Neemia 4:1-9
Neemia 4:1-9 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Quando Samballat udì che noi costruivamo le mura, si adirò, si indignò moltissimo, si fece beffe dei Giudei, e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: “Che fanno questi Giudei indeboliti? Li lasceremo fare? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere delle pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?” Tobia l’Ammonita, che gli stava accanto, disse: “Costruiscano pure! Se una volpe ci salta sopra, farà crollare il loro muro di pietra!” Ascolta, o Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa’ che i loro oltraggi ricadano sul loro capo ed esponili al disprezzo in un paese di deportazione! Non perdonare la loro colpa, e non sia cancellato davanti a te il loro peccato; poiché hanno provocato la tua ira in presenza dei costruttori. Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono dappertutto innalzate fino a metà altezza; e il popolo aveva preso a cuore il lavoro. Ma quando Samballat, Tobia, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei udirono che la riparazione delle mura di Gerusalemme progrediva e che le brecce cominciavano a chiudersi, si indignarono moltissimo, e tutti quanti assieme si accordarono di venire ad attaccare Gerusalemme e a crearvi del disordine. Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi.
Neemia 4:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quando Samballat udí che noi costruivamo le mura, si adirò, s'indignò moltissimo, si fece beffe dei Giudei, e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di *Samaria: «Che fanno questi Giudei indeboliti? Li lasceremo fare? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere delle pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?» Tobia l'*Ammonita, che gli stava accanto, disse: «Costruiscano pure! Se una volpe ci salta sopra, farà crollare il loro muro di pietra!» Ascolta, o Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa' che i loro oltraggi ricadano sul loro capo ed esponili al disprezzo in un paese di deportazione! Non perdonare la loro colpa, e non sia cancellato davanti a te il loro peccato; poiché hanno provocato la tua ira in presenza dei costruttori. Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono dappertutto innalzate fino a metà altezza; e il popolo aveva preso a cuore il lavoro. Ma quando Samballat, Tobia, gli Arabi, gli *Ammoniti e gli Asdodei udirono che la riparazione delle mura di *Gerusalemme progrediva, e che le brecce cominciavano a chiudersi, si indignarono moltissimo, e tutti quanti assieme si accordarono di venire ad attaccare Gerusalemme e a crearvi del disordine. Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi.
Neemia 4:1-9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
A un certo punto Sanballàt, Tobia, gli Arabi, gli Ammoniti e gli abitanti della zona di Asdod si resero conto che la ricostruzione delle mura di Gerusalemme andava avanti bene e che le brecce venivano riparate. Allora si irritarono molto e si misero d'accordo per venire ad assalire Gerusalemme e crearvi confusione. Noi pregammo il Signore di aiutarci e stabilimmo turni di guardia di giorno e di notte per difenderci da quella gente. Durante il lavoro gli Israeliti cantavano: «Le macerie sono tante, ma le braccia sono stanche; quando mai si arriverà a rifare la città?». I nostri nemici, intanto, ci credevano all’oscuro del loro progetto e pensavano: «Piomberemo loro addosso all’improvviso, li massacreremo e metteremo fine ai lavori». Almeno una decina di volte, i nostri connazionali che abitavano vicino ai nemici vennero a dirci: «Rifugiatevi presso di noi». Allora incaricai i vari gruppi familiari di organizzarsi per la difesa con spade, lance e archi e di mettersi sotto le mura, dietro qualche riparo, là dove c’erano spazi indifesi. Considerai la situazione, poi mi rivolsi alle autorità, ai capi e al popolo: «Non spaventatevi — dissi — per questi nemici. Non dimenticate che nessuno può resistere alla grandezza del Signore. Combattete per le vostre case, i vostri fratelli, le vostre mogli, i vostri figli e le vostre figlie!». I nostri nemici si resero conto che noi avevamo scoperto i loro piani. Così Dio mandò all’aria i loro progetti e noi potemmo tornare tutti ai nostri lavori sulle mura.
Neemia 4:1-9 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ORA, quando Samballat udì che noi edificavamo il muro, si adirò, e sdegnò grandemente, e si fece beffe de' Giudei. E disse in presenza de' suoi fratelli, e della gente di guerra di Samaria: Che fanno cotesti spossati Giudei? Lasceransi fare? permetterassi che sacrifichino? permetterassi oggi che forniscano l'opera? faranno essi risorgere da' mucchi della polvere le pietre che sono state arse? E Tobia Ammonita, ch'era presso di lui, disse: Avvegnachè edifichino, non ci vuole che una volpe che salga, per rompere il lor muro di pietra. Ascolta, o Dio nostro, come noi siamo in isprezzo; e fa' ritornare il lor vituperio in sul capo loro, e mettili in isprezzo in un paese di cattività; e non ricoprir la loro iniquità, e non sia il lor peccato cancellato dal tuo cospetto; perciocchè hanno fatto dispetto a quelli che edificavano, stando dirincontro a loro. Noi adunque riedificammo il muro, e tutto il muro fu riparato delle sue rotture fino alla metà; e il popolo avea grande animo a lavorare. Ma quando Samballat, e Tobia, e gli Arabi, e gli Ammoniti, e gli Asdodei, ebbero inteso che le mura di Gerusalemme si ristoravano, e che si era cominciato a turar le rotture, n'ebbero grande sdegno; e tutti insieme congiurarono di venire a far guerra, a Gerusalemme, e di dare sturbo a Neemia. Allora noi pregammo l'Iddio nostro, e ponemmo guardie giorno e notte contro a loro, per guardarci da loro.