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Vangelo secondo Marco 14:3-25

Vangelo secondo Marco 14:3-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l’alabastro, gli versò l’olio sul capo. Alcuni si indignarono fra di loro e dissero: «Perché si è fatto questo spreco d’olio? Si poteva vendere quest’olio per più di trecento denari e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. Ma Gesù disse: «Lasciatela stare! Perché le date noia? Ha fatto un’azione buona verso di me. Poiché i poveri li avete sempre con voi; quando volete, potete far loro del bene; ma me non mi avete per sempre. Lei ha fatto ciò che poteva; ha anticipato l’unzione del mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei». Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti con lo scopo di consegnare loro Gesù. Essi, dopo averlo ascoltato, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Perciò egli cercava il modo opportuno per consegnarlo. Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?» Egli mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate in città, e vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo; dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: ‘Dov’è la mia stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?’”. Egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata e pronta; lì apparecchiate per noi». I discepoli andarono, giunsero nella città e trovarono come egli aveva detto loro; e prepararono per la Pasqua. Quando fu sera, giunse Gesù con i dodici. Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». Essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l’altro: «Sono forse io?» Egli disse loro: «È uno dei dodici, che intinge con me nel piatto. Certo il Figlio dell’uomo se ne va, com’è scritto di lui, ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell’uomo se non fosse mai nato!» Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver pronunciato la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Ed egli disse loro: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio».

Vangelo secondo Marco 14:3-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Gesú era a *Betania, in casa di Simone il *lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l'alabastro, gli versò l'olio sul capo. Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d'olio? Si poteva vendere quest'olio per piú di trecento *denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. Ma Gesú disse: «Lasciatela stare! Perché le date noia? Ha fatto un'azione buona verso di me. Poiché i poveri li avete sempre con voi; quando volete, potete far loro del bene; ma me non mi avete per sempre. Lei ha fatto ciò che poteva; ha anticipato l'unzione del mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei». *Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti con lo scopo di consegnar loro Gesú. Essi, dopo averlo ascoltato, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Perciò egli cercava il modo opportuno per consegnarlo. Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena pasquale?» Egli mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate in città, e vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo; dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov'è la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?” Egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata e pronta; lí apparecchiate per noi». I discepoli andarono, giunsero nella città e trovarono come egli aveva detto loro; e prepararono per la Pasqua. Quando fu sera, giunse Gesú con i dodici. Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesú disse: «In verità io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». Essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?» Egli disse loro: «È uno dei dodici, che intinge con me nel piatto. Certo il *Figlio dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell'uomo se non fosse mai nato!» Mentre mangiavano, Gesú prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Poi Gesú disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. In verità vi dico che non berrò piú del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio».

Vangelo secondo Marco 14:3-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone, quello che era stato *lebbroso. Mentre era a tavola, venne una donna con un vasetto di alabastro pieno di un profumo molto prezioso, *nardo purissimo. La donna spaccò il vasetto e versò il profumo sulla testa di Gesù. Alcuni dei presenti, scandalizzati, mormoravano tra loro: «Perché tutto questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per trecento monete d'argento e poi dare i soldi ai poveri!». Ed erano furibondi contro di lei. Ma Gesù disse loro: «Lasciatela in pace! Perché la tormentate? Questa donna ha fatto un’opera buona verso di me. I poveri, infatti, li avete sempre con voi e potete aiutarli quando volete, ma non sempre avrete me. Essa ha fatto quel che poteva, e così ha profumato in anticipo il mio corpo per la sepoltura. Io vi assicuro che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il messaggio del *Vangelo, ci si ricorderà di questa donna e di quel che ha fatto». Poi, Giuda Iscariota, uno dei dodici *discepoli, andò dai capi dei *sacerdoti per aiutarli ad arrestare Gesù. Essi furono molto contenti della sua proposta e promisero di dargli dei soldi. Allora Giuda si mise a cercare un’occasione per fare arrestare Gesù. Il primo giorno della festa dei Pani non lievitati, quando gli Ebrei uccidevano l’agnello pasquale, i discepoli domandarono a Gesù: — Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena di *Pasqua? Gesù mandò due discepoli con queste istruzioni: — Andate in città. Là incontrerete un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e lì parlate con il padrone. Gli direte: Il Maestro desidera fare la cena pasquale con i suoi discepoli, e ti chiede la sala. Allora egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala già pronta con i tappeti. In quella sala preparate per noi la cena. I discepoli partirono e andarono in città. Trovarono tutto come Gesù aveva detto e prepararono la cena pasquale. Quando fu sera Gesù venne con i dodici discepoli, e mentre erano a tavola e stavano mangiando, disse: «Io vi dico che uno di voi mi tradirà: quello che mangia con me». I discepoli diventarono tristi e cominciarono a domandargli, uno dopo l’altro: — Sono forse io? Gesù disse: — È uno dei *Dodici, uno che intinge con me il pane nel piatto. Il *Figlio dell'uomo sta per morire, così come è scritto nella Bibbia. Ma guai a quell’uomo per mezzo del quale è tradito. Per lui sarebbe stato meglio non essere mai nato. Mentre stavano mangiando, Gesù prese il pane, fece la preghiera di benedizione, spezzò il pane, lo diede ai discepoli e disse: «Prendete: questo è il mio corpo». Poi prese la coppa del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e tutti ne bevvero. Gesù disse: «Questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini. Con questo sangue Dio conferma la sua *alleanza. Io vi assicuro che non berrò più vino, fino al giorno in cui berrò il vino nuovo nel *regno di Dio».

