di Cristo. Perciocchè egli è scritto: Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ed ogni lingua darà gloria a Dio. Così adunque ciascun di noi renderà ragion di sè stesso a Dio. PERCIÒ, non giudichiamo più gli uni gli altri; ma più tosto giudicate questo, di non porre intoppo, o scandalo al fratello.