Lettera ai Romani 10:1-15
Lettera ai Romani 10:1-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro è che siano salvati. Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza. Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria {giustizia}, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio; poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono. Infatti Mosè descrive così la giustizia che viene dalla legge: «L’uomo che farà quelle cose vivrà per esse». Invece la giustizia che viene dalla fede dice così: «Non dire in cuor tuo: “Chi salirà in cielo?” (questo è farne scendere Cristo), né: “Chi scenderà nell’abisso?” (questo è far risalire Cristo dai morti)». Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede che noi annunciamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunci? E come annunceranno se non sono mandati? Com’è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone notizie!»
Lettera ai Romani 10:1-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro è che siano salvati. Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza. Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio; poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono. Infatti *Mosè descrive cosí la giustizia che viene dalla legge: «L'uomo che farà quelle cose, vivrà per esse». Invece la giustizia che viene dalla fede dice cosí: «Non dire in cuor tuo: “Chi salirà in cielo?” (questo è farne scendere Cristo) né: “Chi scenderà nell'abisso?”» (questo è far risalire Cristo dai morti). Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore»: questa è la parola della fede che noi annunziamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesú come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunzi? E come annunzieranno se non sono mandati? Com'è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunziano buone notizie!»
Lettera ai Romani 10:1-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Fratelli, io desidero con tutto il cuore e domando a Dio che gli Ebrei siano salvati. Posso infatti testimoniare che essi sono pieni di zelo per Dio, ma il loro zelo non è guidato da una giusta conoscenza. Essi non hanno capito che Dio mette egli stesso gli uomini nel giusto rapporto con sé, e hanno cercato di arrivarci da soli. Per questo non si sono sottoposti a Dio che salva in *Cristo. Cristo è lo scopo e la fine della legge di Mosè; perciò, chiunque crede, è posto nella giusta relazione con Dio. Così Mosè descrive la salvezza mediante la Legge: L’uomo che la mette in pratica vivrà. Riguardo alla salvezza che viene dalla fede invece dice: Non chiederti se è necessario salire in cielo e scendere nell’ *abisso , perché Cristo è sceso dal cielo ed è risuscitato dai morti. Che dice la *Bibbia? La parola è vicino a te, sulla tua bocca e nel tuo cuore, così è l’annunzio della fede che noi predichiamo. Se, nel tuo cuore, credi che Dio ha risuscitato Gesù dai morti e, con la tua voce, dichiari che Gesù è il Signore, sarai salvato. Dio accoglie chi crede veramente; chi dichiara la propria fede sarà salvato. Infatti la Bibbia dice: Chi crede in lui non sarà deluso. Non vi è perciò differenza fra chi è Ebreo e chi non lo è, perché il Signore è lo stesso per tutti, immensamente generoso verso tutti quelli che lo invocano. Afferma infatti la Bibbia: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ma come potranno invocare il Signore, se non hanno creduto? E come potranno credere in lui, se non ne hanno sentito parlare? E come ne sentiranno parlare, se nessuno lo annunzia? E chi lo annunzierà, se nessuno è inviato a questo scopo? Come dice la Bibbia: Che gioia quando arrivano quelli che portano buone notizie!
Lettera ai Romani 10:1-15 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
FRATELLI, l'affezion del mio cuore, e la preghiera che io fo a Dio per Israele, è a sua salute. Perciocchè io rendo loro testimonianza che hanno lo zelo di Dio, ma non secondo conoscenza. Poichè, ignorando la giustizia di Dio, e cercando di stabilir la lor propria giustizia, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio. Perciocchè il fin della legge è Cristo, in giustizia ad ogni credente. Poichè Mosè descrive così la giustizia che è per la legge: Che l'uomo, che avrà fatte quelle cose, vivrà per esse. Ma la giustizia, che è per la fede, dice così: Non dir nel cuor tuo: Chi salirà in cielo? Quest'è trarre Cristo a basso. Ovvero: Chi scenderà nell'abisso? Quest'è ritrarre Cristo da' morti. Ma, che dice ella? La parola è presso di te, nella tua bocca, e nel tuo cuore. Quest'è la parola della fede, la qual noi predichiamo. Che se tu confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Iddio l'ha risuscitato da' morti, sarai salvato. Poichè col cuore si crede a giustizia, e con la bocca si fa confessione a salute. Perciocchè la scrittura dice: Chiunque crede in lui non sarà svergognato. Poichè non vi è distinzione di Giudeo, e di Greco; perciocchè uno stesso è il Signor di tutti, ricco inverso tutti quelli che l'invocano. Imperocchè, chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato. Come adunque invocheranno essi colui, nel quale non hanno creduto? e come crederanno in colui, del quale non hanno udito parlare? e come udiranno, se non v'è chi predichi? E come predicherà altri, se non è mandato? Siccome è scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che evangelizzano la pace, che evangelizzano le cose buone!