Vangelo secondo Marco 12:13-27
Vangelo secondo Marco 12:13-27 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel parlare. Arrivati, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all’apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagare o non dobbiamo pagare?» Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro, ché io lo veda». Essi glielo portarono ed egli disse loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» Essi gli dissero: «Di Cesare». Allora Gesù disse loro: «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Ed essi rimasero completamente meravigliati di lui. Poi vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: «Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello. C’erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morì e non lasciò discendenti. Il secondo la prese e morì senza lasciare discendenti. Così il terzo. I sette non lasciarono discendenti. Infine, dopo tutti loro, morì anche la donna. Nella risurrezione, {quando saranno risuscitati,} di chi di loro sarà ella moglie? Perché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù disse loro: «Non errate voi proprio perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Infatti, quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo. Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del pruno, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abraamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate di molto».
Vangelo secondo Marco 12:13-27 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel parlare. Arrivati, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all’apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagare o non dobbiamo pagare?» Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro, ché io lo veda». Essi glielo portarono ed egli disse loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» Essi gli dissero: «Di Cesare». Allora Gesù disse loro: «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Ed essi rimasero completamente meravigliati di lui. Poi vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: «Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello. C’erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morì e non lasciò discendenti. Il secondo la prese e morì senza lasciare discendenti. Così il terzo. I sette non lasciarono discendenti. Infine, dopo tutti loro, morì anche la donna. Nella risurrezione, {quando saranno risuscitati,} di chi di loro sarà ella moglie? Perché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù disse loro: «Non errate voi proprio perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Infatti, quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo. Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del pruno, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abraamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate di molto».
Vangelo secondo Marco 12:13-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Gli mandarono alcuni *farisei ed *erodiani per coglierlo in fallo con una domanda. Essi andarono da lui e gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero, e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, pagare il tributo a *Cesare? Dobbiamo darlo o non darlo?» Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un *denaro, ché io lo veda». Essi glielo portarono ed egli disse loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» Essi gli dissero: «Di Cesare». Allora Gesú disse loro: «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui. Poi vennero a lui dei *sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: «Maestro, *Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello. C'erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morí e non lasciò figli. Il secondo la prese e morí senza lasciare discendenti. Cosí il terzo. I sette non lasciarono discendenti. Infine, dopo tutti loro, morí anche la donna. Nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di quale dei sette sarà ella moglie? Perché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». Gesú disse loro: «Non errate voi proprio perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Infatti quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo. Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del «pruno», come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio d'*Abraamo, il Dio d'*Isacco e il Dio di *Giacobbe”? Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate di molto».
Vangelo secondo Marco 12:13-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Alcuni *farisei e alcuni del partito di *Erode furono mandati a parlare con Gesù per cercare di metterlo in difficoltà. Essi vennero e gli dissero: — *Maestro, noi sappiamo che tu sei sempre sincero e non ti preoccupi di quel che pensa la gente; tu non guardi in faccia a nessuno e insegni veramente la volontà di Dio. Abbiamo una domanda da farti: la nostra *Legge permette o non permette di pagare le tasse all’imperatore romano? Dobbiamo pagarle o no? Ma Gesù sapeva che nascondevano i loro veri pensieri e disse: — Perché cercate di imbrogliarmi? Portatemi una moneta d'argento, voglio vederla. Gli diedero allora la moneta e Gesù domandò: — Questo volto e questo nome, di chi sono? Gli risposero: — Dell’imperatore. Gesù replicò: — Date all’imperatore quel che è dell'imperatore, ma quel che è di Dio datelo a Dio. A queste parole rimasero sbalorditi. Si presentarono a Gesù alcuni che appartenevano al gruppo dei *sadducei: secondo loro nessuno può risorgere dopo la morte. Gli domandarono: — *Maestro, Mosè ci ha lasciato questo comandamento scritto: Se un uomo muore e lascia la moglie senza figli, suo fratello deve sposare la vedova e cercare di avere dei figli per quello che è morto. Ebbene, una volta c’erano sette fratelli. Il primo si sposò e poi morì senza lasciare figli. Allora il secondo fratello sposò la vedova, ma anche lui morì senza avere figli. La stessa cosa capitò al terzo e così, via via, a tutti gli altri. Tutti morirono senza lasciare figli. Infine morì anche la donna. Ora, nel giorno della risurrezione, quando i morti risorgeranno, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l’hanno avuta come moglie! Gesù rispose: — Non capite che sbagliate? Voi non conoscete la *Bibbia e non sapete cosa sia la potenza di Dio! Quando i morti risorgeranno, gli uomini e le donne non si sposeranno più, ma saranno come gli *angeli del cielo. A proposito poi dei morti e della risurrezione, non avete mai letto nella Bibbia l’episodio di Mosè, quando vide il cespuglio in fiamme? Quel giorno Dio gli disse: Io sono il Dio di Abramo , il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Perciò Dio è il Dio dei vivi, non dei morti! Voi sbagliate tutto.
Vangelo secondo Marco 12:13-27 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
POI gli mandarono alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, acciocchè lo cogliessero in parole. Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che tu non ti curi di alcuno; perciocchè tu non hai riguardo alla qualità delle persone degli uomini, ma insegni la via di Dio in verità. È egli lecito di dare il censo a Cesare o no? glielo dobbiamo noi dare, o no? Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perchè mi tentate? portatemi un denaro, che io lo vegga. Ed essi gliel portarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? Ed essi gli dissero: Di Cesare. E Gesù, rispondendo, disse loro: Rendete a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui. POI vennero a lui de' Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione; e lo domandarono, dicendo: Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello di alcuno muore, e lascia moglie senza figliuoli, il suo fratello prenda la sua moglie, e susciti progenie al suo fratello. Vi erano sette fratelli; e il primo prese moglie; e, morendo, non lasciò progenie. E il secondo la prese, e morì; ed esso ancora non lasciò progenie; simigliantemente ancora il terzo. E tutti e sette la presero, e non lasciarono progenie; ultimamente, dopo tutti, morì anche la donna. Nella risurrezione adunque, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l'hanno avuta per moglie. Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non errate voi per ciò che ignorate le scritture, e la potenza di Dio? Perciocchè, quando gli uomini saranno risuscitati da' morti, non prenderanno, nè daranno mogli; ma saranno come gli angeli che son ne' cieli. Ora, quant'è a' morti, che essi risuscitino, non avete voi letto nel libro di Mosè, come Iddio gli parlò nel pruno, dicendo: Io son l'Iddio d'Abrahamo, l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe? Iddio non è Dio de' morti, ma Dio de' viventi. Voi adunque errate grandemente.