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Vangelo secondo Marco 11:1-33

Vangelo secondo Marco 11:1-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Quando furono giunti vicino a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio che è di fronte a voi; appena entrati, troverete legato un puledro d’asino, sopra il quale non è montato ancora nessuno; scioglietelo e portatelo qui da me. Se qualcuno vi dice: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno e lo rimanderà subito qua”». Essi andarono e trovarono un puledro legato a una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero. Alcuni tra quelli che erano lì presenti dissero loro: «Che fate? Perché sciogliete il puledro?» Essi risposero come Gesù aveva detto. E quelli li lasciarono fare. Essi condussero il puledro a Gesù, gettarono su quello i loro mantelli ed egli vi montò sopra. Molti stendevano sulla via i loro mantelli, e altri delle fronde che avevano tagliate nei campi. Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nei luoghi altissimi!» Così Gesù entrò a Gerusalemme nel tempio; e dopo aver osservato ogni cosa intorno, essendo già l’ora tarda, uscì per andare a Betania con i dodici. Il giorno seguente, quando furono usciti da Betania, egli ebbe fame. Veduto di lontano un fico, che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualche cosa; ma, giunto al fico, non vi trovò nient’altro che foglie; perché non era la stagione dei fichi. E rivolgendosi al fico, gli disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te!» E i suoi discepoli l’udirono. Vennero a Gerusalemme e Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi; e non permetteva a nessuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti”? Ma voi ne avete fatto un covo di ladri». I capi dei sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla era piena d’ammirazione per il suo insegnamento. Quando fu sera, uscirono dalla città. La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Pietro, ricordatosi, gli disse: «Rabbì, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato». Gesù rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute e voi le otterrete. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe. [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]» Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; mentre egli passeggiava nel tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani si avvicinarono a lui e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di fare queste cose?» Gesù disse loro: «Io vi farò una domanda; rispondetemi e vi dirò con quale autorità io faccio queste cose. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi ragionavano così tra di loro: «Se diciamo: “dal cielo”, egli dirà: “Perché {dunque} non gli credeste?” Diremo invece: “dagli uomini”?» Essi temevano il popolo, perché tutti pensavano che Giovanni fosse veramente profeta. Risposero a Gesù: «Non lo sappiamo». Perciò Gesù disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Vangelo secondo Marco 11:1-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Quando furono giunti vicino a *Gerusalemme, a Betfage e *Betania, presso il *monte degli Ulivi, Gesú mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio che è di fronte a voi; appena entrati, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non è montato ancora nessuno; scioglietelo e conducetelo qui da me. Se qualcuno vi dice: “Perché fate questo?” rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, e lo rimanderà subito qua”». Essi andarono e trovarono un puledro legato a una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero. Alcuni tra quelli che erano lí presenti dissero loro: «Che fate? Perché sciogliete il puledro?» Essi risposero come Gesú aveva detto. E quelli li lasciarono fare. Essi condussero il puledro a Gesú, gettarono su quello i loro mantelli ed egli vi montò sopra. Molti stendevano sulla via i loro mantelli; e altri, delle fronde che avevano tagliate nei campi. Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: «*Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, il regno di *Davide, nostro padre! Osanna nei luoghi altissimi!» Gesú entrò a Gerusalemme nel *tempio; e dopo aver osservato ogni cosa intorno, essendo già l'ora tarda, uscí per andare a Betania con i dodici. Il giorno seguente, quando furono usciti da Betania, egli ebbe fame. Veduto di lontano un fico, che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualche cosa; ma, avvicinatosi al fico, non vi trovò niente altro che foglie; perché non era la stagione dei fichi. Gesú, rivolgendosi al fico, gli disse: «Nessuno mangi mai piú frutto da te!» E i suoi discepoli udirono. Vennero a Gerusalemme e Gesú, entrato nel tempio, si mise a scacciare coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi; e non permetteva a nessuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?” Ma voi ne avete fatto un covo di ladroni». I capi dei *sacerdoti e gli *scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla era piena d'ammirazione per il suo insegnamento. Quando fu sera, uscirono dalla città. La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. *Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato». Gesú rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe. [ Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]» Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; mentre egli passeggiava nel tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli *anziani si avvicinarono a lui e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di fare queste cose?» Gesú disse loro: «Io vi farò una domanda; rispondetemi e vi dirò con quale autorità io faccio queste cose. Il battesimo di *Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi ragionavano cosí tra di loro: «Se diciamo: “dal cielo”, egli dirà: “Perché dunque non gli credeste?” Diremo invece: “dagli uomini?”