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Vangelo secondo Matteo 20:1-16

Vangelo secondo Matteo 20:1-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto per assumere dei lavoratori per la sua vigna. Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. Uscito di nuovo verso l’ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati e disse loro: “Andate anche voi nella vigna e vi darò ciò che è giusto”. Ed essi andarono. Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. Uscito verso l’undicesima, ne trovò degli altri che se ne stavano là e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?” Essi gli dissero: “Perché nessuno ci ha assunti”. Egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi”. Allora vennero quelli dell’undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno. Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anch’essi un denaro per ciascuno. Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: “Questi ultimi hanno fatto un’ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”. Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest’ultimo quanto a te. Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?” Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Vangelo secondo Matteo 20:1-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale, sul far del giorno, uscí a prendere a giornata degli uomini per lavorare la sua vigna. Si accordò con i lavoratori per un *denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscí di nuovo verso l'*ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto”. Ed essi andarono. Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. Uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?” Essi gli dissero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi”. Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno. Venuti i primi, pensavano di ricevere di piú; ma ebbero anch'essi un denaro per ciascuno. Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: “Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”. Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?” Cosí gli ultimi saranno primi e i primi ultimi».

Vangelo secondo Matteo 20:1-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

«Così infatti è il *regno di Dio. «Un tale aveva una grande vigna e una mattina, molto presto, uscì in piazza per prendere a giornata uomini da mandare a lavorare nella sua vigna. Fissò con loro la paga normale: una moneta d'argento al giorno e li mandò al lavoro. «Verso le nove del mattino tornò in piazza e vide che c’erano altri uomini disoccupati. Gli disse: “Andate anche voi nella mia vigna; vi pagherò quel che è giusto”. E quelli andarono. «Anche verso mezzogiorno e poi verso le tre del pomeriggio fece la stessa cosa. Verso le cinque di sera uscì ancora una volta e trovò altri uomini. Disse: — Perché state qui tutto il giorno senza far niente? «E quelli risposero: — Perché nessuno ci ha preso a giornata. «Allora disse: — Andate anche voi nella mia vigna. «Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama gli uomini e da’ loro la paga, cominciando da quelli che son venuti per ultimi”. «Il fattore chiamò dunque quelli che erano venuti alle cinque di sera e diede una moneta d'argento a ciascuno. Gli uomini che avevano cominciato per primi credevano di prendere di più. Invece, anch’essi ricevettero una moneta d'argento ciascuno. «Allora cominciarono a brontolare contro il padrone. Dicevano: — Questi sono venuti per ultimi, hanno lavorato soltanto un’ora, e tu li hai pagati come noi che abbiamo faticato tutto il giorno sotto il sole. «Rispondendo a uno di loro, il padrone disse: — Amico, io non ti ho imbrogliato: l’accordo era che ti avrei pagato una moneta d'argento, o no? Allora prendi la tua paga e sta’ zitto. Io voglio dare a questo, che è venuto per ultimo, quel che ho dato a te. Non posso fare quel che voglio con i miei soldi? O forse sei invidioso perché io sono generoso?». Poi Gesù disse: «Così, quelli che sono gli ultimi saranno i primi, e quelli che sono i primi saranno gli ultimi».

Vangelo secondo Matteo 20:1-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

PERCIOCCHÈ, il regno de' cieli è simile ad un padron di casa, il quale, in sul far del dì, uscì fuori, per condurre e prezzo de' lavoratori, per mandarli nella sua vigna. E convenutosi co' lavoratori in un denaro al dì, li mandò nella sua vigna. Poi, uscito intorno alle tre ore, ne vide altri che stavano in su la piazza scioperati. Ed egli disse loro: Andate voi ancora nella vigna, ed io vi darò ciò che sarà ragionevole. Ed essi andarono. Poi, uscito ancora intorno alle sei, ed alle nove ore, fece il simigliante. Ora, uscito ancora intorno alle undici ore, ne trovò degli altri che se ne stavano scioperati, ed egli disse loro: Perchè ve ne state qui tutto il dì scioperati? Essi gli dissero: Perciocchè niuno ci ha condotti a prezzo. Egli disse loro: Andate voi ancora nella vigna, e riceverete ciò che sarà ragionevole. Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chiama i lavoratori, e paga loro il salario, cominciando dagli ultimi fino a' primi. Allora quei delle undici ore vennero, e ricevettero un denaro per uno. Poi vennero i primi, i quali pensavano di ricever più, ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. E, ricevutolo, mormoravano contro al padron di casa, dicendo: Questi ultimi han lavorato solo un'ora, e tu li hai fatti pari a noi, che abbiam portata la gravezza del dì, e l'arsura. Ma egli, rispondendo, disse all'un di loro: Amico, io non ti fo alcun torto; non ti convenisti tu meco in un denaro? Prendi ciò che ti appartiene, e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. Non mi è egli lecito di far ciò che io voglio del mio? l'occhio tuo è egli maligno, perciocchè io son buono? Così, gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi; perciocchè molti son chiamati, ma pochi eletti.