Michea 4:3-13
Michea 4:3-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Egli sarà giudice fra molti popoli, arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno vòmeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà più la spada contro l’altra e non impareranno più la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la bocca del SIGNORE degli eserciti ha parlato. Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome del SIGNORE, nostro Dio, per sempre. «Quel giorno», dice il SIGNORE, «io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle che erano state scacciate e quelle che io avevo trattato duramente. Di quelle zoppe io farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione potente. Il SIGNORE regnerà su di loro, sul monte Sion, da allora e per sempre. A te, torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, a te verrà l’antico dominio, il regno che spetta alla figlia di Gerusalemme». Ora, perché gridi così forte? Non c’è più nessun re dentro di te? Il tuo consigliere è forse perito, al punto che l’angoscia ti colga come una donna che partorisce? Soffri e gemi, figlia di Sion, come donna che partorisce, perché ora uscirai dalla città, abiterai per i campi e andrai fino a Babilonia. Là tu sarai liberata, là il SIGNORE ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici. Ora molte nazioni si sono adunate contro di te e dicono: «Sia profanata, e i nostri occhi godano alla vista di Sion!» Ma esse non conoscono i pensieri del SIGNORE, non comprendono i suoi disegni, poiché egli le raduna come covoni sull’aia. «Figlia di Sion, àlzati, trebbia! perché io farò in modo che il tuo corno sia di ferro e le tue unghie siano di bronzo; tu triterai molti popoli, consacrerai i loro guadagni al SIGNORE e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra».
Michea 4:3-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Egli sarà giudice fra molti popoli, arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno vòmeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà piú la spada contro l'altra e non impareranno piú la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato. Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome del Signore, nostro Dio, per sempre. «Quel giorno», dice il Signore, «io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle che erano state scacciate e quelle che io avevo trattato duramente. Di quelle zoppe io farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione potente. Il Signore regnerà su di loro, sul monte Sion, da allora e per sempre. A te, torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, a te verrà l'antico dominio, il regno che spetta alla figlia di Gerusalemme». Ora, perché gridi cosí forte? Non c'è piú nessun re dentro di te? Il tuo consigliere è forse perito, al punto che l'angoscia ti colga come una donna che partorisce? Soffri e gemi, figlia di Sion, come donna che partorisce, perché ora uscirai dalla città, abiterai per i campi, e andrai fino a *Babilonia. Là tu sarai liberata, là il Signore ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici. Ora, molte nazioni si sono adunate contro di te e dicono: «Sia profanata e i nostri occhi godano alla vista di Sion!» Ma esse non conoscono i pensieri del Signore, non comprendono i suoi disegni: poiché egli le raduna come covoni sull'aia. «Figlia di Sion, àlzati, trebbia! perché io farò in modo che il tuo corno sia di ferro e le tue unghie siano di bronzo; tu triterai molti popoli; consacrerai i loro guadagni al Signore, e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra».
Michea 4:3-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Egli sarà il giudice di molti popoli, sarà l’arbitro di potenti nazioni anche lontane. Trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci. Le nazioni non saranno più in lotta tra loro e cesseranno di prepararsi alla guerra. Ognuno vivrà in pace in mezzo alle sue vigne e sotto i suoi alberi di fico, e nessuno più lo spaventerà». Così ha promesso il Signore dell'universo. Le altre nazioni seguano pure ciascuna il suo dio, ma noi seguiremo il Signore nostro Dio per sempre. Il Signore dichiara: «Sta per arrivare il giorno in cui radunerò quelli che sono feriti, riunirò quelli che sono dispersi e che avevo trattato duramente. Oggi essi, feriti, lontani e dispersi, non saranno soltanto il resto del popolo, ma farò di loro una nazione potente. E io, il Signore, dal monte Sion regnerò su di loro per sempre. E tu, monte di Gerusalemme che vegli sul mio gregge come una torre, presto riavrai l’autorità di una volta. Gerusalemme riavrà il suo regno». Perché gridate così, abitanti di Gerusalemme? Perché vi agitate per il dolore come una partoriente? Forse perché non avete più re e i vostri consiglieri sono morti? Agitatevi e spasimate come una donna che sta per partorire, perché dovrete lasciare la città, accamparvi in campagna e arrivare fino a Babilonia. Ma là sarete liberati, il Signore vi strapperà dal potere dei vostri nemici. Ora, molte nazioni si sono riunite per attaccarvi. Esse dicono: «La città sia profanata. Vogliamo vedere Gerusalemme distrutta». Ma esse non conoscono l’intenzione del Signore, non capiscono la sua decisione. Egli le ha raccolte come grano sull’aia e ora dice agli abitanti di Gerusalemme: «Trebbiate il grano! Vi renderò più forti di un bue dalle corna dure come il ferro e dagli zoccoli robusti come bronzo. Voi schiaccerete molti popoli. Prenderete le loro ricchezze come bottino. Lo riserverete e lo consacrerete a me, il Signore, padrone di tutta la terra».
Michea 4:3-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ed egli farà giudicio fra molti popoli, e castigherà nazioni possenti, fin ben lontano; e quelle delle loro spade fabbricheranno zappe, e delle lor lance falci; l'una nazione non leverà più la spada contro all'altra, e non impareranno più la guerra. Anzi sederanno ciascuno sotto alla sua vite, e sotto al suo fico; e non vi sarà alcuno che li spaventi; perciocchè la bocca del Signor degli eserciti ha parlato. Poichè tutti i popoli camminano ciascuno nel nome dell'iddio suo, noi ancora cammineremo nel Nome del Signore Iddio nostro, in sempiterno. In quel giorno, dice il Signore, io raccoglierò le pecore zoppe, e ricetterò le scacciate, e quelle che io avea afflitte; e farò che le zoppe saranno per un riserbo, e che le allontanate diverranno una possente nazione; e il Signore regnerà sopra loro nel monte di Sion; da quell'ora fino in sempiterno. E tu, torre della mandra, rocca della figliuola di Sion, quelle verranno a te; verrà parimente a te la dominazione antica, il regno della figliuola di Gerusalemme. Ora, perchè dài tu di gran gridi? vi è egli alcun re in te? i tuoi consiglieri sono eglino periti, che dolore ti ha colta, come la donna che partorisce? Senti pur doglie, e premiti, figliuola di Sion, come la donna che partorisce; perciocchè ora uscirai della città, ed abiterai per li campi, e perverrai fino in Babilonia; ma quivi sarai riscossa, quivi ti riscatterà il Signore di man de' tuoi nemici. Or al presente molte nazioni si son radunate contro a te, le quali dicono: Sia profanata; e vegga l'occhio nostro in Sion ciò che desidera. Ma esse non conoscono i pensieri del Signore, e non intendono il suo consiglio; conciossiachè egli le abbia raccolte, a guisa di mannelle nell'aia. Levati, e trebbia, figliuola di Sion; perciocchè io renderò di ferro il tuo corno, e di rame le tue unghie, e tu stritolerai molti popoli; ed io consacrerò, a guisa d'interdetto, il lor guadagno al Signore, e le lor facoltà al Signore di tutta le terra.