Numeri 5:1-31
Numeri 5:1-31 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi il SIGNORE disse a Mosè: «Ordina ai figli d’Israele che mandino fuori dall’accampamento ogni lebbroso e chiunque ha la gonorrea o è impuro per il contatto con un morto. Maschi o femmine che siano, li manderete fuori; li manderete fuori dall’accampamento perché non contaminino l’accampamento in mezzo al quale io abito». I figli d’Israele fecero così e li mandarono fuori dall’accampamento. Come il SIGNORE aveva detto a Mosè, così fecero i figli d’Israele. Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Di’ ai figli d’Israele: “Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno, commettendo un’infedeltà rispetto al SIGNORE, questa persona si sarà così resa colpevole. Dovrà confessare il peccato commesso, restituirà per intero il maltolto, aggiungendovi un quinto, e lo darà a colui verso il quale si è reso colpevole. Ma se questi non ha parente prossimo a cui si possa restituire il maltolto, ciò che viene restituito spetterà al SIGNORE, cioè al sacerdote, oltre al montone espiatorio, mediante il quale si farà l’espiazione per il colpevole. Ogni offerta elevata di tutte le cose consacrate che i figli d’Israele presenteranno al sacerdote, sarà del sacerdote; le cose che uno consacrerà saranno del sacerdote; ciò che uno darà al sacerdote apparterrà a lui”». Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Se una donna si svia dal marito e commette un’infedeltà contro di lui; se uno ha relazioni carnali con lei e la cosa è nascosta agli occhi del marito; se ella si è contaminata in segreto senza che vi siano testimoni contro di lei o che sia stata colta sul fatto, qualora lo spirito di gelosia s’impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata, oppure lo spirito di gelosia s’impossessi di lui e questi diventi geloso della moglie che di fatto non si è contaminata, quell’uomo condurrà la moglie dal sacerdote e porterà un’offerta per lei: un decimo di efa di farina d’orzo; non vi spanderà sopra olio né vi metterà sopra incenso, perché è un’oblazione di gelosia, un’oblazione commemorativa, destinata a ricordare un’iniquità. Il sacerdote farà avvicinare la donna e la farà stare in piedi davanti al SIGNORE. Poi il sacerdote prenderà dell’acqua santa in un vaso di terra; prenderà pure della polvere che è sul suolo del tabernacolo e la metterà nell’acqua. Il sacerdote farà quindi stare la donna in piedi davanti al SIGNORE, le scoprirà il capo e le metterà in mano l’oblazione commemorativa, che è l’oblazione di gelosia; e il sacerdote avrà in mano l’acqua amara che porta maledizione. Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà: ‘Se nessun uomo si è unito a te, e se non ti sei sviata contaminandoti con un uomo, invece di tuo marito, quest’acqua amara che porta maledizione non ti farà danno! Ma se ti sei sviata ricevendo un altro invece di tuo marito e ti sei contaminata, se un altro che non è tuo marito ti ha fecondata’, allora il sacerdote farà giurare la donna con un giuramento di maledizione e le dirà: ‘Il SIGNORE faccia di te un oggetto di maledizione e di esecrazione in mezzo al tuo popolo, facendoti dimagrire i fianchi e gonfiare il ventre; quest’acqua che porta maledizione ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e dimagrire i fianchi!’ E la donna dirà: ‘Amen! Amen!’ Poi il sacerdote scriverà queste maledizioni in un rotolo e le farà sciogliere nell’acqua amara. Farà bere alla donna quell’acqua amara che porta maledizione, e l’acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrle amarezza. Il sacerdote prenderà dalle mani della donna l’oblazione di gelosia, agiterà l’oblazione davanti al SIGNORE e l’offrirà sull’altare. Il sacerdote prenderà una manciata di quell’oblazione commemorativa e la farà fumare sull’altare; poi farà bere l’acqua alla donna. Quando le avrà fatto bere l’acqua, se è contaminata e ha commesso un’infedeltà contro il marito, l’acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfierà, i suoi fianchi dimagriranno, e quella donna diventerà un oggetto di maledizione in mezzo al suo popolo. Ma se la donna non si è contaminata ed è pura, sarà riconosciuta innocente e avrà dei figli. Questa è la legge relativa alla gelosia, per il caso in cui la moglie di uno si svii ricevendo un altro invece di suo marito e si contamini, per il caso in cui lo spirito di gelosia s’impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie; egli farà comparire sua moglie davanti al SIGNORE e il sacerdote applicherà questa legge integralmente. Il marito sarà immune da colpa, ma la donna porterà la pena della sua iniquità”».
