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Vangelo secondo Matteo 12:1-50

Vangelo secondo Matteo 12:1-50 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. I farisei, veduto ciò, gli dissero: «Guarda! I tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando ebbe fame, egli insieme a coloro che erano con lui? Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui né a quelli che erano con lui, ma solamente ai sacerdoti? O non avete letto nella legge che di sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli? Ora io vi dico che c’è qui qualcosa di più grande del tempio. Se sapeste che cosa significa: “Voglio misericordia e non sacrificio”, non avreste condannato gli innocenti; perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Poi, allontanatosi di là, giunse nella loro sinagoga. Ed ecco, c’era un uomo che aveva una mano paralizzata. Allora essi, per poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: «È lecito fare guarigioni in giorno di sabato?» Ed egli disse loro: «Chi è colui tra di voi che, avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e la tiri fuori? Certo un uomo vale molto più di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato». Allora disse a quell’uomo: «Stendi la mano». Ed egli la stese, e la mano ritornò sana come l’altra. I farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là; una gran folla lo seguì ed egli li guarì tutti; e ordinò loro di non divulgarlo, affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del profeta Isaia: «Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l’anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra di lui, ed egli annuncerà la giustizia alle genti. Non contenderà, né griderà e nessuno udrà la sua voce nelle piazze. Non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia. E nel suo nome le genti spereranno». Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva. E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?» Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l’aiuto di Belzebù, principe dei demòni». Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere. Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà reggere il suo regno? E se io scaccio i demòni con l’aiuto di Belzebù, con l’aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo essi stessi saranno i vostri giudici. Ma se è con l’aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. Oppure, come può uno entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l’uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa. Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. O fate l’albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l’albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l’albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone essendo malvagi? Poiché dall’abbondanza del cuore la bocca parla. L’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato». Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vedere da te un segno». Ma egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti. I Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c’è più che Giona! La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c’è più che Salomone! «Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi cercando riposo e non lo trova. Allora dice: “Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito”; e quando ci arriva, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrati vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa malvagia generazione». Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, stando di fuori, cercavano di parlargli. {E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti».} Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre».

Vangelo secondo Matteo 12:1-50 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

In quel tempo Gesú attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. I *farisei, veduto ciò, gli dissero: «Vedi! i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece *Davide, quando ebbe fame, egli insieme a coloro che erano con lui? Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i *pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solamente ai *sacerdoti? O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel *tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli? Ora io vi dico che c'è qui qualcosa di piú grande del tempio. Se sapeste che cosa significa: “Voglio misericordia e non sacrificio”, non avreste condannato gli innocenti; perché il *Figlio dell'uomo è signore del sabato». Poi se ne andò, e giunse nella loro *sinagoga dove c'era un uomo che aveva una mano paralizzata. Allora essi, per poterlo accusare, fecero a Gesú questa domanda: «È lecito far guarigioni in giorno di sabato?» Ed egli disse loro: «Chi è colui tra di voi che, avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e la tiri fuori? Certo un uomo vale molto piú di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato». Allora disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano». Ed egli la stese, e la mano divenne sana come l'altra. I farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, per farlo morire. Ma Gesú, saputolo, si allontanò di là; molti lo seguirono ed egli li guarí tutti; e ordinò loro di non divulgarlo, affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del *profeta *Isaia: «Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra di lui, ed egli annuncerà la giustizia alle genti. Non contenderà, né griderà e nessuno udrà la sua voce sulle piazze. Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia. E nel nome di lui le genti spereranno». Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarí, in modo che il muto parlava e vedeva. E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?» Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l'aiuto di *Belzebú, principe dei demòni». Gesú, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro sé stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro sé stessa non potrà reggere. Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro sé stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? E se io scaccio i demòni con l'aiuto di Belzebú, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici. Ma se è con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. Come può uno entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l'uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa. Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero. Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla. L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato». Allora alcuni *scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vederti fare un segno». Ma egli rispose loro: «Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta *Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, cosí il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti. I *Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona! La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di *Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone! «Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi cercando riposo e non lo trova. Allora dice: “Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito”; e quando ci arriva, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Cosí avverrà anche a questa malvagia generazione». Mentre Gesú parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. [E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti».] Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre».