Vangelo secondo Marco 14:3-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR essendo egli in Betania, in casa di Simone lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna, avendo un alberello d'olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo; e, rotto l'alberello, glielo versò sopra il capo. Ed alcuni indegnarono tra sè stessi, e dissero: Perchè si è fatta questa perdita di quest'olio? Poichè si sarebbe potuto venderlo più di trecento denari, e quelli darli a' poveri. E fremevano contro a lei. Ma Gesù disse: Lasciatela; perchè le date voi noia? ella ha fatta una buona opera inverso me. Perciocchè, sempre avete i poveri con voi; e quando vorrete, potete far loro del bene; ma me non mi avete sempre. Ella ha fatto ciò che per lei si poteva; ella ha anticipato d'ungere il mio corpo, per una imbalsamatura. Io vi dico in verità, che per tutto il mondo, dovunque questo evangelo sarà predicato, sarà eziandio raccontato ciò che costei ha fatto, in memoria di lei. ALLORA Giuda Iscariot, l'un dei dodici, andò a' principali sacerdoti, per darlo lor nelle mani. Ed essi, udito ciò, si rallegrarono, e promisero di dargli denari. Ed egli cercava il modo di tradirlo opportunamente. ORA, nel primo giorno della festa degli azzimi, quando si sacrificava la pasqua, i suoi discepoli gli dissero: Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti da mangiar la pasqua? Ed egli mandò due de' suoi discepoli, e disse loro: Andate nella città, e voi scontrerete un uomo, portando un testo pieno d'acqua; seguitelo. E, dovunque egli sarà entrato, dite al padron della casa: Il Maestro dice: Ov'è la stanza, dov'io mangerò la pasqua co' miei discepoli? Ed egli vi mostrerà una gran sala acconcia, tutta presta; preparateci quivi la pasqua. E i suoi discepoli andarono, e vennero nella città, e trovarono come egli avea lor detto; ed apparecchiarono la pasqua. Ed egli, quando fu sera, venne co' dodici. E, mentre erano a tavola, e mangiavano, Gesù disse: Io vi dico in verità, che l'un di voi, il qual mangia meco, mi tradirà. Ed essi presero ad attristarsi, e a dirgli ad uno ad uno: Sono io desso? Ed egli, rispondendo, disse loro: Egli è uno de' dodici, il quale intinge meco nel piatto. Certo, il Figliuol dell'uomo se ne va, siccome egli è scritto di lui; ma guai a quell'uomo, per cui il Figliuol dell'uomo è tradito! ben sarebbe stato per lui di non esser mai nato. E mentre essi mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e lo diede loro, e disse: Prendete, mangiate; quest'è il mio corpo. Poi, preso il calice, e rese grazie, lo diede loro; e tutti ne bevvero. Ed egli disse loro: Quest'è il mio sangue, che è il sangue del nuovo patto, il quale è sparso per molti. Io vi dico in verità, che io non berrò più del frutto della vigna, fino a quel giorno che io lo berrò nuovo nel regno di Dio.

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