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Salmi 139:1-18

Salmi 139:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

SIGNORE, tu mi hai investigato, e tu mi conosci. Tu vedi quando mi seggo, e quando mi alzo; Tu intendi da lungi il mio pensiero. Tu aggiri i miei sentieri e il mio ricetto; E sei usato a tutte le mie vie. Perciocchè non essendo ancora la parola sopra la mia lingua, Ecco, Signore, tu sai già il tutto. Tu mi strigni dietro e davanti; E mi metti la mano addosso. La tua conoscenza è tanto maravigliosa che io non posso sottrarmene; E tanto eccelsa, che appo lei non posso nulla. Dove me ne andrò d'innanzi al tuo Spirito? E dove me ne fuggirò dal tuo cospetto? Se io salgo in cielo, tu vi sei; E se mi metto a giacere ne' luoghi bassi sotterra, eccoviti. Se prendo le ale dell'alba, E vo a dimorar nell'estremità del mare; Anche quivi mi condurrà la tua mano, E la tua destra mi prenderà. E se dico: Certo, le tenebre mi appiatteranno, La notte sarà luce d'intorno a me. Le tenebre stesse non possono oscurarti nulla; Anzi la notte ti risplende come il giorno; E le tenebre e la luce ti son tutt'uno. Conciossiachè tu possegga le mie reni; Tu mi hai composto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò; perciocchè io sono stato maravigliosamente formato In maniere stupende; Le tue opere son maravigliose, E l'anima mia lo sa molto bene. La fabbrica delle mie ossa non ti fu celata, Quando io fui fatto in occulto, E lavorato nelle basse parti delle terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo; E tutte queste cose erano scritte nel tuo libro, Nel tempo che si formavano, Quando niuna di esse era ancora. Oh! quanto mi sono, o Dio, preziosi i tuoi pensamenti! Quanto son grandi le somme di essi! Se io li voglio annoverare, sono in maggior numero che la rena; Quando io mi risveglio, io sono ancora teco.

Salmi 139:1-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Al direttore del coro. Salmo di Davide. SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi scruti quando cammino e quando riposo e conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno. Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle e poni la tua mano su di me. La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci. Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu ci sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra. Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventerà notte intorno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti nulla e la notte per te è chiara come il giorno; le tenebre e la luce ti sono uguali. Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene. Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo, e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi erano destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora. Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant’è grande il loro insieme! Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.

Salmi 139:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Al direttore del coro. Salmo di *Davide.Signore, tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, Signore, già la conosci appieno. Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me. La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci. Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel *soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra. Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventerà notte intorno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti nulla e la notte per te è chiara come il giorno; le tenebre e la luce ti sono uguali. Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene. Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora. Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'è grande il loro insieme! Se li voglio contare, sono piú numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.

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