Vangelo secondo Luca 14:1-24
Vangelo secondo Luca 14:1-24 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Gesù entrò di sabato in casa di uno dei principali farisei per prendere cibo, ed essi lo stavano osservando; ed ecco, davanti a lui c’era un uomo idropico. Gesù prese a dire ai dottori della legge e ai farisei: «È lecito o no fare guarigioni in giorno di sabato?» Ma essi tacquero. Allora egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?» Ed essi non potevano rispondere nulla in contrario. Notando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere a tavola al primo posto, perché può darsi che sia stato invitato da lui qualcuno più importante di te, e chi ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedi il posto a questo!” e tu debba con tua vergogna andare allora a occupare l’ultimo posto. Ma quando sarai invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, affinché quando verrà colui che ti ha invitato, ti dica: “Amico, vieni più avanti”. Allora ne avrai onore davanti a tutti quelli che saranno a tavola con te. Poiché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato». Diceva pure a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi, perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e così ti sarebbe reso il contraccambio; ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi, e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti». Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!» Gesù gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; e all’ora della cena mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché è già pronto”. Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho preso moglie e perciò non posso venire”. Il servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: “Va’ presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi”. Poi il servo disse: “Signore, ciò che hai comandato è stato fatto e c’è ancora posto”. Il signore disse al servo: “Va’ fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena. Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena”».
Vangelo secondo Luca 14:1-24 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Gesú entrò di sabato in casa di uno dei principali *farisei per prendere cibo, ed essi lo stavano osservando, quando si presentò davanti a lui un idropico. Gesú prese a dire ai *dottori della legge e ai farisei: «È lecito o no far guarigioni in giorno di sabato?» Ma essi tacquero. Allora egli lo prese per mano, lo guarí e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?» Ed essi non potevano risponder nulla in contrario. Notando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa *parabola: «Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere a tavola al primo posto, perché può darsi che sia stato invitato da lui qualcuno piú importante di te, e chi ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedi il posto a questo!” e tu debba con tua vergogna andare allora a occupare l'ultimo posto. Ma quando sarai invitato, va' a metterti all'ultimo posto, affinché quando verrà colui che ti ha invitato, ti dica: “Amico, vieni piú avanti”. Allora ne avrai onore davanti a tutti quelli che saranno a tavola con te. Poiché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato». Diceva pure a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e cosí ti sarebbe reso il contraccambio; ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti». Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!» Gesú gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; e all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché tutto è già pronto”. Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho preso moglie, e perciò non posso venire”. Il servo tornò e riferí queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: “Va' presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi”. Poi il servo disse: “Signore, si è fatto come hai comandato e c'è ancora posto”. Il signore disse al servo: “Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena. Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati, assaggerà la mia cena”».
Vangelo secondo Luca 14:1-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Un giorno Gesù era a pranzo in casa di un capo dei *farisei. I presenti lo osservavano attentamente perché era *sabato. Di fronte a lui c’era un uomo malato di idropisia. Rivolgendosi ai *maestri della Legge e ai farisei Gesù chiese: «È permesso o no, in giorno di sabato, guarire un malato?». Ma quelli tacevano. Allora Gesù prese per mano il malato e lo guarì. Poi lo lasciò andare. E disse loro: «Se a uno di voi cade nel pozzo un figlio o un bue, voi lo tirate fuori subito, anche se è sabato, non è vero?». Ma essi non sapevano rispondere. Gesù osservava che alcuni invitati sceglievano volentieri i primi posti. Per loro raccontò questa *parabola: «Quando sei invitato a nozze, non occupare i primi posti, perché potrebbe esserci un invitato più importante di te: in questo caso lo sposo sarà costretto a venire da te e dirti: “Cedigli il posto”. Allora tu, pieno di vergogna, dovrai prendere l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato a nozze, va’ a sederti all’ultimo posto. Quando arriverà lo sposo, ti dirà: “Vieni, amico! Prendi un posto migliore”. E questo sarà per te motivo di onore di fronte a tutti gli invitati. Ricordate: chi si esalta sarà abbassato; chi invece si abbassa sarà innalzato!». Poi Gesù disse a colui che lo aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici e fratelli, i tuoi parenti e i ricchi che abitano vicino a te: essi infatti hanno la possibilità di invitarti a loro volta a casa loro e tu, in questo modo, hai già ricevuto la tua ricompensa. «Invece, quando offri un banchetto, chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi e i ciechi. Allora avrai motivo di rallegrarti, perché questi non hanno la possibilità di ricambiarti l’invito. Dio stesso ti darà la ricompensa alla fine, quando i giusti risorgeranno». Uno degli invitati, appena udì queste parole di Gesù, esclamò: «Beato chi potrà partecipare al banchetto nel *regno di Dio!». Gesù allora gli raccontò un’altra parabola: «Un uomo fece una volta un grande banchetto e invitò molta gente. All’ora del pranzo mandò uno dei suoi servi a dire agli invitati: Tutto è pronto, venite! Ma, uno dopo l’altro, gli invitati cominciarono a scusarsi. Uno gli disse: “Ho comprato un terreno e devo andare a vederlo. Ti prego di scusarmi”. Un altro gli disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e sto andando a provarli. Ti prego di scusarmi”. Un terzo invitato gli disse: “Mi sono sposato da poco e perciò non posso venire”. «Quel servo tornò dal suo padrone e gli riferì tutto. Il padrone di casa allora, pieno di sdegno, ordinò al suo servo: Esci subito e va’ per le piazze e per le vie della città e fa’ venire qui, al mio banchetto, i poveri e gli storpi, i ciechi e gli zoppi. «Più tardi il servo tornò dal padrone per dirgli: “Signore, ho eseguito il tuo ordine, ma c’è ancora posto”. «Il padrone allora disse al servo: Esci di nuovo e va’ per i sentieri di campagna e lungo le siepi e spingi la gente a venire. Voglio che la mia casa sia piena di gente. Nessuno di quelli che ho invitato per primi parteciperà al mio banchetto: ve lo assicuro!».
