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Salmi 69:1-36

Salmi 69:1-36 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Al direttore del coro. Sopra «i gigli». Di Davide. Salvami, o Dio, perché le acque mi sono penetrate fino all’anima. Sprofondo in un pantano senza trovare sostegno; sono scivolato in acque profonde e la corrente mi travolge. Sono stanco di gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si spengono nell’attesa del mio Dio. Più numerosi dei capelli del mio capo sono quelli che mi odiano senza ragione; sono potenti quelli che vogliono distruggermi e che a torto mi sono nemici; ho dovuto consegnare ciò che non avevo rubato. O Dio, tu conosci la mia stoltezza, e le mie colpe non ti sono nascoste. Non siano confusi, per causa mia, quelli che sperano in te, o Signore, DIO degli eserciti! Non siano coperti di vergogna per causa mia, quelli che ti cercano, o Dio d’Israele! Per amor tuo io sopporto gli insulti, la vergogna mi copre la faccia. Sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti oltraggia sono caduti su di me. Ho pianto, ho afflitto l’anima mia con il digiuno, ma ciò mi ha causato disonore. Ho indossato come vestito il cilicio, ma essi ridono di me. Le persone sedute alla porta sparlano di me, sono divenuto lo zimbello degli ubriaconi. Ma io rivolgo a te la mia preghiera, o SIGNORE, nel momento favorevole! Per la tua grande misericordia, rispondimi, o Dio, assicurandomi la tua salvezza. Salvami dal pantano, perché io non affondi! Liberami da chi mi odia e dalle acque profonde. Non mi sommerga la corrente delle acque, non m’inghiottisca il vortice, non chiuda il pozzo la sua bocca su di me! Rispondimi, SIGNORE, perché la tua grazia è benefica; vòlgiti a me nella tua grande misericordia. Non nascondere il tuo volto al tuo servo, perché sono in pericolo; affrèttati a rispondermi. Avvicìnati all’anima mia, e riscattala; liberami a causa dei miei nemici. Tu conosci la mia vergogna, il mio disonore e la mia infamia; davanti a te sono tutti i miei nemici. L’oltraggio m’ha spezzato il cuore e sono tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso dei consolatori, ma non ne ho trovati. Hanno messo fiele nel mio cibo e mi hanno dato da bere aceto per dissetarmi. La loro tavola imbandita sia per essi come una trappola, un tranello quando si credono al sicuro! Gli occhi loro si offuschino e più non vedano; indebolisci per sempre i loro fianchi. Riversa su di loro il tuo furore, li raggiunga l’ardore della tua ira. Sia desolata la loro dimora, nessuno abiti le loro tende, poiché perseguitano colui che hai percosso e godono a raccontarsi i dolori di chi hai ferito. Aggiungi questo peccato ai loro peccati e non abbiano parte alcuna nella tua giustizia. Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti. Io sono misero e afflitto; il tuo soccorso, o Dio, mi porti in salvo. Celebrerò il nome di Dio con un canto, lo esalterò con le mie lodi, che il SIGNORE gradirà più dei buoi, più dei tori con corna e unghie. Gli umili lo vedranno e gioiranno; o voi che cercate Dio, fatevi animo, poiché il SIGNORE ascolta i bisognosi e non disprezza i suoi prigionieri. Lo lodino i cieli e la terra, i mari e tutto ciò che si muove in essi! Poiché Dio salverà Sion, e ricostruirà le città di Giuda; il suo popolo abiterà in Sion e la possederà. Anche la discendenza dei suoi servi l’avrà in eredità, e quanti amano il suo nome vi abiteranno.

