Apocalisse di Giovanni 3:14-21
Apocalisse di Giovanni 3:14-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«All’angelo della chiesa di Laodicea scrivi: queste cose dice l’Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio: “Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca. Tu dici: ‘Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!’ Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Perciò io ti consiglio di comprare da me dell’oro purificato dal fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità, e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti. Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.
Apocalisse di Giovanni 3:14-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«All'angelo della chiesa di *Laodicea scrivi: Queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio: Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Cosí, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca. Tu dici: “Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!” Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti. Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.
Apocalisse di Giovanni 3:14-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Per la chiesa che è nella città di Laodicèa, scrivi questo: Così dice il Signore, l’*Amen, il vero e fedele Testimone, il Capo delle creature di Dio: Io so tutto di voi. So che non siete né freddi né ardenti. Magari foste freddi o ardenti! Invece, non siete né freddi né ardenti, e mi disgustate fino alla nausea. «Voi dite: “Siamo ricchi, abbiamo fatto fortuna, non abbiamo bisogno di nulla” e non vi accorgete di essere dei falliti, degli infelici, poveri, ciechi e nudi. Io vi do un consiglio: comprate da me oro purificato col fuoco, per diventare ricchi per davvero: abiti bianchi per vestirvi e coprire la vostra nudità vergognosa; collirio per curarvi gli occhi e vederci. Io tratto severamente quelli che amo; cambiate vita, dunque, e impegnatevi con tutte le forze. «Ascoltate, io sto alla porta e busso. Se uno mi sente e mi apre, io entrerò e ceneremo insieme, io con lui e lui con me. «I vincitori li farò sedere insieme a me, sul mio trono, così come io mi sono seduto da vincitore insieme al Padre mio, sul suo trono.
Apocalisse di Giovanni 3:14-21 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E ALL'ANGELO della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l'Amen, il fedel testimonio, e verace; il principio della creazione di Dio: Io conosco le tue opere; che tu non sei nè freddo, nè fervente; oh fossi tu pur freddo, o fervente! Così, perciocchè tu sei tiepido, e non sei nè freddo, nè fervente, io ti vomiterò fuor della mia bocca. Perciocchè tu dici: Io son ricco, e sono arricchito, e non ho bisogno di nulla; e non sai che tu sei quel calamitoso, e miserabile, e povero, e cieco, e nudo. Io ti consiglio di comperar da me dell'oro affinato col fuoco, acciocchè tu arricchisca; e de' vestimenti bianchi, acciocchè tu sii vestito, e non apparisca la vergogna della tua nudità; e d'ungere con un collirio gli occhi tuoi, acciocchè tu vegga. Io riprendo, e castigo tutti quelli che io amo; abbi adunque zelo, e ravvediti. Ecco, io sto alla porta, e picchio; se alcuno ode la mia voce, ed apre la porta, io entrerò a lui, e cenerò con lui, ed egli meco. A chi vince io donerò di seder meco nel trono mio; siccome io ancora ho vinto, e mi son posto a sedere col Padre mio nel suo trono.