Salmi 141:1-10
Salmi 141:1-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Salmo di Davide. SIGNORE, io t’invoco; affrèttati a rispondermi. Porgi orecchio alla mia voce quando grido a te. La mia preghiera sia in tua presenza come l’incenso, l’elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera. SIGNORE, poni una guardia davanti alla mia bocca, sorveglia l’uscio delle mie labbra. Non inclinare il mio cuore ad alcuna cosa malvagia, per commettere azioni malvagie con i malfattori, e fa’ che io non mangi delle loro delizie. Mi percuota pure il giusto, sarà un favore; mi riprenda pure, sarà come olio sul capo; il mio capo non lo rifiuterà. Io continuo a pregare mentre fanno il male. I loro giudici saranno precipitati per il fianco delle rocce, e si darà ascolto alle mie parole, perché sono piacevoli. Come quando si ara e si rompe la terra, le nostre ossa sono sparse all’ingresso del soggiorno dei morti. A te sono rivolti i miei occhi, o DIO, Signore; in te mi rifugio, non abbandonare l’anima mia. Salvami dal laccio che mi hanno teso e dalle insidie dei malfattori. Cadano gli empi nelle loro proprie reti, mentre io passerò oltre.
Salmi 141:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Salmo di *Davide.Signore, io t'invoco; affrèttati a rispondermi. Porgi orecchio alla mia voce quando grido a te. La mia preghiera sia in tua presenza come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera. Signore, poni una guardia davanti alla mia bocca, sorveglia l'uscio delle mie labbra. Non inclinare il mio cuore ad alcuna cosa malvagia, per commettere azioni malvagie con i malfattori; e fa' che io non mangi delle loro delizie. Mi percuota pure il giusto; sarà un favore; mi riprenda pure; sarà come olio sul capo; il mio capo non lo rifiuterà. Io continuo a pregare mentre fanno il male. I loro *giudici saranno precipitati per il fianco delle rocce e si darà ascolto alle mie parole, perché sono piacevoli. Come quando si ara e si rompe la terra, le nostre ossa sono sparse all'ingresso del *soggiorno dei morti. A te sono rivolti i miei occhi, o Dio, Signore; in te mi rifugio, non abbandonare l'anima mia. Salvami dal laccio che mi hanno teso e dalle insidie dei malfattori. Cadano gli empi nelle loro proprie reti, mentre io passerò oltre.
Salmi 141:1-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Signore, ti chiamo, vieni presto in mio aiuto; tendi l’orecchio alla mia voce che ti invoca. La mia preghiera sia incenso che sale fino a te; siano offerta della sera le mie mani alzate. Signore, custodisci la mia bocca, sorveglia la porta delle mie labbra. Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male e diventi complice dei malvagi; fammi stare lontano dai loro banchetti. Il giusto mi rimproveri, ma sia clemente nel punirmi: questo sarà per me olio profumato: il mio capo non lo rifiuti. La continua malvagità degli uomini non farà tacere la mia preghiera. Cadranno nelle mani di Dio, Roccia d'Israele; essi ridevano quando mi sentivano dire: «Le mie ossa sono sparse sull’orlo della tomba, come una macina infranta per terra». I miei occhi guardano a te, Dio e Signore; in te mi rifugio, non lasciarmi morire. Salvami dalle insidie e dagli agguati preparati da gente malvagia. Cadano tutti nelle loro reti; io passerò oltre senza alcun rischio.
Salmi 141:1-10 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
O SIGNORE, io t'invoco; affrettati a rispondermi; Porgi l'orecchio alla mia voce, mentre io grido a te. La mia orazione sia addirizzata al tuo cospetto, come l'incenso; E il mio alzar delle mani come l'offerta della sera. O Signore, poni guardia alla mia bocca; Guarda l'uscio delle mie labbra. Non lasciar che il mio cuore s'inchini a cosa alcuna malvagia, Per darmi a commettere opere empie, Con gli uomini operatori d'iniquità; E fa' che io non mangi delle lor delizie. Pestimi pure il giusto, ciò mi sarà benignità; E riprendami, ciò mi sarà olio eccellente, Il qual non mi fiaccherà il capo; Anzi più ch'egli lo farà, più pregherò per loro nelle loro avversità. I rettori di costoro furono abbandonati dentro alla roccia, E pure udirono le mie parole ch'erano piacevoli. Le nostre ossa sono sparse su la bocca del sepolcro, Come quando altri spezza, e schianta legne per terra. Perciocchè, o Signore Iddio, gli occhi miei sono intenti a te, Ed io spero in te; non privar di riparo l'anima mia. Guardami dal laccio che mi è stato teso, Dalle trappole degli operatori d'iniquità. Caggiano gli empi nelle lor reti tutti quanti, Mentre io passerò oltre.