Salmi 69:1-36 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Al direttore del coro. Sopra «i gigli». Di Davide. Salvami, o Dio, perché le acque mi sono penetrate fino all’anima. Sprofondo in un pantano senza trovare sostegno; sono scivolato in acque profonde e la corrente mi travolge. Sono stanco di gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si spengono nell’attesa del mio Dio. Più numerosi dei capelli del mio capo sono quelli che mi odiano senza ragione; sono potenti quelli che vogliono distruggermi e che a torto mi sono nemici; ho dovuto consegnare ciò che non avevo rubato. O Dio, tu conosci la mia stoltezza, e le mie colpe non ti sono nascoste. Non siano confusi, per causa mia, quelli che sperano in te, o Signore, DIO degli eserciti! Non siano coperti di vergogna per causa mia, quelli che ti cercano, o Dio d’Israele! Per amor tuo io sopporto gli insulti, la vergogna mi copre la faccia. Sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti oltraggia sono caduti su di me. Ho pianto, ho afflitto l’anima mia con il digiuno, ma ciò mi ha causato disonore. Ho indossato come vestito il cilicio, ma essi ridono di me. Le persone sedute alla porta sparlano di me, sono divenuto lo zimbello degli ubriaconi. Ma io rivolgo a te la mia preghiera, o SIGNORE, nel momento favorevole! Per la tua grande misericordia, rispondimi, o Dio, assicurandomi la tua salvezza. Salvami dal pantano, perché io non affondi! Liberami da chi mi odia e dalle acque profonde. Non mi sommerga la corrente delle acque, non m’inghiottisca il vortice, non chiuda il pozzo la sua bocca su di me! Rispondimi, SIGNORE, perché la tua grazia è benefica; vòlgiti a me nella tua grande misericordia. Non nascondere il tuo volto al tuo servo, perché sono in pericolo; affrèttati a rispondermi. Avvicìnati all’anima mia, e riscattala; liberami a causa dei miei nemici. Tu conosci la mia vergogna, il mio disonore e la mia infamia; davanti a te sono tutti i miei nemici. L’oltraggio m’ha spezzato il cuore e sono tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso dei consolatori, ma non ne ho trovati. Hanno messo fiele nel mio cibo e mi hanno dato da bere aceto per dissetarmi. La loro tavola imbandita sia per essi come una trappola, un tranello quando si credono al sicuro! Gli occhi loro si offuschino e più non vedano; indebolisci per sempre i loro fianchi. Riversa su di loro il tuo furore, li raggiunga l’ardore della tua ira. Sia desolata la loro dimora, nessuno abiti le loro tende, poiché perseguitano colui che hai percosso e godono a raccontarsi i dolori di chi hai ferito. Aggiungi questo peccato ai loro peccati e non abbiano parte alcuna nella tua giustizia. Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti. Io sono misero e afflitto; il tuo soccorso, o Dio, mi porti in salvo. Celebrerò il nome di Dio con un canto, lo esalterò con le mie lodi, che il SIGNORE gradirà più dei buoi, più dei tori con corna e unghie. Gli umili lo vedranno e gioiranno; o voi che cercate Dio, fatevi animo, poiché il SIGNORE ascolta i bisognosi e non disprezza i suoi prigionieri. Lo lodino i cieli e la terra, i mari e tutto ciò che si muove in essi! Poiché Dio salverà Sion, e ricostruirà le città di Giuda; il suo popolo abiterà in Sion e la possederà. Anche la discendenza dei suoi servi l’avrà in eredità, e quanti amano il suo nome vi abiteranno.

Salmi 69:1-36 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Al direttore del coro. Sopra «i gigli». Di *Davide.Salvami, o Dio, perché le acque mi sono penetrate fino all'anima. Sprofondo in un pantano senza trovar sostegno; sono scivolato in acque profonde, e la corrente mi travolge. Sono stanco di gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si spengono nell'attesa del mio Dio. Piú numerosi dei capelli del mio capo son quelli che mi odiano senza ragione; sono potenti quelli che vogliono distruggermi e che a torto mi sono nemici; ho dovuto consegnare ciò che non avevo rubato. O Dio, tu conosci la mia stoltezza, e le mie colpe non ti sono nascoste. Non siano confusi, per causa mia, quelli che sperano in te, o Dio, Signore degli eserciti! Non siano coperti di vergogna per causa mia, quelli che ti cercano, o Dio d'*Israele! Per amor tuo io sopporto gli insulti, la vergogna mi copre la faccia. Sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti oltraggia sono caduti su di me. Ho pianto, ho afflitto l'anima mia con il digiuno, ma ciò mi ha causato disonore. Ho indossato come vestito il cilicio, ma essi ridono di me. Le persone sedute alla *porta sparlano di me, son divenuto lo zimbello degli ubriaconi. Ma io rivolgo a te la mia preghiera, o Signore, nel momento favorevole! Per la tua grande misericordia, rispondimi, o Dio, assicurandomi la tua salvezza. Salvami dal pantano, perché io non affondi! Liberami da chi mi odia e dalle acque profonde. Non mi sommerga la corrente delle acque, non m'inghiottisca il vortice, non chiuda il pozzo la sua bocca su di