Malachia 1:1-14
Malachia 1:1-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Oracolo, parola del SIGNORE, rivolta a Israele per mezzo di Malachia. «Io vi ho amati», dice il SIGNORE, «e voi dite: “In che modo ci hai amati?” Esaù non era forse fratello di Giacobbe?», dice il SIGNORE, «eppure io ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù; ho fatto dei suoi monti una desolazione e ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto». Se Edom dice: «Noi siamo stati annientati, ma torneremo e ricostruiremo i luoghi ridotti in rovine», così parla il SIGNORE degli eserciti: «Essi costruiranno, ma io distruggerò. Saranno chiamati “Territorio dell’empietà”, “Popolo contro il quale il SIGNORE è sdegnato per sempre”. I vostri occhi lo vedranno e voi direte: “Il SIGNORE è grande anche oltre i confini d’Israele”. «Un figlio onora suo padre e un servo il suo padrone; se dunque io sono padre, dov’è l’onore che mi è dovuto? Se sono padrone, dov’è il timore che mi è dovuto? Il SIGNORE degli eserciti parla a voi, o sacerdoti, che disprezzate il mio nome! Ma voi dite: “In che modo abbiamo disprezzato il tuo nome?” Voi offrite sul mio altare cibo contaminato, ma dite: “In che modo ti abbiamo contaminato?” Lo avete fatto dicendo: “La tavola del SIGNORE è spregevole”. Quando offrite in sacrificio una bestia cieca, non è forse male? Quando ne offrite una zoppa o malata, non è forse male? Presentala dunque al tuo governatore! Te ne sarà egli grato? Ti accoglierà forse con favore?», dice il SIGNORE degli eserciti. «Ora, implorate pure il favore di Dio, perché egli abbia pietà di noi! È con le vostre mani che avete fatto questo! Egli dovrebbe aver riguardo alla persona di qualcuno di voi?», dice il SIGNORE degli eserciti. «Ci fosse almeno qualcuno di voi che chiudesse le porte! Così non accendereste invano il fuoco sul mio altare! Io non prendo alcun piacere in voi», dice il SIGNORE degli eserciti, «e non gradisco le offerte delle vostre mani. Ma dall’oriente all’occidente, il mio nome è grande fra le nazioni; in ogni luogo si brucia incenso al mio nome e si fanno offerte pure, perché grande è il mio nome fra le nazioni», dice il SIGNORE degli eserciti. «Voi però lo profanate quando dite: “La tavola del Signore è contaminata e ciò che dà come cibo è spregevole”. Voi dite anche: “Ah, che fatica!” e mi trattate con disprezzo», dice il SIGNORE degli eserciti. «Offrite animali rubati, zoppi o malati, e queste sono le offerte che fate! Dovrei io gradirle dalle vostre mani?», dice il SIGNORE. «Maledetto il disonesto che ha nel suo gregge un maschio e offre in sacrificio al Signore una bestia difettosa! Poiché io sono un Re grande», dice il SIGNORE degli eserciti, «e il mio nome è tremendo fra le nazioni.