Numeri 5:1-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi il Signore disse a *Mosè: «Ordina ai figli d'*Israele che mandino fuori dall'accampamento ogni *lebbroso e chiunque ha la gonorrea o è impuro per il contatto con un morto. Maschi o femmine che siano, li manderete fuori; li manderete fuori dall'accampamento perché non contaminino l'accampamento in mezzo al quale io abito». I figli d'Israele fecero cosí e li mandarono fuori dall'accampamento. Come il Signore aveva detto a Mosè, cosí fecero i figli d'Israele. Il Signore disse ancora a Mosè: «Di' ai figli d'Israele: “Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno, commettendo un'infedeltà rispetto al Signore, questa persona si sarà cosí resa colpevole. Dovrà confessare il peccato commesso, restituirà per intero il maltolto, aggiungendovi un quinto e lo darà a colui verso il quale si è reso colpevole. Ma se questi non ha parente prossimo a cui si possa restituire il maltolto, ciò che viene restituito spetterà al Signore, cioè al *sacerdote, oltre al montone espiatorio, mediante il quale si farà l'espiazione per il colpevole. Ogni offerta elevata di tutte le cose consacrate che i figli d'Israele presenteranno al sacerdote, sarà del sacerdote; le cose che uno consacrerà saranno del sacerdote; ciò che uno darà al sacerdote apparterrà a lui”». Il Signore disse ancora a Mosè: «Parla ai figli d'Israele e di' loro: “Se una donna si svia dal marito e commette un'infedeltà contro di lui; se uno ha relazioni carnali con lei e la cosa è nascosta agli occhi del marito; se ella si è contaminata in segreto senza che vi siano testimoni contro di lei o che sia stata còlta sul fatto, qualora lo spirito di gelosia s'impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata, oppure lo spirito di gelosia s'impossessi di lui e questi diventi geloso della moglie che di fatto non si è contaminata, quell'uomo condurrà la moglie dal sacerdote, e porterà un'offerta per lei: un decimo d'*efa di farina d'orzo; non vi spanderà sopra olio né vi metterà sopra incenso, perché è un'oblazione di gelosia, un'oblazione commemorativa, destinata a ricordare un'*iniquità. Il sacerdote farà avvicinare la donna, e la farà stare in piedi davanti al Signore. Poi il sacerdote prenderà dell'acqua santa in un vaso di terra; prenderà pure della polvere che è sul suolo del *tabernacolo, e la metterà nell'acqua. Il sacerdote farà quindi stare la donna in piedi davanti al Signore, le scoprirà il capo e le metterà in mano l'oblazione commemorativa, che è l'oblazione di gelosia; e il sacerdote avrà in mano l'acqua amara che porta maledizione. Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà: «Se nessun uomo si è unito a te, e se non ti sei sviata contaminandoti con un uomo, invece di tuo marito, quest'acqua amara che porta maledizione, non ti farà danno! Ma se ti sei sviata ricevendo un altro invece di tuo marito e ti sei contaminata, se un altro che non è tuo marito ti ha fecondata», allora il sacerdote farà giurare la donna con un giuramento di maledizione e le dirà: «Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di esecrazione in mezzo al tuo popolo, facendoti dimagrire i fianchi e gonfiare il ventre; quest'acqua che porta maledizione, ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e dimagrire i fianchi!» E la donna dirà: «Amen! Amen!» «“Poi il sacerdote scriverà queste maledizioni in un rotolo e le farà sciogliere nell'acqua amara. Farà bere alla donna quell'acqua amara che porta maledizione, e l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrle amarezza. Il sacerdote