Vangelo secondo Matteo 12:1-50 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Un giorno Gesù passava attraverso i campi di grano. Era *sabato, e i suoi *discepoli strapparono alcune spighe e le mangiarono perché avevano fame. I *farisei se ne accorsero, e dissero a Gesù: — Guarda! i tuoi discepoli fanno ciò che la nostra *Legge non permette di fare nel giorno del riposo. Gesù rispose: — Ma non avete letto, nella *Bibbia, che cosa fece Davide un giorno che lui e i suoi compagni ebbero fame? Come sapete, entrò nel *Tempio e tutti mangiarono i pani offerti a Dio. Non avrebbero potuto prenderli, perché la Legge dice che soltanto i *sacerdoti possono mangiare quei pani. Oppure non avete letto nei libri della legge di Mosè che cosa fanno i sacerdoti? Quando è sabato, essi nel Tempio non rispettano la legge del riposo, eppure non sono colpevoli. Ebbene, io vi assicuro che qui c’è qualcuno che è più importante del Tempio! Se voi sapeste veramente il significato di queste parole della Bibbia: Misericordia io voglio, non sacrifici non avreste condannato uomini senza colpa. Infatti, il Figlio dell'uomo è padrone del sabato. Gesù andò via di là ed entrò nella *sinagoga. Tra la gente c’era un uomo che aveva una mano paralizzata. Alcuni *farisei, che cercavano il modo di accusare Gesù, gli fecero questa domanda: — La nostra *Legge permette di guarire un uomo in giorno di sabato? Gesù rispose: — Se uno di voi ha soltanto una pecora e questa, in giorno di sabato, va a cadere in un fosso, certo la afferra e la tira fuori. E un uomo non vale molto più di una pecora? Perciò la Legge permette di fare del bene a qualcuno anche se è sabato. Poi Gesù disse all’uomo malato: «Dammi la tua mano». Gliela diede e la sua mano ritornò perfettamente sana come l’altra. Allora quei farisei uscirono dalla sinagoga e si radunarono per decidere come far morire Gesù. Quando Gesù venne a sapere queste cose, andò in un altro luogo. Molta gente lo seguì; ed egli guarì tutti i malati, ma raccomandò severamente di non dirlo a nessuno. Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Isaia: Ecco il mio servo , quello che io ho scelto, — dice il Signore; — È lui che io amo, lui ho mandato. A lui darò il mio Spirito , e dirà a tutti i popoli che io li giudicherò. Non farà discussioni, non griderà, non terrà discorsi nelle piazze. Se una canna è incrinata, non la spezzerà; se una lampada è debole, non la spegnerà. Farà sempre così, fino a quando non avrà fatto trionfare la giustizia; per tutti i popoli egli sarà una speranza. Portarono a Gesù un uomo che era cieco e muto, perché uno spirito maligno era dentro di lui. Gesù lo guarì, e quello si mise a parlare e incominciò a vedere. Le folle erano piene di meraviglia e dicevano: «Non sarà lui il Figlio di Davide che aspettiamo?». Ma i *farisei, quando ne furono informati, dissero: «È soltanto con l’aiuto di *Beelzebùl, il capo dei *demòni, che egli ha il potere di scacciare i demòni». Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Se gli abitanti di una nazione si dividono e si combattono tra loro, quella nazione va in rovina. Se una città o una famiglia si divide e le persone litigano tra loro, non potranno più durare. Se dunque Satana scaccia Satana ed è in lotta contro se stesso, come potrà durare il suo regno? Ora se io scaccio i demòni con l’aiuto di Beelzebùl, il capo dei demòni, con l’aiuto di chi li scacciano i vostri *discepoli? Perciò saranno proprio loro a mostrare che avete torto. Se invece è con lo Spirito di Dio che io scaccio i demòni, allora vuol dire che è giunto per voi il *regno di Dio. «Come si può entrare nella casa di un uomo forte e portar via i suoi beni? Prima si deve legare quell’uomo forte e poi si potrà vuotargli la casa. «Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto. «Perciò vi dico: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati, ma chi avrà detto una bestemmia contro lo *Spirito Santo non potrà essere perdonato. Se uno avrà detto una parola contro il *Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai». «Se prendete un albero buono, anche i suoi frutti saranno buoni; se prendete un albero cattivo, anche i suoi frutti saranno cattivi: perché è dai frutti che si conosce la qualità dell'albero. E voi, razza