…» Essi temevano il popolo, perché tutti pensavano che Giovanni fosse veramente *profeta. Risposero a Gesú: «Non lo sappiamo». Perciò Gesú disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Vangelo secondo Marco 11:1-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Gesù e i suoi discepoli stavano avvicinandosi a Gerusalemme. Arrivati al monte degli Ulivi, nei pressi dei villaggi di Bètfage e Betània, Gesù mandò avanti due discepoli. Disse loro: «Andate nel villaggio che è qui di fronte a voi. Appena entrati, troverete legato un piccolo asino sul quale nessuno è mai salito; slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi chiede: “Che cosa state facendo?”, voi risponderete così: È il Signore che ne ha bisogno, ma ve lo rimanderà subito». I due discepoli andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori, sulla strada, e lo slegarono. Alcune persone che si trovavano lì vicino domandarono: «Che fate? Perché lo slegate?». Essi risposero come aveva detto Gesù, e quelli li lasciarono andare. Portarono dunque l’asinello a Gesù, gli posero addosso i loro mantelli, e Gesù vi montò sopra. Mentre camminavano, molta gente stendeva i mantelli sulla strada, altri invece stendevano rami verdi, tagliati nei campi. Quelli che camminavano davanti a Gesù e quelli che venivano dietro gridavano: « Osanna! Gloria a Dio! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, il regno di Davide nostro padre! Gloria a Dio nell’alto dei cieli!». Gesù entrò in Gerusalemme e andò nel *Tempio. Si guardò attorno osservando ogni cosa e poi, siccome ormai era sera, tornò a Betània insieme con i dodici discepoli. Il giorno dopo, quando partirono da Betània, Gesù ebbe fame. Vedendo da lontano una pianta di fichi che aveva molte foglie andò a vedere se vi poteva trovare dei frutti. Ma quando fu vicino alla pianta non trovò niente, soltanto foglie; infatti non era quella la stagione dei fichi. Allora Gesù, rivolto alla pianta, disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti!». E i discepoli udirono quelle parole. Intanto erano arrivati a Gerusalemme. Gesù entrò nel cortile del *Tempio e cominciò a cacciar via tutti quelli che stavano là a vendere e a comprare. Buttò all’aria i tavoli di quelli che cambiavano i soldi e rovesciò le sedie dei venditori di colombe. Non permetteva a nessuno di trasportare carichi di robe attraverso il Tempio. Poi si mise a insegnare dicendo alla gente: «Non sta forse scritto nella Bibbia: La mia casa sarà casa di preghiera per tutti i popoli? Voi, invece, ne avete fatto un covo di briganti ». Quando i capi dei *sacerdoti e i *maestri della Legge vennero a conoscenza di questi fatti cercavano un modo per far morire Gesù. Però avevano paura di lui perché tutta la gente era molto impressionata del suo insegnamento. Quando fu sera, Gesù e i suoi uscirono dalla città. Il mattino dopo, passando ancora vicino a quella pianta di fichi, videro che era diventata secca fino alle radici. Pietro si ricordò del giorno prima e disse a Gesù: — *Maestro, guarda! Quell’albero che tu hai maledetto, è tutto secco! Allora Gesù rispose: — Abbiate fede in Dio! Io vi assicuro che uno potrebbe anche dire a questa montagna: Sollevati e buttati nel mare! Se nel suo cuore egli non ha dubbi, ma crede che accadrà quel che dice, state certi che gli accadrà veramente. Perciò vi dico: tutto quello che domanderete nella preghiera, abbiate fiducia di ottenerlo e vi sarà dato. E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate: perché anche Dio vostro Padre che è in cielo perdoni a voi i vostri peccati. [ ] Andarono ancora a Gerusalemme. Gesù camminava su e giù nel cortile del *Tempio. I capi dei *sacerdoti, i *maestri della Legge e le altre autorità si avvicinarono a lui e gli domandarono: — Che diritto hai di fare quel che fai? Chi ti ha dato l’autorità di agire così? Gesù disse loro: — Voglio farvi soltanto una domanda. Se mi rispondete, io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. Dunque: Giovanni, chi lo ha mandato a battezzare, Dio o gli uomini? Rispondete! Essi cominciarono a discutere tra loro: «Se diciamo che Giovanni è stato mandato da Dio ci chiederà: Perché allora non avete creduto in lui? Ma come possiamo dire che è stato mandato dagli uomini?». Il fatto è che essi avevano paura della folla perché tutti consideravano Giovanni un *profeta. Perciò risposero: — Non lo sappiamo. E Gesù disse loro: — Ebbene, allora neppure io vi dirò con quale autorità faccio queste cose.

