Apocalisse di Giovanni 11:1-14
Apocalisse di Giovanni 11:1-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: «Àlzati e misura il tempio di Dio e l’altare e conta quelli che vi adorano; ma il cortile esterno del tempio lascialo da parte, e non lo misurare, perché è stato dato alle nazioni, le quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare, ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni. Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra. Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e divorerà i loro nemici; se qualcuno vorrà far loro del male bisogna che sia ucciso in questa maniera. Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l’acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno. E quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il loro Signore è stato crocifisso. Gli uomini dei vari popoli, tribù, lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non lasceranno che siano posti in un sepolcro. Gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa, e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra. Ma dopo tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro; essi si alzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro. Ed essi udirono una voce potente che dal cielo diceva loro: “Salite quassù”. Essi salirono al cielo in una nube e i loro nemici li videro. In quell’ora ci fu un grande terremoto e la decima parte della città crollò, e settemila persone furono uccise nel terremoto; e i superstiti furono spaventati e diedero gloria al Dio del cielo». Il secondo «guai» è passato; ma ecco, il terzo «guai» verrà presto.
Apocalisse di Giovanni 11:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: «Àlzati e misura il *tempio di Dio e l'altare e conta quelli che vi adorano; ma il *cortile esterno del tempio, lascialo da parte, e non lo misurare, perché è stato dato alle nazioni, le quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare, ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni. Questi sono i due olivi e i due *candelabri che stanno davanti al Signore della terra. Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e divorerà i loro nemici; e se qualcuno vorrà offenderli bisogna che sia ucciso in questa maniera. Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno. E quando avranno terminato la loro testimonianza, la *bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama *Sodoma ed Egitto, dove anche il loro Signore è stato crocifisso. Gli uomini dei vari popoli e tribú e lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non lasceranno che siano posti in sepolcri. Gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due *profeti erano il tormento degli abitanti della terra. Ma dopo tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro; essi si alzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro. Ed essi udirono una voce potente che dal cielo diceva loro: «Salite quassú». Essi salirono al cielo in una nube e i loro nemici li videro. In quell'ora ci fu un gran terremoto e la decima parte della città crollò e settemila persone furono uccise nel terremoto; e i superstiti furono spaventati e diedero gloria al Dio del cielo. Il secondo «guai» è passato; ma ecco, il terzo «guai» verrà presto.
Apocalisse di Giovanni 11:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Poi mi fu data una canna adatta a misurare, con questo ordine: «Alzati, misura il *santuario di Dio e l’*altare, e conta le persone che adorano nel santuario; il cortile esterno del santuario, però, non misurarlo, perché è stato lasciato per i nemici di Dio. Per quarantadue mesi essi calpesteranno Gerusalemme, la città santa, ma ai miei due testimoni darò la possibilità di annunziare la mia parola per milleduecentosessanta giorni, vestiti a lutto con ruvido panno». I due testimoni sono i due ulivi e i due candelabri che stanno di fronte al Signore della terra. Se qualcuno tenterà di far loro del male, dalla loro bocca uscirà un fuoco, e distruggerà i loro nemici. Così morirà chiunque cerchi di far loro del male. Essi hanno il potere di chiudere il cielo e di impedire che piova, per tutto il tempo che annunziano la *parola di Dio. Possono anche cambiare l’acqua in sangue e colpire la terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che vorranno. Quando poi avranno finito di annunziare la mia parola, il mostro che sale dal mondo sotterraneo li assalirà, li sconfiggerà e li ucciderà. I loro cadaveri rimarranno esposti nella piazza della grande città, chiamata simbolicamente «Sòdoma» ed «Egitto», là dove il loro Signore fu crocifisso. Per tre giorni e mezzo, gente di ogni popolo e razza, lingua e nazione, starà a guardare i loro cadaveri e non li lascerà seppellire; e gli abitanti della terra faranno festa scambiandosi regali e rallegrandosi della morte dei due testimoni, perché erano stati un tormento per tutti gli abitanti della terra. Ma dopo i tre giorni e mezzo, un soffio di vita verrà da Dio ed entrerà in loro: si alzeranno in piedi, e tutti quelli che li osserveranno resteranno atterriti. Poi udranno una voce forte che viene dal cielo e dice: «Venite quassù». Allora saliranno verso il cielo con la nuvola, mentre i loro nemici staranno a guardare. Nello stesso istante avviene un gran terremoto. Un decimo della città crolla: settemila persone sono uccise dal terremoto, e gli altri rimangono atterriti e lodano il Dio del cielo. E questa è la seconda sventura. Ma ecco che sta venendo la terza.
Apocalisse di Giovanni 11:1-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
POI mi fu data una canna, simile ad una verga. E l' angelo si presentò a me, dicendo: Levati, e misura il tempio di Dio, e l'altare, e quelli che adorano in quello; ma tralascia il cortile di fuori del tempio, e non misurarlo; perciocchè egli è stato dato a' Gentili, ed essi calcheranno la santa città lo spazio di quarantadue mesi. Ed io darò a' miei due testimoni di profetizzare; e profetizzeranno milledugensessanta giorni, vestiti di sacchi. Questi sono i due ulivi, e i due candellieri, che stanno nel cospetto del Signor della terra. E se alcuno li vuole offendere, fuoco esce dalla bocca loro, e divora i lor nemici; e se alcuno li vuole offendere, convien ch'egli sia ucciso in questa maniera. Costoro hanno podestà di chiudere il cielo, che non cada alcuna pioggia a' dì della lor profezia; hanno parimente podestà sopra le acque, per convertirle in sangue; e di percuoter la terra di qualunque piaga, ogni volta che vorranno. E quando avranno finita la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra con loro, e li vincerà, e li ucciderà. E i lor corpi morti giaceranno in su la piazza della gran città, la quale spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto; dove ancora è stato crocifisso il Signor loro. E gli uomini d'infra i popoli, e tribù, e lingue, e nazioni, vedranno i lor corpi morti lo spazio di tre giorni e mezzo; e non lasceranno che i lor corpi morti sieno posti in monumenti. E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro, e ne faranno festa, e si manderanno presenti gli uni agli altri; perciocchè questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra. E in capo di tre giorni e mezzo, lo Spirito della vita, procedente da Dio, entrò in loro, e si rizzarono in piè, e grande spavento cadde sopra quelli che li videro. Ed essi udirono una gran voce dal cielo, che disse loro: Salite qua. Ed essi salirono al cielo nella nuvola; e i lor nemici li videro. E in quell'ora si fece un gran tremoto, e la decima parte della città cadde, e settemila persone furono uccise in quel tremoto, e il rimanente fu spaventato, e diede gloria all'Iddio del cielo. Il secondo Guaio è passato; ed ecco, tosto verrà il terzo Guaio.