Vangelo secondo Luca 14:1-24 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
OR avvenne che, essendo egli entrato in casa d'uno de' principali de' Farisei, in giorno di sabato, a mangiare, essi l'osservavano. Ed ecco, un certo uomo idropico era quivi davanti a lui. E Gesù prese a dire a' dottori della legge, ed a' Farisei: È egli lecito di guarire alcuno in giorno di sabato? Ed essi tacquero. Allora, preso colui per la mano, lo guarì, e lo licenziò. Poi fece lor motto, e disse: Chi è colui di voi, che, se il suo asino, o bue, cade in un pozzo, non lo ritragga prontamente fuori nel giorno del sabato? Ed essi non gli potevan risponder nulla in contrario a queste cose. ORA, considerando come essi eleggevano i primi luoghi a tavola, propose questa parabola agl'invitati, dicendo: Quando tu sarai invitato da alcuno a nozze, non metterti a tavola nel primo luogo, che talora alcuno più onorato di te non sia stato invitato dal medesimo. E che colui che avrà invitato te e lui, non venga, e ti dica: Fa' luogo a costui; e che allora tu venga con vergogna a tener l'ultimo luogo. Ma, quando tu sarai invitato, va', mettiti nell'ultimo luogo, acciocchè, quando colui che t'avrà invitato verrà, ti dica: Amico, sali più in su. Allora tu ne avrai onore appresso coloro che saranno teco a tavola. Perciocchè chiunque s'innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato. Or egli disse a colui che l'avea invitato: Quando tu farai un desinare, o una cena, non chiamare i tuoi amici, nè i tuoi fratelli, nè i tuoi parenti, nè i tuoi vicini ricchi; che talora essi a vicenda non t'invitino, e ti sia reso il contraccambio. Anzi, quando fai un convito, chiama i mendici, i monchi, gli zoppi, i ciechi. E sarai beato; perciocchè essi non hanno il modo di rendertene il contraccambio; ma la retribuzione te ne sarà resa nella risurrezion dei giusti. OR alcun di coloro ch'erano insieme a tavola, udite queste cose, disse: Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio. E Gesù gli disse: Un uomo fece una gran cena, e v'invitò molti. Ed all'ora della cena, mandò il suo servitore a dire agl'invitati: Venite, perciocchè ogni cosa è già apparecchiata. Ma in quel medesimo punto tutti cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: Io ho comperata una possessione, e di necessità mi conviene andar fuori a vederla; io ti prego abbimi per iscusato. Ed un altro disse: Io ho comperate cinque paia di buoi, e vo a provarli; io ti prego abbimi per iscusato. Ed un altro disse: Io ho sposata moglie, e perciò non posso venire. E quel servitore venne e rapportò queste cose al suo signore. Allora il padron di casa, adiratosi, disse al suo servitore: Vattene prestamente per le piazze, e per le strade della città, e mena qua i mendici, ed i monchi, e gli zoppi, ed i ciechi. Poi il servitore gli disse: Signore, egli è stato fatto come tu ordinasti, ed ancora vi è luogo. E il signore disse al servitore: Va' fuori per le vie, e per le siepi, e costringili ad entrare, acciocchè la mia casa sia ripiena. Perciocchè io vi dico che niuno di quegli uomini ch'erano stati invitati assaggerà della mia cena.