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Levitico 5:4-19

Levitico 5:4-19 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Quando uno giura con le labbra, parlando senza riflettere, di fare qualcosa di male o di bene, proferendo con leggerezza uno di quei giuramenti che gli uomini sono soliti pronunciare, quando viene a saperlo, è colpevole delle sue azioni. Quando uno dunque si sarà reso colpevole di una di queste cose, confesserà il peccato che ha commesso; porterà al SIGNORE il sacrificio per la colpa, per il peccato che ha commesso. Porterà una femmina del gregge, una pecora o una capra, come sacrificio espiatorio e il sacerdote farà per lui l’espiazione del suo peccato. Se non ha mezzi per procurarsi una pecora, porterà al SIGNORE, come sacrificio per la colpa, per il peccato che ha commesso, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrificio espiatorio, l’altro come olocausto. Li porterà al sacerdote, il quale offrirà prima il sacrificio espiatorio, tagliandogli la testa vicino alla nuca, ma senza staccarla del tutto; poi spargerà del sangue del sacrificio espiatorio sopra uno dei lati dell’altare e il resto del sangue sarà fatto colare ai piedi dell’altare. Questo è un sacrificio espiatorio. Dell’altro uccello farà un olocausto, secondo le norme stabilite. Così il sacerdote farà per quel tale l’espiazione del peccato che ha commesso e gli sarà perdonato. Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due giovani piccioni, porterà, come sua offerta per il peccato che ha commesso, la decima parte di un efa di fior di farina, come sacrificio espiatorio, senza mettervi sopra né olio né incenso, perché è un sacrificio espiatorio. Porterà la farina al sacerdote; il sacerdote ne prenderà una manciata piena come ricordo e la farà fumare sull’altare sopra i sacrifici consumati dal fuoco per il SIGNORE. È un sacrificio espiatorio. Così il sacerdote farà per quel tale l’espiazione del peccato, che quello ha commesso in uno di quei casi, e gli sarà perdonato. Il resto della farina sarà per il sacerdote, come si fa nell’oblazione”». Il SIGNORE parlò ancora a Mosè e disse: «Quando qualcuno commetterà un’infedeltà e peccherà involontariamente riguardo a ciò che dev’essere consacrato al SIGNORE, porterà al SIGNORE, come sacrificio per la colpa, un montone senza difetto, preso dal gregge, in base alla tua valutazione in sicli d’argento secondo il siclo del santuario, come sacrificio per la colpa. Risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto in più, e lo darà al sacerdote. Il sacerdote farà per lui l’espiazione con il montone offerto come sacrificio per la colpa e gli sarà perdonato. Quando uno peccherà facendo, senza saperlo, qualcuna delle cose che il SIGNORE ha vietato di fare, sarà colpevole e porterà la pena della sua iniquità. Presenterà al sacerdote, come sacrificio per la colpa, un montone senza difetto, scelto dal gregge, in base alla tua valutazione. Il sacerdote farà per lui l’espiazione dell’errore commesso per ignoranza e gli sarà perdonato. Questo è un sacrificio per la colpa; quel tale si è realmente reso colpevole verso il SIGNORE».