prenderà dalle mani della donna l'oblazione di gelosia, agiterà l'oblazione davanti al Signore e l'offrirà sull'altare. Il sacerdote prenderà una manciata di quell'oblazione commemorativa e la farà fumare sull'altare; poi farà bere l'acqua alla donna. Quando le avrà fatto bere l'acqua, se è contaminata ed ha commesso un'infedeltà contro il marito, l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfierà, i suoi fianchi dimagriranno, e quella donna diventerà un oggetto di maledizione in mezzo al suo popolo. Ma se la donna non si è contaminata ed è pura, sarà riconosciuta innocente, ed avrà dei figli. Questa è la legge relativa alla gelosia, per il caso in cui la moglie di uno si svii ricevendo un altro invece di suo marito e si contamini, per il caso in cui lo spirito di gelosia s'impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie; egli farà comparire sua moglie davanti al Signore e il sacerdote applicherà questa legge integralmente. Il marito sarà immune da colpa, ma la donna porterà la pena della sua iniquità”».
Numeri 5:1-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore disse a Mosè: «Comanda agli Israeliti di mandar via dall’accampamento tutti quelli che si trovano in stato di impurità rituale, perché colpiti dalla lebbra o da una perdita agli organi genitali o perché hanno toccato un cadavere. Dovrete tenerli separati, lontano da voi, siano uomini, siano donne, se non sia contaminato l’accampamento, dove io sono presente in mezzo a voi». Gli Israeliti eseguirono l’ordine dato dal Signore a Mosè e fecero allontanare dall’accampamento tutti quelli che si trovavano in stato di impurità rituale. Poi il Signore disse a Mosè di comunicare agli Israeliti queste prescrizioni: «Se un uomo o una donna reca danno a qualcun altro, si rende colpevole di una colpa grave nei confronti del Signore. Deve pertanto riconoscere la colpa commessa e restituire l’oggetto sottratto al legittimo proprietario; gli darà poi in aggiunta un quinto del valore del danno arrecato. Se il proprietario è morto, senza lasciare nessun parente prossimo al quale si possa riparare il danno, la restituzione va fatta al Signore e per questo sarà consegnata al sacerdote. Il colpevole dovrà anche offrire in riparazione un capro perché il sacerdote compia in suo favore il sacrificio per il perdono dei peccati. «La parte prelevata dalle offerte sacre presentate dagli Israeliti apparterrà al sacerdote. Ognuno dispone di quello che consacra al Signore: se lo dà al sacerdote, allora appartiene a lui». Il Signore disse a Mosè di comunicare agli Israeliti queste prescrizioni: «Supponiamo che una donna sposata si sia comportata male e sia stata infedele a suo marito. Per aver avuto di nascosto rapporti con un altro uomo si è disonorata. Suo marito non ha nessuna prova, perché non ci sono stati testimoni dell'adulterio e nessuno l’ha colta sul fatto; tuttavia il marito la sospetta di infedeltà. Può anche capitare un altro caso: un uomo sospetta che sua moglie si sia disonorata, mentre non c’è stato nulla. In tutti e due i casi, l’uomo condurrà sua moglie dal sacerdote e porterà l’offerta dovuta in questa occasione, ossia due chili di farina d'orzo. Ma non verserà olio sulla farina né vi aggiungerà nemmeno l’incenso, perché si tratta di un’offerta fatta a causa di un sospetto, per una colpa che vuole denunziare. «Il sacerdote condurrà la donna alla presenza del Signore. Prenderà dell'acqua santa, in un’anfora di argilla; raccoglierà un po’ di polvere dal pavimento dell’Abitazione e la getterà nell’acqua. Poi, alla presenza del Signore, il sacerdote le