Vangelo secondo Matteo 11:1-30
Vangelo secondo Matteo 11:1-30 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Quando Gesù ebbe finito di dare istruzioni ai suoi dodici discepoli, se ne andò di là per insegnare e predicare nelle loro città. Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» Gesù rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: i ciechi recuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri. Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!» Mentre essi se ne andavano, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano delle vesti morbide stanno nei palazzi dei re. Ma che cosa andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. Egli è colui del quale è scritto: “Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te”. In verità io vi dico che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il battista fino ad ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. Se lo volete accettare, egli è l’Elia che doveva venire. Chi ha orecchi oda. Ma a chi paragonerò questa generazione? È simile ai bambini seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”. Difatti è venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “Ha un demonio!” È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori!” Ma la sapienza è stata giustificata dalle sue opere». Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con sacco e cenere. Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. E tu, o Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all’Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino ad oggi. Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua». In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto. Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».
Vangelo secondo Matteo 11:1-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quando ebbe finito di dare le sue istruzioni ai suoi dodici discepoli, Gesú se ne andò di là per insegnare e predicare nelle loro città. *Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» Gesú rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i *lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri. Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!» Mentre essi se ne andavano, Gesú cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Quelli che portano delle vesti morbide stanno nei palazzi dei re. Ma perché andaste? Per vedere un *profeta? Sí, vi dico, e piú che profeta. Egli è colui del quale è scritto: “Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero per preparare la tua via davanti a te”. In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il piú piccolo nel regno dei cieli è piú grande di lui. Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. Se lo volete accettare, egli è l'*Elia che doveva venire. Chi ha orecchi per udire oda. Ma a chi paragonerò questa generazione? È simile ai bambini seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: “Vi abbiamo sonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”. Difatti è venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “Ha un demonio!” È venuto il *Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco un mangione e un beone, un amico dei *pubblicani e dei «peccatori»!” Ma la sapienza è stata giustificata dalle sue opere». Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se in *Tiro e *Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà piú tollerabile della vostra. E tu, o *Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades. Perché se in *Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino ad oggi. Perciò, vi dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà piú tollerabile della tua». In quel tempo Gesú prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Sí, Padre, perché cosí ti è piaciuto. Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».
Vangelo secondo Matteo 11:1-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quando ebbe finito di insegnare ai suoi dodici *discepoli, Gesù partì per andare a predicare e a insegnare nelle città di quella regione. Giovanni era in prigione, ma sentì parlare di quel che faceva il *Cristo. Allora mandò alcuni dei suoi discepoli per domandargli: — Sei tu quello che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro? Gesù rispose ai discepoli di Giovanni: — Andate a raccontargli quel che udite e vedete: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono risanati, i sordi odono, i morti risorgono e la salvezza viene annunziata ai poveri. Beato chi non perderà la fede in me. Mentre quelli se ne andavano Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla. Diceva: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? No. Che cosa, allora? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ma quelli che portano abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Che cosa siete andati a vedere? Un *profeta? Sì, ve lo dico io, qualcosa di più che un profeta. «Nella *Bibbia Dio dice di lui: Io mando il mio messaggero davanti a te: egli ti preparerà la strada. Anzi, vi assicuro che tra gli uomini nessuno è mai stato più grande di Giovanni il Battezzatore. Eppure, il più piccolo nel *regno di Dio è più grande di lui. «Dal tempo di Giovanni il Battezzatore fino a oggi il regno di Dio incontra opposizione perché i violenti vi si oppongono. Tutti i profeti e tutta la *legge di Mosè hanno parlato del regno di Dio, fino al tempo di Giovanni. E se volete credermi, è Giovanni quel profeta *Elia che deve tornare. Chi ha orecchi, cerchi di capire!». Gesù disse ancora: «A chi posso paragonare la gente d'oggi? Sono come bambini seduti in piazza che gridano gli uni contro gli altri: “Vi abbiamo suonato con il flauto una musica allegra, e non avete ballato; vi abbiamo cantato un canto di dolore, e non vi siete battuti il petto”. «Così avviene oggi. È venuto Giovanni il Battezzatore, il quale non mangia e non beve, e dicono: “È un indemoniato”. Poi è venuto il *Figlio dell'uomo, il quale mangia e beve, e dicono: “Questo è un mangione e un beone, amico di quelli delle tasse e di altre persone di cattiva reputazione”. Eppure la Sapienza di Dio è manifestata dalle sue opere». Poi Gesù si mise a parlare severamente contro quelle città nelle quali aveva compiuto la maggior parte dei suoi fatti miracolosi: le rimproverava perché i loro abitanti non avevano cambiato vita. Diceva: «Guai a voi, abitanti di Corazin! Guai a voi, abitanti di Betsàida! Perché, se i miracoli avvenuti in mezzo a voi fossero stati fatti nelle città pagane di Tiro e Sidone, da tempo i loro abitanti si sarebbero vestiti di sacco e avrebbero messo cenere sul capo per mostrare che volevano cambiare vita. Perciò, vi assicuro che nel giorno del *giudizio gli abitanti di Tiro e di Sidone saranno trattati meno severamente di voi. E tu, città di Cafàrnao, credi forse che Dio ti innalzerà fino al cielo? No, tu precipiterai nell’ abisso ! Perché, se i miracoli avvenuti in te fossero stati fatti a Sòdoma, quella città esisterebbe ancor oggi. Perciò, ti assicuro che nel giorno del giudizio Sòdoma sarà trattata meno severamente di te». In quel momento Gesù disse: «Ti ringrazio, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai grandi e ai sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli». Sì, Padre, così tu hai voluto. E disse ancora: «Il Padre ha messo tutto nelle mie mani. Nessuno conosce il Figlio, se non il Padre. Nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e quelli ai quali il Figlio lo fa conoscere». «Venite con me, tutti voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare. Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me. Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace, perché quel che vi comando è per il vostro bene, quel che vi do da portare è un peso leggero».