di vipere, come potete dire cose buone se siete cattivi? Ciascuno infatti esprime con la bocca quel che ha nel cuore. L’uomo buono ha con sé un tesoro di bene, dal quale tira fuori cose buone; l’uomo cattivo ha in sé un tesoro di male, dal quale tira fuori cose cattive. «Vi assicuro che nel giorno del *giudizio tutti dovranno render conto di ogni parola inutile che hanno detto: perché saranno le vostre parole che vi porteranno a essere condannati o a essere riconosciuti innocenti». Alcuni *maestri della Legge e alcuni *farisei dissero a Gesù: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno miracoloso». Gesù rispose: «Questa gente malvagia e infedele a Dio vuole vedere un segno miracoloso! Ma non riceverà nessun segno, eccetto il segno del *profeta Giona. Come Giona rimase nel ventre del grande pesce tre giorni e tre notti, così il *Figlio dell'uomo rimarrà sepolto nella terra tre giorni e tre notti. «Nel giorno del *giudizio gli abitanti di Ninive si alzeranno a condannare questa gente, perché essi cambiarono vita quando ascoltarono la predicazione di Giona. Eppure, di fronte a voi c’è uno che è più grande di Giona! «Nel giorno del giudizio la regina del sud si alzerà a condannare questa gente: essa infatti venne da molto lontano per ascoltare le sagge parole del re Salomone. Eppure, di fronte a voi c’è uno che è più grande di Salomone!». «Quando uno *spirito maligno è uscito da un uomo se ne va per luoghi deserti in cerca di riposo. Se però non lo trova, allora dice: “Tornerò nella mia casa, quella che ho lasciato”. Egli ci va e la trova vuota, pulita e bene ordinata. Allora va a chiamare altri sette spiriti, più maligni di lui; poi, tutti insieme, entrano in quella persona e vi rimangono come a casa loro. Così, alla fine, quell’uomo si trova in condizioni peggiori di prima. E così sarà anche per voi, gente malvagia». Gesù stava parlando alla folla. Sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, ma erano rimasti fuori. Un tale disse a Gesù: — Qui fuori ci sono tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlare con te. Gesù a chi gli parlava rispose: — Chi è mia madre? e chi sono i miei fratelli? Poi, con la mano indicò i suoi *discepoli e disse: — Guarda: sono questi mia madre e i miei fratelli: perché se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.

Vangelo secondo Matteo 12:1-50 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

IN quel tempo, Gesù camminava, in giorno di sabato, per li seminati; or i suoi discepoli ebber fame, e presero a svellere delle spighe, ed a mangiarle. E i Farisei, veduto ciò, gli dissero: Ecco, i tuoi discepoli fan quello che non è lecito di fare in giorno di sabato. Ma egli disse loro: Non avete voi letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli e coloro ch'erano con lui? Come egli entrò nella casa di Dio, e mangiò i pani di presentazione i quali non gli era lecito di mangiare, nè a coloro ch'eran con lui, anzi a' sacerdoti soli? Ovvero non avete voi letto nella legge, che nel tempio, i sacerdoti, ne' giorni del sabato, violano il sabato, eppur non ne sono colpevoli? Or io vi dico, che qui vi è alcuno maggior del tempio. Ora, se voi sapeste che cosa è: Io voglio misericordia e non sacrificio, voi non avreste condannati gl'innocenti. Perciocchè, il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato. POI, partitosi di là, venne nella lor sinagoga; ed ecco, quivi era una uomo che avea la mano secca. Ed essi fecero una domanda a Gesù, dicendo: È egli lecito di guarire alcuno in giorno di sabato? per poterlo accusare. Ed egli disse loro: Chi è l'uomo fra voi, il quale avendo una pecora, se quella cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda, e non la rilevi? Ora, da quanto più è un uomo, che una pecora? Egli è dunque lecito di far del bene in giorno di sabato. Allora egli disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese, e fu resa sana come l'altra. Ma i Farisei, usciti fuori, presero consiglio contro a lui, come lo farebbero morire. Ma Gesù, conoscendo ciò, si ritrasse di là; e molte turbe lo seguitarono, ed egli li guarì tutti. E divietò loro severamente, che nol palesassero; acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta Isaia, dicendo: Ecco, il mio Servitore, il