Malachia 1:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Oracolo, parola del Signore, rivolta a *Israele per mezzo di *Malachia. «Io vi ho amati», dice il Signore; «e voi dite: “In che modo ci hai amati?” *Esaú non era forse fratello di *Giacobbe?» dice il Signore; «eppure io ho amato Giacobbe e ho odiato Esaú; ho fatto dei suoi monti una desolazione e ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto». Se *Edom dice: «Noi siamo stati annientati, ma torneremo e ricostruiremo i luoghi ridotti in rovine», cosí parla il Signore degli eserciti: «Essi costruiranno, ma io distruggerò. Saranno chiamati Territorio dell'empietà, Popolo contro il quale il Signore è sdegnato per sempre. I vostri occhi lo vedranno e voi direte: “Il Signore è grande anche oltre i confini d'Israele”. «Un figlio onora suo padre e un servo il suo padrone; se dunque io sono padre, dov'è l'onore che m'è dovuto? Se sono padrone, dov'è il timore che mi è dovuto? Il Signore degli eserciti parla a voi, o *sacerdoti, che disprezzate il mio nome! Ma voi dite: “In che modo abbiamo disprezzato il tuo nome?” Voi offrite sul mio altare cibo contaminato, ma dite: “In che modo ti abbiamo contaminato?” L'avete fatto dicendo: “La tavola del Signore è spregevole”. Quando offrite in sacrificio una bestia cieca, non è forse male? Quando ne offrite una zoppa o malata, non è forse male? Presentala dunque al tuo governatore! Te ne sarà egli grato? Ti accoglierà forse con favore?» dice il Signore degli eserciti. «Ora, implorate pure il favore di Dio, perché egli abbia pietà di noi! È con le vostre mani che avete fatto questo! Egli dovrebbe aver riguardo alla persona di qualcuno di voi?» dice il Signore degli eserciti. «Ci fosse almeno qualcuno di voi che chiudesse le porte! Cosí non accendereste invano il fuoco sul mio altare! Io non prendo alcun piacere in voi», dice il Signore degli eserciti, «e non gradisco le offerte delle vostre mani. Ma dall'oriente all'occidente il mio nome è grande fra le nazioni; in ogni luogo si brucia incenso al mio nome e si fanno offerte pure; perché grande è il mio nome fra le nazioni», dice il Signore degli eserciti. «Voi però lo profanate quando dite: “La tavola del Signore è contaminata, e ciò che dà come cibo è spregevole”. Voi dite anche: “Ah, che fatica!” e mi trattate con disprezzo», dice il Signore degli eserciti. «Offrite animali rubati, zoppi o malati, e queste sono le offerte che fate! Dovrei io gradirle dalle vostre mani?» dice il Signore. «Maledetto il disonesto che ha nel suo gregge un maschio, e offre in sacrificio al Signore una bestia difettosa! Poiché io sono un Re grande, dice il Signore degli eserciti, e il mio nome è tremendo fra le nazioni.
Malachia 1:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Messaggio che il Signore ha inviato a Israele per mezzo di Malachia. Il Signore dice al suo popolo: — Io vi ho amati. Ma essi domandano: — Come ci hai mostrato il tuo amore? Il Signore risponde: — Esaù e Giacobbe erano fratelli, eppure io ho scelto Giacobbe e non Esaù. Ho devastato la regione montagnosa occupata dai discendenti di Esaù, gli Edomiti, e ho abbandonato il loro territorio agli sciacalli del deserto. Gli Edomiti possono anche dire: «Le nostre città sono state distrutte, ma ricostruiremo le nostre rovine». Ma io, il Signore dell'universo, rispondo così: «Ricostruiscano pure. Io demolirò ancora». Allora saranno chiamati ‘Regione dove regna il male’ e ‘Popolo contro il quale il Signore è irritato per sempre’. E voi, Israeliti, lo vedrete con i vostri occhi e direte: «Il Signore manifesta la sua potenza anche al di fuori dei confini d'Israele». Il Signore dell'universo dice ai sacerdoti: «Un figlio onora suo padre e un servo il suo padrone. Se io sono vostro padre, dov’è l’onore che mi è dovuto? E se io sono il vostro padrone, dov’è il rispetto che mi è dovuto? Voi mi disprezzate e poi osate domandare: “In che modo ti disprezziamo?”. Offrite sul mio altare cibi indegni di me e dite: “In che modo abbiamo offeso la tua dignità?”. Ebbene mi avete offeso quando avete trattato il mio altare con leggerezza. Quando portate un animale cieco, zoppo o malato, per offrirmelo in sacrificio, pensate forse che non ci sia niente di male? Provate a offrirlo al vostro governatore! Credete che egli sarà contento e pronto ad accordarvi i suoi favori? Ve lo domando io, il Signore dell'universo. Ed ora provate a supplicare me, il vostro Dio, perché abbia pietà di voi! Pensate che vi sia favorevole dopo quel che avete fatto? Fareste meglio a chiudere le porte del tempio: così non andreste più ad accendere inutilmente il fuoco sul mio altare. Non sono per niente soddisfatto di vedervi e non gradisco le vostre offerte. Lo dico io, il Signore dell'universo. Da un’estremità all’altra della terra, genti di tutte le nazioni riconoscono la mia grandezza. Dappertutto si brucia profumo in mio onore, e mi si offrono sacrifici che mi sono graditi. Tutte le genti, dice il Signore dell'universo, riconoscono la mia grandezza. Ma voi mi disonorate, quando dite che il mio altare non è degno di rispetto e quando su di esso offrite quei cibi che voi disprezzate. Inoltre dite: “Che noia!”. Non avete che disprezzo per il Signore dell'universo. Mi offrite animali rubati, zoppi o malati. Come potete allora pensare che io accetti tali offerte? Maledetto sia l’imbroglione che mi sacrifica una bestia malata, mentre nel suo gregge ha un animale sano che aveva promesso di offrirmi. Io sono un re grande, e tutte le nazioni temono me, il Signore dell'universo».