Vangelo secondo Marco 11:1-33 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

E QUANDO furon giunti vicino a Gerusalemme, in Betfage, e Betania, presso al monte degli Ulivi, Gesù mandò due de' suoi discepoli. E disse loro: Andate nel castello ch' è dirimpetto a voi; e subito, come entrerete là, troverete un puledro d'asino attaccato, sopra il quale non montò mai alcuno; scioglietelo, e menatemelo. E se alcuno vi dice: Perchè fate questo? dite: Il Signore ne ha bisogno. E subito lo manderà qua. Essi adunque andarono, e trovarono il puledro attaccato di fuori ad una porta, presso ad un capo di strada, e lo sciolsero. Ed alcuni di coloro ch'eran quivi presenti dissero loro: Che fate voi in isciogliere il puledro? Ed essi dissero loro come Gesù avea ordinato. Ed essi li lasciarono andare. Ed essi menarono il puledro a Gesù, e gettarono sopra quello le lor vesti; ed egli montò sopra esso. E molti distendevano le lor vesti nella via, ed altri tagliavan de' rami dagli alberi, e li distendevano nella via. E coloro che andavan davanti, e coloro che venivan dietro, gridavano, dicendo: Osanna! Benedetto sia colui che viene nel nome del Signore! Benedetto sia il regno di Davide, nostro padre, il quale viene nel nome del Signore. Osanna ne' luoghi altissimi! E Gesù, entrato in Gersualemme, venne nel tempio; ed avendo riguardata ogni cosa attorno attorno, essendo già l'ora tarda, uscì verso Betania, co' dodici. ED il giorno seguente, quando furono usciti di Betania, egli ebbe fame. E veduto di lontano un fico che avea delle foglie, andò a vedere se vi troverebbe cosa alcuna; ma, venuto a quello, non vi trovò nulla, se non delle foglie; perciocchè non era la stagion de' fichi. E Gesù prese a dire al fico: Niuno mangi mai più in perpetuo frutto da te. E i suoi discepoli l'udirono. E vennero in Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, prese a cacciar fuori coloro che vendevano, e che comperavano nel tempio; e riversò le tavole dei cambiatori, e le sedie di coloro che vendevano i colombi. E non permetteva che alcuno portasse alcun vaso attraverso al tempio. Ed insegnava, dicendo loro: Non è egli scritto: La mia casa sarà chiamata: Casa d'orazione, per tutte le genti? ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni. Or gli Scribi, e i principali sacerdoti udirono queste cose, e cercavano il modo di farlo morire; perchè lo temevano; perciocchè tutta la moltitudine era rapita in ammirazione della sua dottrina. E quando fu sera, Gesù se ne uscì fuori della città. E la mattina seguente, come essi passavano presso del fico, lo videro seccato fin dalle radici. E Pietro, ricordatosi, gli disse: Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato. E Gesù, rispondendo, disse loro: Abbiate fede in Dio. Perciocchè io vi dico in verità, che chi avrà detto a questo monte: Togliti di là, e gettati nel mare; e non avrà dubitato nel cuor suo, anzi avrà creduto che ciò ch'egli dice avverrà; ciò ch'egli avrà detto gli sarà fatto. Perciò io vi dico: Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le riceverete, e voi le otterrete. E quando vi presenterete per fare orazione, se avete qualche cosa contro ad alcuno, rimettetegliela; acciocchè il Padre vostro ch' è ne' cieli vi rimetta anch'egli i vostri falli. Ma, se voi non perdonate, il Padre vostro ch' è ne' cieli non vi perdonerà i vostri falli. POI vennero di nuovo in Gerusalemme; e mentre egli passeggiava per lo tempio, i principali sacerdoti, e gli Scribi, e gli anziani vennero a lui, e gli dissero: Di quale autorità fai queste cose? e chi ti ha data cotesta autorità da far queste cose? E Gesù, rispondendo, disse loro: Anch'io vi domanderò una cosa; rispondetemi adunque, ed io vi dirò di quale autorità io fo queste cose. Il battesimo di Giovanni era egli dal cielo, o dagli uomini? rispondetemi. Ed essi ragionavan tra loro, dicendo: Se diciamo: Dal cielo, egli dirà: Perchè dunque non gli credeste? Ma se diciamo: Dagli uomini, noi temiamo il popolo (perciocchè tutti tenevano che Giovanni era veramente profeta); perciò, rispondendo, dissero a Gesù: Noi non sappiamo. E Gesù, rispondendo, disse loro: Io ancora non vi dirò di quale autorità fo queste cose.

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