quale io ho eletto; l'amato mio in cui l'anima mia ha preso il suo compiacimento; io metterò lo Spirito mio sopra lui, ed egli annunzierà giudizio alle genti. Egli non contenderà, e non griderà; e niuno udirà la sua voce per le piazze. Egli non triterà la canna rotta, e non ispegnerà il lucignolo fumante; finchè abbia messo fuori il giudizio in vittoria. E le genti spereranno nel suo nome. ALLORA gli fu presentato un indemoniato, cieco, e mutolo; ed egli lo sanò; talchè colui che prima era cieco, e mutolo, parlava e vedeva. E tutte le turbe stupivano, e dicevano: Non è costui il Cristo, il Figliuol di Davide? Ma i Farisei, udendo ciò, dicevano: Costui non caccia i demoni, se non per Beelzebub, principe de' demoni. E Gesù, conoscendo i lor pensieri, disse loro: Ogni regno, diviso in sè stesso in parti contrarie, è deserto; parimente, ogni città, o casa, divisa in sè stessa in parti contrarie, non può durare. Ora, se Satana caccia Satana, egli è diviso in parti contrarie; come adunque può durare il suo regno? E se io caccio i demoni per Beelzebub, per cui li cacciano i vostri figliuoli? Perciò, essi saranno i vostri giudici. Ma, se io caccio i demoni per lo Spirito di Dio, il regno di Dio è pur pervenuto a voi. Ovvero, come può alcuno entrar nella casa d'un possente uomo, e rapirgli le sue masserizie, se prima non ha legato quel possente uomo? allora veramente gli prederà la casa. Chi non è meco è contro a me, e chi non raccoglie meco, sparge. Perciò, io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli uomini; ma la bestemmia contro allo Spirito non sarà loro rimessa. Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell'uomo, sarà perdonato; ma a niuno che l'abbia detta contro allo Spirito Santo, sarà perdonato, nè in questo secolo, nè nel futuro. FATE l'albero buono, e il suo frutto sarà buono; o fate l'albero malvagio, e il suo frutto sarà malvagio; poichè dal frutto si conosce l'albero. Progenie di vipere, come potete parlar cose buone, essendo malvagi? poichè la bocca parla di ciò che soprabbonda nel cuore. L'uomo buono, dal buon tesoro del cuore, reca fuori cose buone; ma l'uomo malvagio, dal malvagio tesoro del cuore, reca fuori cose malvage. Or io vi dico che gli uomini renderanno ragione, nel giorno del giudizio, eziandio d'ogni oziosa parola che avranno detta. Perciocchè, per le tue parole tu sarai giustificato, ed altresì per le tue parole sarai condannato. ALLORA alcuni degli Scribi e Farisei gli fecero motto, dicendo: Maestro, noi vorremmo veder da te qualche segno. Ma egli, rispondendo, disse loro: La malvagia, e adultera generazione richiede un segno; ma niun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Perciocchè, siccome Giona fu tre giorni, e tre notti, nel ventre della balena, così sarà il Figliuol dell'uomo tre giorni, e tre notti, nel cuor della terra. I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione, e la condanneranno; perciocchè essi si ravvidero alla predicazion di Giona; ed ecco qui è uno che è più che Giona. La regina del Mezzodì risusciterà nel giudizio con questa generazione, e la condannerà; perciocchè ella venne dagli estremi termini della terra, per udir la sapienza di Salomone; ed ecco, qui è uno che è più che Salomone. Ora, quando lo spirito immondo è uscito d'un uomo, egli va attorno per luoghi aridi, cercando riposo, e non lo trova. Allora dice: Io me ne tornerò a casa mia, onde sono uscito; e se, quando egli vi viene, la trova vuota, spazzata, ed adorna; allora va, e prende seco sette altri spiriti, peggiori di lui, i quali entrano, ed abitano quivi; e l'ultima condizione di quell'uomo diviene peggiore della prima. Così anche avverrà a questa malvagia generazione. ORA, mentre egli parlava ancora alle turbe, ecco, sua madre, ed i suoi fratelli, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. Ed alcuno gli disse: Ecco tua madre, ed i tuoi fratelli, sono là fuori cercando di parlarti. Ma egli, rispondendo, disse a colui che gli avea ciò detto: Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli? E distesa la mano verso i suoi discepoli, disse: Ecco la madre mia, ed i miei fratelli. Perciocchè, chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio, che è ne' cieli, esso è mio fratello, sorella, e madre.