Malachia 1:1-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Il carico della parola del Signore, indirizzata ad Israele, per Malachia. IO vi ho amati, ha detto il Signore. E voi avete detto: In che ci hai amati? Non era Esaù fratello di Giacobbe? dice il Signore. Or io ho amato Giacobbe; ed ho odiato Esaù, ed ho messi i suoi monti in desolazione, ed ho abbandonata la sua eredità agli sciacalli del deserto. Se pure Edom dice: Noi siamo impoveriti, ma torneremo a edificare i luoghi deserti; coseì ha detto il Signor degli eserciti: Essi edificheranno, ma io distruggerò; e saranno chiamati: Contrada d'empietà; e: Popolo contro al quale il Signore è indegnato in perpetuo. E gli occhi vostri lo vedranno, e voi direte: Il Signore sia magnificato dalla contrada d'Israele. Il figliuolo deve onorare il padre, e il servitore il suo signore; se dunque io son Padre, ov'è il mio onore? e se son Signore, ov'è il mio timore? ha detto il Signor degli eserciti a voi, o sacerdoti che sprezzate il mio Nome. E pur dite: In che abbiamo noi sprezzato il tuo Nome? Voi offerite sul mio altare del cibo contaminato. E pur dite: In che ti abbiamo noi contaminato? In ciò, che voi dite: La mensa del Signore è spregevole. E quando adducete un animale cieco, per sacrificarlo, non vi è male alcuno? parimente, quando adducete un animale zoppo, o infermo, non vi è male alcuno? presentalo pure al tuo governatore; te ne saprà egli grado, o gli sarai tu accettevole? ha detto il Signor degli eserciti. Ora dunque, supplicate pure a Dio, ch'egli abbia pietà di noi; questo essendo prodeduto dalle vostre mani, sarebbegli alcun di voi accettevole? ha detto il Signor degli eserciti. Chi è eziandio d'infra voi colui che serri le porte? E pur voi non accendete il fuoco sopra il mio altare per nulla. Io non vi gradisco, ha detto il Signor degli eserciti; e non accetterò alcuna offerta dalle vostre mani. Ma dal sol levante fino al ponente, il mio Nome sarà grande fra le genti; e in ogni luogo si offerirà al mio Nome profumo, ed offerta pura; perciocchè il mio Nome sarà grande fra le genti, ha detto il Signor degli eserciti. Ma quant'è a voi, voi lo profanate, dicendo: La mensa del Signore è contaminata; e quant'è alla sua rendita, il suo cibo è spregevole. Voi avete eziandio detto: Ecco, quanta fatica! E pure a lui avete dato l'affanno, ha detto il Signor degli eserciti; mentre adducete animali rapiti, e zoppi, ed infermi; e li adducete per offerta, li gradirei io dalla vostra mano? ha detto il Signore. Or maledetto sia il frodolente, il quale, avendo nella sua mandra un maschio, vota, e sacrifica al Signore un animale difettoso; conciossiachè io sia il gran Re, ha detto il Signor degli eserciti; e il mio Nome sia tremendo fra le genti.