Vangelo secondo Matteo 11:1-30 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E DOPO che Gesù ebbe finito di dare istruzioni a' suoi dodici discepoli, egli si partì di là, per insegnare, e per predicar nelle loro città. Or Giovanni, avendo nella prigione udite le opere di Gesù, mandò due dei suoi discepoli, a dirgli: Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro? E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che voi udite, e vedete: I ciechi ricoverano la vista, e gli zoppi camminano; i lebbrosi son mondati, e i sordi odono; i morti risuscitano, e l'evangelo è annunziato a' poveri. E beato è colui che non si sarà scandalezzato di me. Ora, come essi se ne andavano, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste voi a veder nel deserto? una canna dimenata dal vento? Ma pure, che andaste a vedere? un uomo vestito di vestimenti morbidi? ecco, coloro che portano vestimenti morbidi son nelle case dei re. Ma pure, che andaste a vedere? un profeta? sì certo, vi dico, e più che profeta. Perciocchè costui è quello di cui è scritto: Ecco, io mando il mio angelo davanti alla tua faccia, il quale acconcerà il tuo cammino dinanzi a te. Io vi dico in verità, che fra quelli che son nati di donne, non sorse giammai alcuno maggiore di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno de' cieli è maggior di lui. Ora, da' giorni di Giovanni Battista infino ad ora, il regno de' cieli è sforzato, ed i violenti lo rapiscono. Poichè tutti i profeti, e la legge, hanno profetizzato infino a Giovanni. E se voi lo volete accettare, egli è Elia, che dovea venire. Chi ha orecchie per udire, oda. Or a chi assomiglierò io questa generazione? Ella è simile a' fanciulli, che seggono nelle piazze, e gridano a' lor compagni; e dicono: Noi vi abbiamo sonato, e voi non avete ballato; vi abbiam cantate lamentevoli canzoni, e voi non avete fatto cordoglio. Poichè Giovanni è venuto, non mangiando, nè bevendo; ed essi dicevano: Egli ha il demonio. Il Figliuol dell'uomo è venuto, mangiando, e bevendo; ed essi dicono: Ecco un mangiatore, e bevitor di vino; amico de' pubblicani, e de' peccatori; ma la Sapienza è stata giustificata da' suoi figliuoli. ALLORA egli prese a rimproverare alle città, nelle quali la maggior parte delle sue potenti operazioni erano state fatte, che esse non si erano ravvedute, dicendo: Guai a te, Chorazin! Guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro e Sidon fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in voi, si sarebbero già anticamente pentite, con sacco e cenere. Ma pure io vi dico che Tiro e Sidon saranno più tollerabilmente trattate nel dì del giudizio, che voi. E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell'inferno; perciocchè, se in Sodoma fossero state fatte le potenti operazioni, che sono state fatte in te, ella sarebbe durata infino al dì d'oggi. Ma pure io vi dico, che il paese di Sodoma sarà più tollerabilmente trattato nel giorno del giudizio, che tu. IN quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo gloria e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose a' savi e intendenti, e le hai rivelate a' piccoli fanciulli. Sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto. Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e niuno conosce il Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non il Figliuolo, e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo. Togliete sopra voi il mio giogo, ed imparate da me ch'io son mansueto, ed umil di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre. Perciocchè il mio giogo è dolce, e il mio carico è leggiero.