Salmi 9:1-20
Salmi 9:1-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Al direttore del coro. Su «Muori per il figlio». Salmo di Davide. Io celebrerò il SIGNORE con tutto il mio cuore, narrerò tutte le tue meraviglie. Mi rallegrerò ed esulterò in te, salmeggerò al tuo nome, o Altissimo, poiché i miei nemici voltan le spalle, cadono e periscono davanti a te. Tu infatti hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; ti sei assiso sul trono come giusto giudice. Tu hai rimproverato le nazioni, hai fatto perire l’empio, hai cancellato il loro nome per sempre. È finita per il nemico! Son rovine perenni! Delle città che hai distrutte si è perso perfino il ricordo. Il SIGNORE siede come re in eterno; egli ha preparato il suo trono per il giudizio. Giudicherà il mondo con giustizia, giudicherà i popoli con rettitudine. Il SIGNORE sarà un rifugio sicuro per l’oppresso, un rifugio sicuro in tempo d’angoscia; quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, perché, o SIGNORE, tu non abbandoni quelli che ti cercano. Salmeggiate al SIGNORE che abita in Sion, raccontate tra i popoli le sue opere. Perché colui che domanda ragione del sangue si ricorda dei miseri e non ne dimentica il grido. Abbi pietà di me, o SIGNORE! Vedi come mi affliggono quelli che mi odiano, o tu che mi fai risalire dalle porte della morte, affinché io racconti le tue lodi. Alle porte della figlia di Sion festeggerò per la tua salvezza. Le nazioni sono sprofondate nella fossa che avevano fatta; il loro piede è stato preso nella rete che avevano tesa. Il SIGNORE s’è fatto conoscere, ha fatto giustizia; l’empio è caduto nella trappola tesa con le proprie mani. [Interludio. Pausa] Gli empi se ne andranno al soggiorno dei morti, sì, tutte le nazioni che dimenticano Dio. Certamente il povero non sarà dimenticato per sempre, né la speranza dei miseri resterà delusa in eterno. Ergiti, o SIGNORE! Non lasciare che prevalga il mortale; siano giudicate le nazioni in tua presenza. O SIGNORE, infondi spavento in loro; i popoli riconoscano che sono mortali. [Pausa]
Salmi 9:1-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Al direttore del coro. Su «Muori per il figlio». Salmo di *Davide. Io celebrerò il Signore con tutto il mio cuore, narrerò tutte le tue meraviglie. Mi rallegrerò ed esulterò in te, salmeggerò al tuo nome, o Altissimo, poiché i miei nemici voltan le spalle, cadono e periscono davanti a te. Tu infatti hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; ti sei assiso sul trono come giusto giudice. Tu hai rimproverato le nazioni, hai fatto perire l'empio, hai cancellato il loro nome per sempre. È finita per il nemico! Son rovine perenni! Delle città che hai distrutte si è perso perfino il ricordo. Il Signore siede come re in eterno; egli ha preparato il suo trono per il giudizio. Giudicherà il mondo con giustizia, giudicherà i popoli con rettitudine. Il Signore sarà un rifugio sicuro per l'oppresso, un rifugio sicuro in tempo d'angoscia; quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, perché, o Signore, tu non abbandoni quelli che ti cercano. Salmeggiate al Signore che abita in *Sion, raccontate tra i popoli le sue opere. Perché colui che domanda ragione del sangue si ricorda dei miseri e non ne dimentica il grido. Abbi pietà di me, o Signore! Vedi come mi affliggono quelli che mi odiano, o tu che mi fai risalire dalle porte della morte, affinché io racconti le tue lodi. Alle porte della figlia di Sion festeggerò per la tua salvezza. Le nazioni sono sprofondate nella fossa che avevano fatta; il loro piede è stato preso nella rete che avevano tesa. Il Signore s'è fatto conoscere, ha fatto giustizia; l'empio è caduto nella trappola tesa con le proprie mani. [Interludio. Pausa] Gli empi se ne andranno al *soggiorno dei morti, sí, tutte le nazioni che dimenticano Dio. Certamente il povero non sarà dimenticato per sempre, né la speranza dei miseri resterà delusa in eterno. Ergiti, o Signore! Non lasciare che prevalga il mortale; siano giudicate le nazioni in tua presenza. O Signore, infondi spavento in loro; i popoli riconoscano che son mortali. [Pausa]
