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Salmi 144:1-15

Salmi 144:1-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Salmo di Davide. Benedetto sia il SIGNORE, la mia rocca, che addestra le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia; egli è il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo. SIGNORE, che cos’è l’uomo, perché te ne prenda cura? O il figlio dell’uomo perché tu ne tenga conto? L’uomo è simile a un soffio, i suoi giorni sono come l’ombra che passa. SIGNORE, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa’ che fumino. Fa’ guizzare il lampo e disperdi i miei nemici. Lancia le tue frecce e mettili in fuga. Tendi le tue mani dall’alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso. O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te, che dai la vittoria ai re, che liberi il tuo servo Davide dalla spada micidiale. Salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso. I nostri figli, nella loro gioventù, siano come piante novelle che crescono, e le nostre figlie come colonne scolpite per adornare un palazzo. I nostri granai siano pieni e forniscano ogni specie di beni. Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia nelle nostre campagne. Le nostre giovenche siano feconde, e non vi sia breccia, né fuga, né grido nelle nostre piazze. Beato il popolo che è in tale stato, beato il popolo il cui Dio è il SIGNORE.

Salmi 144:1-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Salmo di *Davide.Benedetto sia il Signore, la mia ròcca, che addestra le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia; egli è il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo. Signore, che cos'è l'uomo, perché te ne prenda cura? O il figlio dell'uomo perché tu ne tenga conto? L'uomo è simile a un soffio, i suoi giorni son come l'ombra che passa. Signore, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa' che fumino. Fa' guizzare il lampo e disperdi i miei nemici. Lancia le tue frecce e mettili in fuga. Tendi le tue mani dall'alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso. O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te, che dai la vittoria ai re, che liberi il tuo servo Davide dalla spada micidiale. Salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso. I nostri figli, nella loro gioventú, siano come piante novelle che crescono, e le nostre figlie come colonne scolpite per adornare un palazzo. I nostri granai siano pieni e forniscano ogni specie di beni. Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia nelle nostre campagne. Le nostre giovenche siano feconde; e non vi sia breccia, né fuga, né grido nelle nostre piazze. Beato il popolo che è in tale stato, beato il popolo il cui Dio è il Signore.

Salmi 144:1-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Benedetto il Signore, mia roccia! Addestra le mie braccia alla lotta, le mie mani alla battaglia. È il mio alleato, il difensore, la fortezza dove mi rifugio, lo scudo che mi ripara. A me sottomette i popoli. Chi è l’uomo, Signore, perché tu ne abbia cura? Chi è mai, perché tu pensi a lui? L’uomo è soltanto un soffio; i suoi giorni, un’ombra che passa. Inclina il tuo cielo, Signore, e discendi; tocca i monti e si copriranno di fumo. Lancia i tuoi fulmini, disperdi i nemici; scaglia le tue frecce, distruggili. Stendi dall’alto la tua mano, salvami dalle acque profonde, strappami dalle mani degli stranieri. Con la bocca dicono menzogne, alzano la destra e giurano il falso. Per te, o Dio, canterò un canto nuovo; per te suonerò l’arpa a dieci corde: tu concedi ai re la vittoria e liberi Davide, tuo servo. Salvami dalla spada crudele, strappami dalle mani degli stranieri. Con la bocca dicono menzogne, alzano la destra e giurano il falso. I nostri figli siano come piante cresciute bene fin dalla giovinezza, le nostre figlie come belle colonne scolpite agli angoli del palazzo. I nostri granai siano pieni, colmi d'ogni specie di viveri. Le nostre greggi diventino migliaia, decine di migliaia nelle nostre campagne; il nostro bestiame sia ben nutrito. Mai più l’invasione e l’esilio, mai più il lamento nelle nostre piazze. Felice il popolo così benedetto! Felice il popolo che ha il Signore come Dio.

Salmi 144:1-15 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

BENEDETTO sia il Signore, mia Rocca, Il quale ammaestra le mie mani alla battaglia, E le mie dita alla guerra. Egli è la mia benignità e la mia fortezza; Il mio alto ricetto ed il mio liberatore; Egli è il mio scudo, ed io mi confido in lui; Egli è quello che abbatte i popoli sotto me. O Signore, che cosa è l'uomo, che tu ne abbi cura? Che cosa è il figliuol dell'uomo, che tu ne faccia conto? L'uomo è simile a vanità; I suoi giorni son come l'ombra che passa. Signore, abbassa i tuoi cieli, e scendi; Tocca i monti, e fa' che fumino. Vibra il folgore, e dissipa quella gente; Avventa le tua saette, e mettili in rotta. Stendi le tue mani da alto, E riscuotimi, e trammi fuor di grandi acque, Di man degli stranieri; La cui bocca parla menzogna; E la cui destra è destra di frode. O Dio, io ti canterò un nuovo cantico; Io ti salmeggerò in sul saltero ed in sul decacordo. Tu, che dài vittoria ai re; Che riscuoti Davide, tuo servitore, dalla spada scellerata; Liberami, e riscuotimi dalla mano degli stranieri. La cui bocca parla menzogna, E la cui destra è destra di frode. Acciocchè i nostri figliuoli sieno come piante novelle, Bene allevate nella lor giovanezza; E le nostre figliuole sieno come i cantoni intagliati Dell'edificio d'un palazzo; E le nostre celle sieno piene, E porgano ogni specie di beni; E le nostre gregge moltiplichino a migliaia, e a diecine di migliaia, Nelle nostre campagne; E i nostri buoi sieno grossi e possenti; E non vi sia per le nostre piazze nè assalto, Nè uscita, nè grido alcuno. Beato il popolo che è in tale stato; Beato il popolo, di cui il Signore è l'Iddio.