Neemia 2:1-6
Neemia 2:1-6 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Nel mese di Nisan, il ventesimo anno del re Artaserse, il vino stava davanti al re; io lo presi e glielo versai. Io non ero mai stato triste in sua presenza. Il re mi disse: “Perché hai l’aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che per una preoccupazione”. Allora fui colto da grande paura e dissi al re: “Viva il re per sempre! Come potrei non essere triste quando la città dove sono le tombe dei miei padri è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco?” E il re mi disse: “Che cosa domandi?” Allora io pregai il Dio del cielo; poi risposi al re: “Se ti sembra giusto e il tuo servo ha incontrato il tuo favore, mandami in Giudea, nella città dove sono le tombe dei miei padri, perché io la ricostruisca”. Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: “Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?” La cosa piacque al re, che mi lasciò andare, e gli indicai una data.
Neemia 2:1-6 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Nel mese di Nisan, il ventesimo anno del re *Artaserse, il vino stava davanti al re; io lo presi e glielo versai. Io non ero mai stato triste in sua presenza. Il re mi disse: «Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che per una preoccupazione». Allora fui colto da grande paura, e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrei non essere triste quando la città dove sono le tombe dei miei padri è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco?» E il re mi disse: «Che cosa domandi?» Allora io pregai il Dio del cielo; poi risposi al re: «Se ti sembra giusto e il tuo servo ha incontrato il tuo favore, mandami in *Giudea, nella città dove sono le tombe dei miei padri, perché io la ricostruisca». Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: «Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?» La cosa piacque al re, che mi lasciò andare, e gli indicai una data.
Neemia 2:1-6 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Un giorno del mese di Nisan nel ventesimo anno del regno di Artaserse, durante un banchetto, venne il momento di servirgli il vino. Mentre glielo versavo, il re si accorse che il mio volto non era sereno come al solito. — Perché sei triste? — mi domandò. — Non sembri malato; che cosa ti preoccupa? Con molto timore risposi al re: — Maestà, possa tu avere lunga vita! Come potrei non essere triste mentre la città dove sono sepolti i miei antenati è in rovina e le sue porte incendiate? E il re: — Hai qualche richiesta da farmi? Dentro di me rivolsi una preghiera al Dio del cielo. Poi risposi: — Maestà, se ti pare giusto, se vuoi mostrarmi la tua bontà, mandami in Giudea per ricostruire la città dove sono sepolti i miei padri. Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, aggiunse: — Quanto tempo starai lontano? quando sarai di ritorno? Il re era dunque d'accordo che io partissi e io gli indicai una data.
Neemia 2:1-6 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ED avvenne l'anno ventesimo del re Artaserse, nel mese di Nisan, che, essendo stato portato il vino davanti a lui, io presi il vino, e lo porsi al re. Or io non soleva esser mesto nel suo cospetto. E il re mi disse: Perchè è la tua faccia mesta, non essendo tu infermo? questo non è altro se non afflizione di cuore. Ed io ebbi grandissima paura; e dissi al re: Possa il re vivere in perpetuo; come non sarebbe la mia faccia mesta, rimanendo la città, che è il luogo delle sepolture de' miei padri, distrutta, e le sue porte consumate dal fuoco? E il re mi disse: Che chiedi tu? Allora io pregai l'Iddio del cielo; e dissi al re: Se così piace al re, e se il tuo servitore ti è in grazia, mandami in Giudea, nella città dove sono le sepolture de' miei padri, acciocchè io la riedifichi. E il re mi disse, ed anche la sua moglie che gli sedeva allato: Quanto tempo metterai alla tua andata, e quando ritornerai? E quando io ebbi detto il tempo al re, egli ebbe a grado di darmi licenza.