me! Rispondimi, Signore, perché la tua grazia è benefica; vòlgiti a me nella tua grande misericordia. Non nascondere il tuo volto al tuo servo, perché sono in pericolo; affrèttati a rispondermi. Avvicínati all'anima mia, e riscattala; liberami a causa dei miei nemici. Tu conosci la mia vergogna, il mio disonore e la mia infamia; davanti a te son tutti i miei nemici. L'oltraggio m'ha spezzato il cuore e son tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso dei consolatori, ma non ne ho trovati. Hanno messo fiele nel mio cibo, e mi hanno dato da bere aceto per dissetarmi. La loro tavola imbandita sia per essi come una trappola, un tranello quando si credono al sicuro! Gli occhi loro si offuschino e piú non vedano; indebolisci per sempre i loro fianchi. Riversa su di loro il tuo furore, li raggiunga l'ardore della tua ira. Sia desolata la loro dimora, nessuno abiti le loro tende, poiché perseguitano colui che hai percosso, e godono a raccontarsi i dolori di chi hai ferito. Aggiungi questo peccato ai loro peccati e non abbian parte alcuna nella tua giustizia. Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti. Io sono misero e afflitto; il tuo soccorso, o Dio, mi porti in salvo. Celebrerò il nome di Dio con un canto, lo esalterò con le mie lodi, che il Signore gradirà piú dei buoi, piú dei tori con corna e unghie. Gli umili lo vedranno e gioiranno; o voi che cercate Dio, fatevi animo, poiché il Signore ascolta i bisognosi, e non disprezza i suoi prigionieri. Lo lodino i cieli e la terra, i mari e tutto ciò che si muove in essi! Poiché Dio salverà *Sion, e ricostruirà le città di *Giuda; il suo popolo abiterà in Sion e la possederà. Anche la discendenza dei suoi servi l'avrà in eredità, e quanti amano il suo nome vi abiteranno.

Salmi 69:1-36 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Salvami, o Dio: l’acqua mi arriva alla gola. Affondo in un mare di fango, non ho più un punto d'appoggio; sono caduto in acque profonde, la corrente mi trascina via! Sono sfinito a forza di gridare, ho la gola in fiamme; i miei occhi si sono consumati nell’attesa del mio Dio. Sono più dei capelli del mio capo quelli che mi odiano senza motivo; sono potenti i miei persecutori, i miei bugiardi nemici. Se non ho rubato, come posso restituire? O Dio, tu conosci la mia stoltezza, le mie colpe non ti restano nascoste. Non vengano disonorati per colpa mia quelli che sperano in te, Signore dell'universo; per causa mia non siano umiliati quelli che cercano te, Dio d'Israele. Per amor tuo, ho subito umiliazioni, il mio volto si è coperto di vergogna. Per i miei fratelli sono diventato un estraneo, un forestiero per i miei familiari. È la passione per il tuo tempio che mi consuma, gli insulti di chi t’insulta mi ricadono addosso. Mi sono logorato nei digiuni e non ho avuto che insulti; mi sono vestito a lutto, ma sono diventato la favola di tutti. La gente nelle piazze sparla di me e mi canzonano gli ubriachi. Ma io rivolgo a te la mia preghiera: sia questo, Signore, il tempo del tuo favore. Rispondimi, o Dio, con il tuo grande amore, con il tuo aiuto che veramente salva. Strappami dal fango, non lasciarmi affondare, liberami da chi mi odia e dalle acque profonde! Non lasciarmi travolgere dalle correnti, non farmi inghiottire dall’abisso e su di me non si chiuda la fossa! Fedele è la tua bontà, rispondimi, Signore; grande è la tua misericordia: vieni in mio aiuto. Non nascondermi il tuo volto: sono il tuo servo; rispondimi presto, sono alle strette. Prenditi cura della mia liberazione, riscattami dai miei nemici. Tu sai come m’insultano, Signore, conosci la mia vergogna e la mia infamia, i miei avversari ti sono ben noti. L’oltraggio mi ha spezzato il cuore e mi sento venire meno. Attendevo conforto, ma invano, un po’ di pietà, e non l’ho trovata. Nel mio cibo hanno messo veleno, avevo sete, mi hanno offerto aceto. I loro banchetti diventino una trappola, un tranello per i loro invitati. Annebbia i loro occhi e più non vedano, spezza loro i reni per sempre. Rovescia su di loro la tua collera, li raggiunga il furore del tuo sdegno. Il loro accampamento diventi deserto, nessuno abiti più le loro tende! Perché colpiscono quelli che tu hai colpiti, deridono i tormenti di quelli che tu ferisci. Fa’ loro pagare una colpa dopo l’altra, non giungano mai alla tua salvezza. Siano cancellati dal libro della vita, non siano iscritti insieme ai tuoi fedeli. Io, invece, sono povero e afflitto, la tua salvezza, Dio, mi renda forte. Allora loderò nei canti il nome di Dio, esalterò e canterò la sua grandezza. E al Signore piacerà più di ogni sacrificio di tori e di vigorosi vitelli. I poveri hanno visto e si rallegrano. Voi che cercate Dio, riprendete coraggio. Il Signore ha esaudito i suoi poveri, non ha dimenticato i suoi amici fedeli. Lo acclamino il cielo e la terra e il mare brulicante di vita. Perché Dio salverà Sion, ricostruirà le città di Giuda e torneranno in possesso dei loro abitanti.