Levitico 5:4-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Quando uno giura con le labbra, parlando senza riflettere, di fare qualcosa di male o di bene, proferendo con leggerezza uno di quei giuramenti che gli uomini sono soliti pronunciare, quando viene a saperlo, è colpevole delle sue azioni. Quando uno dunque si sarà reso colpevole di una di queste cose, confesserà il peccato che ha commesso; porterà al Signore il sacrificio per la colpa, per il peccato che ha commesso. Porterà una femmina del gregge, una pecora o una capra, come sacrificio espiatorio e il *sacerdote farà per lui l'espiazione del suo peccato. Se non ha mezzi per procurarsi una pecora, porterà al Signore, come sacrificio per la colpa, per il peccato che ha commesso, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto. Li porterà al sacerdote, il quale offrirà prima il sacrificio espiatorio, tagliandogli la testa vicino alla nuca, ma senza staccarla del tutto; poi spargerà del sangue del sacrificio espiatorio sopra uno dei lati dell'altare e il resto del sangue sarà fatto colare ai piedi dell'altare. Questo è un sacrificio espiatorio. Dell'altro uccello farà un olocausto, secondo le norme stabilite. Cosí il sacerdote farà per quel tale l'espiazione del peccato che ha commesso e gli sarà perdonato. Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due giovani piccioni, porterà, come sua offerta per il peccato che ha commesso, la decima parte di un *efa di fior di farina, come sacrificio espiatorio, senza mettervi sopra né olio né incenso, perché è un sacrificio espiatorio. Porterà la farina al sacerdote; il sacerdote ne prenderà una manciata piena come ricordo e la farà fumare sull'altare sopra i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore. È un sacrificio espiatorio. Cosí il sacerdote farà per quel tale l'espiazione del peccato, che quello ha commesso in uno di quei casi, e gli sarà perdonato. Il resto della farina sarà per il sacerdote, come si fa nell'oblazione!». Il Signore parlò ancora a *Mosè, e disse: «Quando qualcuno commetterà un'infedeltà e peccherà involontariamente riguardo a ciò che dev'essere consacrato al Signore, porterà al Signore, come sacrificio per la colpa, un montone senza difetto, preso dal gregge, in base alla tua valutazione in *sicli d'argento secondo il siclo del *santuario, come sacrificio per la colpa. Risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto in piú, e lo darà al sacerdote. Il sacerdote farà per lui l'espiazione con il montone offerto come sacrificio per la colpa e gli sarà perdonato. Quando uno peccherà facendo, senza saperlo, qualcuna delle cose che il Signore ha vietato di fare, sarà colpevole e porterà la pena della sua iniquità. Presenterà al sacerdote, come sacrificio per la colpa, un montone senza difetto, scelto dal gregge, in base alla tua valutazione. Il sacerdote farà per lui l'espiazione dell'errore commesso per ignoranza e gli sarà perdonato. Questo è un sacrificio per la colpa; quel tale si è realmente reso colpevole verso il Signore».

Levitico 5:4-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

«Altro caso: se una persona si lascia sfuggire, per leggerezza, un giuramento riguardo a qualcosa, sia a vantaggio sia a danno di qualcuno, quando se ne rende conto, ne diventa colpevole. «Quando uno è divenuto colpevole di una di queste cose, deve riconoscere di aver commesso un peccato. Allora, per ricevere il perdono della colpa commessa, dovrà presentare una pecora o una capra che verrà offerta come sacrificio al Signore, per riparare il peccato. Così il sacerdote compie per lui il sacrificio per il perdono dei peccati». «Se uno non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra da offrire in riparazione del peccato commesso, potrà portare al Signore due tortore o due piccioni: uno degli uccelli serve al sacrificio per il perdono dei peccati, l’altro al sacrificio completo. Li consegnerà al sacerdote, che presenterà al Signore prima l’uccello offerto per ricevere il perdono: gli romperà la nuca ma senza staccare la testa; poi spargerà una parte del sangue lungo la parete dell’altare e il resto alla base dell'altare. Questo è un sacrificio per il perdono di un peccato. Poi il sacerdote offrirà il secondo uccello, come sacrificio completo, secondo le regole stabilite. Così compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e quello riceve il perdono di Dio. «Se uno non può procurarsi due tortore o due piccioni, può portare due chili di farina, come offerta per il perdono del suo peccato: ma non deve metterci sopra né olio né incenso, perché è un’offerta per il perdono dei peccati. Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata come memoriale, e la brucerà sull’altare insieme agli altri sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Questa è un’offerta per il perdono dei peccati. Così il sacerdote compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e quello riceve il perdono di Dio. Il sacerdote compie questo rito, come nel caso di un’offerta vegetale». Il Signore disse a Mosè: «Se qualcuno, per errore, commette una grave mancanza riguardo alle cose consacrate al Signore, si comporterà così: deve offrire al Signore, in riparazione, un montone senza difetti, che costi un certo numero di monete d'argento, secondo l’unità di peso in vigore presso il santuario: questo animale servirà per il sacrificio di riparazione. Quella persona deve inoltre risarcire il danno fatto al santuario, aggiungendo a questo compenso un quinto del suo valore, e consegnando tutto al sacerdote. Così il sacerdote compie per il colpevole il sacrificio di un montone per il perdono dei peccati, e questi riceve il perdono di Dio. «Se qualcuno pecca, compiendo un’azione proibita da un comandamento del Signore, è colpevole, anche se l’ha fatta senza rendersene conto, e quindi ne è responsabile. Egli deve portare al sacerdote un montone senza difetti del valore previsto per un sacrificio di riparazione; il sacerdote compie il sacrificio per il perdono del peccato che il colpevole ha commesso per inavvertenza, e questi riceve il perdono di Dio. Questo è un sacrificio di riparazione, perché quella persona era effettivamente colpevole verso il Signore».

