Salmi 137:1-9
Salmi 137:1-9 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Là, presso i fiumi di Babilonia, sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion. Ai salici delle sponde avevamo appeso le nostre cetre. Là ci chiedevano delle canzoni quelli che ci avevano deportati, dei canti di gioia quelli che ci opprimevano, dicendo: «Cantateci canzoni di Sion!» Come potremmo cantare i canti del SIGNORE in terra straniera? Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; resti la mia lingua attaccata al palato, se io non mi ricordo di te, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. Ricòrdati, SIGNORE, dei figli di Edom, che nel giorno di Gerusalemme dicevano: «Spianatela, spianatela, fin dalle fondamenta!» Figlia di Babilonia, che devi essere distrutta, beato chi ti darà la retribuzione del male che ci hai fatto! Beato chi afferrerà i tuoi bambini e li sbatterà contro la roccia!
Salmi 137:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Là, presso i fiumi di *Babilonia, sedevamo e piangevamo ricordandoci di *Sion. Ai salici delle sponde avevamo appeso le nostre cetre. Là ci chiedevano delle canzoni quelli che ci avevano deportati, dei canti di gioia quelli che ci opprimevano, dicendo: «Cantateci canzoni di Sion!» Come potremmo cantare i canti del Signore in terra straniera? Se ti dimentico, *Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; resti la mia lingua attaccata al palato, se io non mi ricordo di te, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. Ricòrdati, Signore, dei figli di *Edom, che nel giorno di Gerusalemme dicevano: «Spianatela, spianatela, fin dalle fondamenta!» Figlia di Babilonia, che devi essere distrutta, beato chi ti darà la retribuzione del male che ci hai fatto! Beato chi afferrerà i tuoi bambini e li sbatterà contro la roccia!
Salmi 137:1-9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Lungo i fiumi, laggiù in Babilonia, sedevamo e piangevamo al ricordo di Sion. Ai salici lungo le rive avevamo appeso le nostre cetre. Laggiù, dopo averci deportato, ci invitavano a cantare; esigevano canti di gioia i nostri oppressori. «Cantate — dicevano — un canto di Sion». Ma come cantare i canti del Signore in terra straniera? Se dimentico te, Gerusalemme, si paralizzi la mia mano; la mia lingua si incolli al palato, se non pongo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. Signore, non dimenticare quelli di Edom: quando cadeva Gerusalemme quei traditori dicevano: «Radetela al suolo! Distruggete le sue fondamenta!». E tu, Babilonia, votata alla distruzione! Beato chi ti ripaga del male che ci hai fatto. Beato chi afferra i tuoi bambini e li sfracella contro la roccia.
Salmi 137:1-9 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ESSENDO presso alle fiumane di Babilonia, Dove noi sedevamo, ed anche piangevamo, Ricordandoci di Sion, Noi avevamo appese le nostre cetere A' salci, in mezzo di essa. Benchè quelli che ci avevano menati in cattività Ci richiedessero quivi che cantassimo; E quelli che ci facevano urlar piangendo Ci richiedessero canzoni d'allegrezza, dicendo: Cantateci delle canzoni di Sion; Come avremmo noi cantate le canzoni del Signore In paese di stranieri? Se io ti dimentico, o Gerusalemme; Se la mia destra ti dimentica; Resti attaccata la mia lingua al mio palato, Se io non mi ricordo di te; Se non metto Gerusalemme In capo d'ogni mia allegrezza Ricordati, Signore, de' figliuoli di Edom, I quali, nella giornata di Gerusalemme, Dicevano: Spianate, spianate, Fino a' fondamenti. O figliuola di Babilonia, che devi esser distrutta, Beato chi ti farà la retribuzione Del male che tu ci hai fatto! Beato chi piglierà i tuoi piccoli figliuoli, E li sbatterà al sasso.