Lettera ai Romani 10:5-13
Lettera ai Romani 10:5-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Infatti Mosè descrive così la giustizia che viene dalla legge: «L’uomo che farà quelle cose vivrà per esse». Invece la giustizia che viene dalla fede dice così: «Non dire in cuor tuo: “Chi salirà in cielo?” (questo è farne scendere Cristo), né: “Chi scenderà nell’abisso?” (questo è far risalire Cristo dai morti)». Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede che noi annunciamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.
Lettera ai Romani 10:5-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Infatti *Mosè descrive cosí la giustizia che viene dalla legge: «L'uomo che farà quelle cose, vivrà per esse». Invece la giustizia che viene dalla fede dice cosí: «Non dire in cuor tuo: “Chi salirà in cielo?” (questo è farne scendere Cristo) né: “Chi scenderà nell'abisso?”» (questo è far risalire Cristo dai morti). Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore»: questa è la parola della fede che noi annunziamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesú come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.
Lettera ai Romani 10:5-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Così Mosè descrive la salvezza mediante la Legge: L’uomo che la mette in pratica vivrà. Riguardo alla salvezza che viene dalla fede invece dice: Non chiederti se è necessario salire in cielo e scendere nell’ *abisso , perché Cristo è sceso dal cielo ed è risuscitato dai morti. Che dice la *Bibbia? La parola è vicino a te, sulla tua bocca e nel tuo cuore, così è l’annunzio della fede che noi predichiamo. Se, nel tuo cuore, credi che Dio ha risuscitato Gesù dai morti e, con la tua voce, dichiari che Gesù è il Signore, sarai salvato. Dio accoglie chi crede veramente; chi dichiara la propria fede sarà salvato. Infatti la Bibbia dice: Chi crede in lui non sarà deluso. Non vi è perciò differenza fra chi è Ebreo e chi non lo è, perché il Signore è lo stesso per tutti, immensamente generoso verso tutti quelli che lo invocano. Afferma infatti la Bibbia: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
Lettera ai Romani 10:5-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Poichè Mosè descrive così la giustizia che è per la legge: Che l'uomo, che avrà fatte quelle cose, vivrà per esse. Ma la giustizia, che è per la fede, dice così: Non dir nel cuor tuo: Chi salirà in cielo? Quest'è trarre Cristo a basso. Ovvero: Chi scenderà nell'abisso? Quest'è ritrarre Cristo da' morti. Ma, che dice ella? La parola è presso di te, nella tua bocca, e nel tuo cuore. Quest'è la parola della fede, la qual noi predichiamo. Che se tu confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Iddio l'ha risuscitato da' morti, sarai salvato. Poichè col cuore si crede a giustizia, e con la bocca si fa confessione a salute. Perciocchè la scrittura dice: Chiunque crede in lui non sarà svergognato. Poichè non vi è distinzione di Giudeo, e di Greco; perciocchè uno stesso è il Signor di tutti, ricco inverso tutti quelli che l'invocano. Imperocchè, chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.