Levitico 5:4-19 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Similmente, quando alcuno avrà giurato, profferendo leggermente con le sue labbra di voler male o ben fare, secondo tutte le cose che gli uomini sogliono profferir leggermente con giuramento; ed egli non ne ha più conoscenza; se viene a saperlo, egli è colpevole in una di queste maniere. Quando adunque alcuno sarà colpevole in una di queste maniere, faccia la confession del peccato ch'egli avrà commesso. E adduca al Signore il sacrificio per la sua colpa, per lo peccato ch'egli avrà commesso, cioè: una femmina del minuto bestiame, o pecora, o capra, per lo peccato. E faccia il sacerdote il purgamento del peccato di esso. E se pur la possibilità di colui non potrà fornire una pecora, o una capra, adduca al Signore, per sacrificio per la sua colpa, in ciò che avrà peccato, due tortole, o due pippioni; l'uno per sacrificio per lo peccato, e l'altro per olocausto. E portili al sacerdote; ed esso offerisca imprima quello che sarà per lo peccato, e torcendogli il collo, gli spicchi il capo appresso al collo, senza però spartirlo in due. Poi sparga del sangue del sacrificio per lo peccato sopra una delle pareti dell'Altare, e spremasi il rimanente del sangue appiè dell'Altare. Esso è sacrificio per lo peccato. E dell'altro facciane olocausto, secondo ch'è ordinato. E così il sacerdote farà il purgamento del peccato che colui avrà commesso, e gli sarà perdonato. E se colui non può fornire pur due tortole, o due pippioni, porti per sua offerta, per ciò ch'egli avrà peccato, la decima parte d'un efa di fior di farina, per offerta per lo peccato; non mettavi sopra nè olio, nè incenso; perciocchè è un'offerta per lo peccato. Porti adunque quella farina al sacerdote, e prendane il sacerdote una menata piena per la ricordanza di quella; e facciala bruciar sopra l'Altare, in su l'offerte fatte per fuoco al Signore. Ella è un'offerta per lo peccato. E così il sacerdote farà il purgamento per esso del peccato che egli avrà commesso in una di quelle maniere, e gli sarà perdonato. E sia il rimanente di quella farina del sacerdote, come l'offerta di panatica. Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: Quando alcuno avrà misfatto, e peccato per errore, prendendo delle cose consacrate al Signore, adduca al Signore, per sacrificio per la sua colpa, un montone senza difetto, del prezzo di tanti sicli d'argento, a siclo di Santuario, che tu l'avrai tassato per la colpa. E restituisca ciò in che egli avrà peccato, prendendo delle cose consacrate, e sopraggiungavi il quinto, e dialo al sacerdote; e faccia il sacerdote, con quel montone del sacrificio per la colpa, il purgamento del peccato di esso; e gli sarà perdonato. In somma, quando una persona avrà peccato, e avrà fatta alcuna di tutte quelle cose che il Signore ha vietate di fare, benchè egli non l'abbia fatto saputamente, pure è colpevole; e deve portar la sua iniquità. Adduca adunque al sacerdote un montone del prezzo che tu l'avrai tassato per la colpa; e faccia il sacerdote il purgamento dell'errore ch'egli avrà commesso per ignoranza; e gli sarà perdonato. Ciò è colpa; egli del tutto si è renduto colpevole inverso il Signore.