scioglierà i capelli e le metterà in mano le offerte di denunzia del peccato, portate dal marito a causa del sospetto che ha. Il sacerdote terrà in mano l’acqua amara che rende maledetti i colpevoli ed esigerà dalla donna di prestare giuramento, e le dirà: “Se non è vero che un altro uomo ha avuto rapporti con te, se non ti sei disonorata e non hai tradito tuo marito, quest’acqua amara non ti farà alcun male. Ma sarà diversamente se ti sei davvero disonorata, hai tradito tuo marito e hai avuto rapporti con un altro uomo”. Il sacerdote farà prestare alla donna il giuramento con il quale si attira la maledizione e proseguirà con queste parole: “Il Signore ti castighi: ti renda sterile e faccia gonfiare il tuo ventre; i tuoi concittadini ti portino come esempio quando scagliano maledizioni! Quest’acqua di maledizione penetri dentro i tuoi intestini, faccia gonfiare il tuo ventre e ti renda sterile”. La donna risponderà: “Amen: avvenga come hai detto!”. «Il sacerdote scriverà questa formula di maledizione su un foglio e lo immergerà nell’acqua amara per cancellarvi le parole. Prima di dar da bere alla donna l’acqua amara della maledizione, che penetrando in lei le lascerà la bocca amara, il sacerdote prenderà dalle sue mani l’offerta portata dal marito a causa del suo sospetto, la presenterà con il gesto rituale al Signore e la porterà verso l’altare. Prenderà un pugno di farina, e lo farà bruciare sull’altare come memoriale. Poi farà bere l’acqua alla donna. Quando essa avrà bevuto l’acqua, accadrà questo: se si è davvero disonorata e ha tradito suo marito, l’acqua amara della maledizione penetrerà nei suoi intestini, farà gonfiare il suo ventre, ed essa diventerà sterile; i suoi concittadini la porteranno come esempio quando pronunzieranno maledizioni. Ma se invece la donna è innocente e non ha nessuna colpa, non le capiterà niente, e potrà ancora avere figli. «Questa legge sulla gelosia riguarda la donna infedele, che si è disonorata tradendo suo marito e anche quella soltanto sospettata dal marito geloso. L’uomo farà comparire sua moglie alla presenza del Signore, e il sacerdote eseguirà tutte le prescrizioni di questo rito. Allora il marito non avrà nessuna colpa; la donna invece, se è colpevole, ne subirà le conseguenze».
Numeri 5:1-31 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
POI il Signore parlò a Mosè, dicendo: Comanda a' figliuoli d'Israele che mandino fuor del campo ogni lebbroso, e ogni uomo che ha la colagione, e ogni uomo immondo per un morto. Mandateli fuori, così maschi, come femmine; mandateli fuor del campo; acciocchè non contaminino il campo loro, nel mezzo del quale io abito. E i figliuoli d'Israele fecero così, e mandarono coloro fuor del campo. Come il Signore avea detto a Mosè, così fecero i figliuoli d'Israele. IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando un uomo o una donna avrà fatto alcuno de' peccati degli uomini, commettendo misfatto contro al Signore; quella cotal persona è colpevole. Se confessa il suo peccato che avrà commesso, restituisca il capitale di ciò intorno a che avrà misfatto; e vi sopraggiunga il quinto, e dialo a colui contro a cui avrà misfatto. E se colui non ha alcun prossimo parente, che abbia ragione di ricoverar ciò che fu suo, per restituirgli ciò in che il misfatto sarà stato commesso; venendosi ciò a restituire, appartenga al Signore, cioè al sacerdote, oltre al montone de' purgamenti, col quale il sacerdote farà purgamento per lui. Parimente sia del sacerdote ogni offerta elevata di tutte le cose consacrate da' figliuoli d'Israele, le quali essi