Salmi 69:1-36 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

SALVAMI, o Dio; Perciocchè le acque son pervenute infino all'anima. Io sono affondato in un profondo pantano, Ove non vi è luogo da fermare il piè; Io son giunto alle profondità dell'acqua, e la corrente m'inonda. Io sono stanco di gridare, io ho la gola asciutta; Gli occhi mi son venuti meno, aspettando l'Iddio mio. Quelli che mi odiano senza cagione Sono in maggior numero che i capelli del mio capo; Quelli che mi disertano, e che mi sono nemici a torto, si fortificano; Ecco là, io ho renduto ciò che non aveva rapito. O Dio, tu conosci la mia follia; E le mie colpe non ti sono occulte. O Signore, Dio degli eserciti, Quelli che sperano in te non sieno confusi per cagion di me; Quelli che ti cercano non sieno svergognati per me, O Dio d'Israele. Perciocchè per l'amor di te io soffro vituperio; Vergogna mi ha coperta la faccia. Io son divenuto strano a' miei fratelli, E forestiere a' figliuoli di mia madre. Perciocchè lo zelo della tua Casa mi ha roso; E i vituperii di quelli che ti fanno vituperio mi caggiono addosso. Io ho pianto, affliggendo l'anima mia col digiuno; Ma ciò mi è tornato in grande obbrobrio. Ancora ho fatto d'un sacco il mio vestimento; Ma son loro stato in proverbio. Quelli che seggono nella porta ragionano di me; E le canzoni de' bevitori di cervogia ne parlano. Ma quant'è a me, o Signore, la mia orazione s'indirizza a te; Egli vi è un tempo di benevolenza; O Dio, per la grandezza della tua benignità, E per la verità della tua salute, rispondimi. Tirami fuor del pantano, che io non vi affondi, E che io sia riscosso da quelli che mi hanno in odio, Dalle profondità delle acque; Che la corrente delle acque non m'inondi, E che il gorgo non mi tranghiotta, E che il pozzo non turi sopra me la sua bocca. Rispondimi, o Signore; perciocchè la tua benignità è buona; Secondo la grandezza delle tue compassioni riguarda verso me. E non nascondere il tuo volto dal tuo servo; Perciocchè io son distretto; affrettati, rispondimi. Accostati all'anima mia, riscattala; Riscuotimi, per cagion de' miei nemici. Tu conosci il vituperio, l'onta, e la vergogna che mi è fatta; Tutti i miei nemici son davanti a te. Il vituperio mi ha rotto il cuore, e io son tutto dolente; Ed ho aspettato che alcuno si condolesse meco, ma non vi è stato alcuno; Ed ho aspettati de' consolatori, ma non ne ho trovati. Hanno, oltre a ciò, messo del veleno nella mia vivanda; E, nella mia sete, mi hanno dato a bere dell'aceto. Sia la lor mensa un laccio teso davanti a loro; E le lor prosperità sieno loro una trappola. Gli occhi loro sieno oscurati, sì che non possano vedere; E fa' loro del continuo vacillare i lombi. Spandi l'ira tua sopra loro, E colgali l'ardor del tuo cruccio. Sieno desolati i lor palazzi; Ne' lor tabernacoli non vi sia alcuno abitatore. Perciocchè hanno perseguitato colui che tu hai percosso, E fatte le lor favole del dolore di coloro che tu hai feriti. Aggiugni loro iniquità sopra iniquità; E non abbiano giammai entrata alla tua giustizia. Sieno cancellati dal libro della vita; E non sieno scritti co' giusti. Ora, quant'è a me, io sono afflitto e addolorato; La tua salute, o Dio, mi levi ad alto. Io loderò il Nome di Dio con cantici, E lo magnificherò con lode. E ciò sarà più accettevole al Signore, che bue, Che giovenco con corna ed unghie. I mansueti, vedendo ciò, si rallegreranno; Ed il cuor vostro viverà, o voi che cercate Iddio. Perciocchè il Signore esaudisce i bisognosi, E non isprezza i suoi prigioni. Lodinlo i cieli e la terra; I mari, e tutto ciò che in essi guizza. Perciocchè Iddio salverà Sion, ed edificherà le città di Giuda; E coloro vi abiteranno, e possederanno Sion per eredità. E la progenie de' suoi servitori l'erederà; E quelli che amano il suo Nome abiteranno in essa.