Salmi 9:1-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ti ringrazio, Signore, con tutto il cuore, racconterò i tuoi grandi prodigi. Tu mi fai danzare di gioia; a te, Altissimo, canterò il mio inno. Fuggono davanti a te i miei nemici, inciampano e sono perduti. Giudice giusto, tu siedi a giudicare, difendi la mia causa e il mio diritto. Minacci i popoli, distruggi i malvagi: il loro nome è cancellato per sempre. Il nemico è finito: tutto è in rovina, e delle città è scomparso anche il ricordo. Giudice eterno è il Signore, rende stabile il suo trono. Con giustizia governa l’universo, con rettitudine giudica i popoli. Il Signore è un rifugio per l’oppresso, luogo sicuro in tempi di angoscia. Chi ti conosce ha fiducia in te, Signore: tu non abbandoni chi ti cerca. Celebrate Dio, Signore di Sion, proclamate tra i popoli le sue meraviglie. Dio chiede conto del sangue versato, non dimentica il grido degli oppressi. Mostrami la tua bontà, Signore, e guarda come mi han ridotto quelli che mi odiano; fammi risalire dalla porta della morte. Guidami alla porta di Sion: là canterò le tue lodi, con gioia griderò che tu mi hai liberato. Cadano i nemici nella fossa da loro scavata, nella rete che hanno teso inciampi il loro piede. Il Signore si manifesta e fa giustizia: il malvagio cade nella trappola che ha teso. Nel mondo dei morti finiscano gli empi, tutti i popoli che dimenticano Dio. Ma Dio non dimentica i poveri, la speranza degli oppressi non resta delusa. Sorgi, Signore: non sia l’uomo il più forte! Trascina i popoli in giudizio.
Salmi 9:1-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
IO celebrerò, o Signore, con tutto il mio cuore; Io narrerò tutte le tue maraviglie. Io mi rallegrerò, e festeggerò in te; Io salmeggerò il tuo Nome, o Altissimo; Perciocchè i miei nemici hanno volte le spalle; Son caduti, e periti d'innanzi alla tua faccia. Conciossiachè tu mi abbi fatta ragione e diritto; Tu ti sei posto a sedere sopra il trono, come giusto giudice. Tu hai sgridate le nazioni, tu hai distrutto l'empio, Tu hai cancellato il loro nome in sempiterno. O nemico, le desolazioni sono finite in perpetuo, E tu hai disfatte le città. È pur perita la memoria di esse. Ma il Signore siede in eterno; Egli ha fermato il suo trono per far giudicio. Ed egli giudicherà il mondo in giustizia, Egli renderà giudicio a' popoli in dirittura. E il Signore sarà un alto ricetto al misero; Un alto ricetto a' tempi ch'egli sarà in distretta. Laonde, o Signore, quelli che conoscono il Nome tuo si confideranno in te; Perciocchè tu non abbandoni quelli che ti cercano. Salmeggiate al Signore che abita in Sion; Raccontate fra i popoli i suoi fatti. Perciocchè egli ridomanda ragione del sangue, egli se ne ricorda; Egli non dimentica il grido de' poveri afflitti. Abbi pietà di me, o Signore, Tu che mi tiri in alto dalle porte della morte, Vedi l'afflizione che io soffero da quelli che m'odiano; Acciocchè io racconti tutte le tue lodi Nelle porte della figliuola di Sion, E festeggi della tua liberazione. Le genti sono state affondate nella fossa che avevano fatta; Il lor piè è stato preso nella rete che avevano nascosta. Il Signore è stato conosciuto per lo giudicio ch'egli ha fatto; L'empio è stato allacciato per l'opera delle sue proprie mani. (Higgaion ; Sela.) Gli empi, tutte le genti che dimenticano Iddio, Andranno in volta nell'inferno. Perciocchè il povero non sarà dimenticato in sempiterno; La speranza de' poveri non perirà in perpetuo. Levati, o Signore; non lasciar che l'uomo si rinforzi; Sieno giudicate le genti davanti alla tua faccia. Signore, metti spavento in loro; Fa' che le genti conoscano, che non sono altro che uomini. (Sela.)