gli presenteranno. E le cose consacrate da chi che sia sieno del sacerdote; sia suo ciò che qualunque persona gli avrà dato. OLTRE a ciò, il Signore parlò a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando la moglie di alcun si sarà sviata, e avrà commesso misfatto contro a lui; e alcuno sarà giaciuto carnalmente con lei, di nascosto dal marito; ed ella si sarà celatamente contaminata, senza che vi sia alcun testimonio contro a lei nè che sia stata colta in sul fatto; se lo spirito della gelosia entra nel marito, sì ch'egli sia geloso della sua moglie, essendosi ella contaminata; ovvero anche, se lo spirito della gelosia entra in lui, sì che sia geloso della sua moglie, non essendosi ella contaminata; meni quell'uomo la sua moglie al sacerdote, e presenti per lei l'offerta di essa, che sarà la decima parte di un efa di farina d'orzo; non ispandavi sopra olio, e non mettavi sopra incenso; perciocchè è offerta di gelosie, oblazione di rammemorazione, che riduce a memoria iniquità. E faccia il sacerdote appressar quella donna, e facciala stare in piè nel cospetto del Signore. Poi prenda il sacerdote dell'acqua santa in un vasello di terra; prenda eziandio della polvere che sarà sopra il suolo del Tabernacolo, e mettala in quell'acqua. E facendo star quella donna in piè davanti al Signore, scoprale il sacerdote la testa, e mettale in su le palme delle mani l'offerta della rammemorazione, che è l'offerta delle gelosie; e abbia il Sacerdote in mano quell'acqua amara che reca maledizione. E faccia il sacerdote giurar quella donna, e dicale: Se niun uomo è giaciuto teco, e se tu non ti sei sviata per contaminazione, ricevendo un altro in luogo del tuo marito; quest'acqua amara, che reca maledizione, non facciati alcun danno. Ma se tu ti sei sviata, ricevendo un altro in luogo del tuo marito, e ti sei contaminata, e altri che il tuo marito è giaciuto teco carnalmente; (allora faccia il sacerdote giurar la donna, con giuramento di esecrazione, e dicale): Il Signore ti metta in maledizione ed esecrazione, nel mezzo del tuo popolo, facendoti cader la coscia, e gonfiare il ventre. Ed entriti nell'interiora quest'acqua che reca maledizione, per farti gonfiare il ventre, e cader la coscia. E la donna dica: Amen, Amen. Poi scriva il sacerdote queste maledizioni in un cartello, e le cancelli con quell'acqua amara. E dia a bere alla donna quell'acqua amara, che reca maledizione, sì che quell'acqua che reca maledizione entri in lei, per acqua amara. Or prenda il sacerdote di man di quella donna l'offerta delle gelosie; e dimenila davanti al Signore; e poi offeriscala sopra l'Altare. Prenda eziandio una menata di quell'offerta, per la sua ricordanza, e brucila sopra l'Altare; e poi dia a bere quell'acqua alla donna. E quando egli gliela avrà data a bere, avverrà che, se ella si è contaminata, e ha commesso misfatto contro al suo marito, quando l'acqua che reca maledizione sarà entrata in lei, per acqua amara, il ventre le gonfierà, e la coscia le caderà; e quella donna sarà in esecrazione in mezzo del suo popolo. Ma, se quella donna non si è contaminata, anzi è pura, ella non avrà male alcuno, e potrà portar figliuoli. Questa è la legge delle gelosie, quando la moglie di alcuno si sarà sviata, ricevendo un altro in luogo del suo marito, e si sarà contaminata. Ovvero, quando lo spirito della gelosia sarà entrato nel marito, ed egli sarà geloso della sua moglie; facciala comparire davanti al Signore, e facciale il Sacerdote tutto quello ch'è ordinato per questa legge. E sia il marito esente di colpa, ma porti la donna la sua iniquità.