Vangelo secondo Luca 1:1-25
Vangelo secondo Luca 1:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi, come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall’origine, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo, perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote di nome Zaccaria, del turno di Abiia; sua moglie era discendente di Aaronne e si chiamava Elisabetta. Erano entrambi giusti davanti a Dio, osservando in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata. Mentre Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell’ordine del suo turno, secondo la consuetudine del sacerdozio, gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per offrirvi il profumo; e tutta la moltitudine del popolo stava fuori in preghiera nell’ora del profumo. E gli apparve un angelo del Signore, in piedi alla destra dell’altare dei profumi. Zaccaria, vedendolo, fu turbato e preso da spavento. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Giovanni. Tu ne avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Perché sarà grande davanti al Signore. Non berrà né vino né bevande alcoliche, e sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre. Ricondurrà molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio; andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto». E Zaccaria disse all’angelo: «Da che cosa conoscerò questo? Perché io sono vecchio e mia moglie è in età avanzata». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto davanti a Dio, e sono stato mandato a parlarti e ad annunciarti queste liete notizie. Ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo». Il popolo intanto stava aspettando Zaccaria e si meravigliava del suo indugiare nel tempio. Ma quando fu uscito, non poteva parlare loro, e capirono che aveva avuto una visione nel tempio; ed egli faceva loro dei segni e restava muto. Quando furono compiuti i giorni del suo servizio, egli se ne andò a casa sua. Dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta rimase incinta; e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: «Ecco quanto ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui mi ha rivolto il suo sguardo per cancellare la mia vergogna in mezzo agli uomini».
Vangelo secondo Luca 1:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi, come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall'origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. Al tempo di *Erode, re della *Giudea, c'era un *sacerdote di nome *Zaccaria, del turno di Abía; sua moglie era discendente d'*Aaronne e si chiamava Elisabetta. Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata. Mentre Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell'ordine del suo turno, secondo la consuetudine del sacerdozio, gli toccò in sorte di entrare nel *tempio del Signore per offrirvi il profumo; e tutta la moltitudine del popolo stava fuori in preghiera nell'ora del profumo. E gli apparve un angelo del Signore, in piedi alla destra dell'altare dei profumi. Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento. Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome *Giovanni. Tu ne avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Perché sarà grande davanti al Signore. Non berrà né vino né bevande alcoliche, e sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre; convertirà molti dei figli d'*Israele al Signore, loro Dio; andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di *Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto». E Zaccaria disse all'angelo: «Da che cosa conoscerò questo? Perché io sono vecchio e mia moglie è in età avanzata». L'angelo gli rispose: «Io son *Gabriele che sto davanti a Dio; e sono stato mandato a parlarti e annunziarti queste liete notizie. Ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo». Il popolo intanto stava aspettando Zaccaria, e si meravigliava del suo indugiare nel tempio. Ma quando fu uscito, non poteva parlare loro; e capirono che aveva avuto una visione nel tempio; ed egli faceva loro dei segni e restava muto. Quando furono compiuti i giorni del suo servizio, egli se ne andò a casa sua. Dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta rimase incinta; e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: «Ecco quanto ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui mi ha rivolto il suo sguardo per cancellare la mia vergogna in mezzo agli uomini».
Vangelo secondo Luca 1:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Caro *Teòfilo, molti prima di me hanno tentato di narrare con ordine i fatti che sono accaduti tra noi. I primi a raccontarli sono stati i testimoni di quei fatti che avevano visto e udito: essi hanno ricevuto da Gesù l’incarico di annunziare la parola di Dio. Anch’io perciò mi sono deciso di fare ricerche accurate su tutto, risalendo fino alle origini. Ora, o illustre Teòfilo, ti scrivo tutto con ordine, e così potrai renderti conto di quanto sono solidi gli insegnamenti che hai ricevuto. Al tempo di *Erode, re della Giudea, c’era un *sacerdote che si chiamava Zaccaria e apparteneva all’ordine sacerdotale di Abia. Anche sua moglie, Elisabetta, era di famiglia sacerdotale: discendeva infatti dalla famiglia di *Aronne. Essi vivevano rettamente di fronte a Dio, e nessuno poteva dir niente contro di loro perché ubbidivano ai comandamenti e alle leggi del Signore. Erano senza figli perché Elisabetta non poteva averne, e tutti e due ormai erano troppo vecchi. Un giorno Zaccaria era di turno al *Tempio per le funzioni sacerdotali. Secondo l’uso dei sacerdoti, quella volta a lui toccò in sorte di entrare nel *santuario del Signore per offrire l’incenso. Nell’ora in cui si bruciava l’incenso egli si trovava all’interno del santuario e tutta la folla dei fedeli stava fuori a pregare. In quell’istante un *angelo del Signore apparve a Zaccaria al lato destro dell’*altare sul quale si offriva l’incenso. Appena lo vide, Zaccaria rimase molto sconvolto. Ma l’angelo gli disse: — Non temere, Zaccaria! Dio ha ascoltato la tua preghiera. Tua moglie Elisabetta ti darà un figlio e tu lo chiamerai Giovanni. La sua nascita ti darà una grande gioia, e molti si rallegreranno. Egli infatti sarà grande nei progetti di Dio. Egli non berrà mai vino né bevande inebrianti ma Dio lo colmerà di *Spirito Santo fin dalla nascita. Questo tuo figlio riporterà molti Israeliti al Signore loro Dio: forte e potente come il *profeta *Elia, verrà prima del Signore, per riconciliare i padri con i figli, per ricondurre i ribelli a pensare come i giusti. Così egli preparerà al Signore un popolo ben disposto. Ma Zaccaria disse all’angelo: — Come potrò essere sicuro di quel che mi dici? Io sono ormai vecchio, e anche mia moglie è avanti negli anni. L’angelo gli rispose: — Io sono *Gabriele e sto davanti a Dio sempre pronto a servirlo. Lui mi ha mandato da te a parlarti e a portarti questa bella notizia. Tu non hai creduto alle mie parole che al momento giusto si avvereranno. Per questo diventerai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui si compirà la promessa che ti ho fatto. Intanto, fuori del santuario, il popolo aspettava Zaccaria e si meravigliava che restasse là dentro tanto tempo. Quando poi Zaccaria uscì e si accorsero che non poteva parlare con loro, capirono che nel santuario egli aveva avuto una visione. Faceva loro dei segni con le mani, ma non riusciva a dire neppure una parola. Passati i giorni del suo servizio al Tempio, Zaccaria tornò a casa sua. Dopo un po’ di tempo, sua moglie Elisabetta si accorse di aspettare un figlio, e non uscì di casa per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore! Finalmente ha voluto liberarmi da una condizione che mi faceva vergognare di fronte a tutti».
Vangelo secondo Luca 1:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
POICHÈ molti hanno impreso d'ordinare la narrazion delle cose, delle quali siamo stati appieno accertati; secondo che ce l'hanno tramandate quelli che da principio le videro essi stessi, e furon ministri della parola; a me ancora è parso, dopo aver dal capo rinvenuta ogni cosa compiutamente, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo; acciocchè tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. A' DÌ di Erode, re di Giudea, vi era un certo sacerdote, chiamato per nome Zaccaria, della muta di Abia; e la sua moglie era delle figliuole di Aaronne, e il nome di essa era Elisabetta. Or amendue eran giusti nel cospetto di Dio, camminando in tutti i comandamenti e leggi del Signore, senza biasimo. E non aveano figliuoli, perciocchè Elisabetta era sterile; ed amendue eran già avanzati in età. Or avvenne che esercitando Zaccaria il sacerdozio, davanti a Dio, nell'ordine della sua muta; secondo l'usanza del sacerdozio, gli toccò a sorte d'entrar nel tempio del Signore, per fare il profumo. E tutta la moltitudine del popolo era di fuori, orando, nell'ora del profumo. Ed un angelo del Signore gli apparve, stando in piè dal lato destro dell'altar de' profumi. E Zaccaria, vedutolo, fu turbato, e timore cadde sopra lui. Ma l'angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, perciocchè la tua orazione è stata esaudita, ed Elisabetta, tua moglie, ti partorirà un figliuolo, al quale porrai nome Giovanni. Ed egli ti sarà in allegrezza e gioia, e molti si rallegreranno del suo nascimento. Perciocchè egli sarà grande nel cospetto del Signore; e non berrà nè vino, nè cervogia; e sarà ripieno dello Spirito Santo, fin dal seno di sua madre. E convertirà molti de' figliuoli d'Israele al Signore Iddio loro. E andrà innanzi a lui, nello Spirito e virtù d'Elia, per convertire i cuori de' padri a' figliuoli, e i ribelli alla prudenza de' giusti; per apparecchiare al Signore un popolo ben composto. E Zaccaria disse all'angelo: A che conoscerò io questo? poichè io son vecchio, e la mia moglie è bene avanti nell'età. E l'angelo, rispondendo, gli disse: Io son Gabriele, che sto davanti a Dio; e sono stato mandato per parlarti, ed annunziarti queste buone novelle. Ed ecco, tu sarai mutolo, e non potrai parlare, infino al giorno che queste cose avverranno; perciocchè tu non hai creduto alle mie parole, le quali si adempieranno al tempo loro. Or il popolo stava aspettando Zaccaria, e si maravigliava ch'egli tardasse tanto nel tempio. E quando egli fu uscito, egli non poteva lor parlare; ed essi riconobbero ch'egli avea veduta una visione nel tempio; ed egli faceva loro cenni, e rimase mutolo. Ed avvenne che quando furon compiuti i giorni del suo ministerio, egli se ne andò a casa sua. Ora, dopo que' giorni, Elisabetta, sua moglie, concepette, e si tenne nascosta cinque mesi, dicendo: Così mi ha pur fatto il Signore ne' giorni ne' quali ha avuto riguardo a togliere il mio vituperio fra gli uomini.