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Levitico 24:1-19

Levitico 24:1-19 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Ordina ai figli d’Israele di portarti dell’olio di oliva puro, vergine, per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese. Aaronne lo preparerà nella tenda di convegno, fuori della cortina che sta davanti alla testimonianza, perché le lampade ardano sempre, dalla sera alla mattina, davanti al SIGNORE. È una legge perenne, di generazione in generazione. Egli le disporrà sul candelabro d’oro puro, perché ardano sempre davanti al SIGNORE. «Prenderai pure del fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. Le metterai in due file, sei per fila, sulla tavola d’oro puro davanti al SIGNORE. Metterai dell’incenso puro sopra ogni fila, e sarà sul pane come un ricordo, come un sacrificio consumato dal fuoco per il SIGNORE. Ogni sabato si disporranno i pani davanti al SIGNORE, sempre; essi saranno forniti dai figli d’Israele; è un patto perenne. I pani apparterranno ad Aaronne e ai suoi figli ed essi li mangeranno in luogo santo; poiché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici consumati dal fuoco per il SIGNORE. È una legge perenne». Il figlio di una donna israelita e di un Egiziano, trovandosi in mezzo a degli Israeliti, venne a diverbio con un figlio d’Israele. Il figlio della israelita bestemmiò il nome del SIGNORE e lo maledisse; perciò fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selomit ed era figlia di Dibri, della tribù di Dan. Lo misero in prigione, in attesa di sapere che cosa il SIGNORE ordinasse di fare. E il SIGNORE parlò a Mosè, e gli disse: «Conduci quel bestemmiatore fuori dal campo; tutti quelli che lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la comunità lo lapidi. Poi dirai ai figli d’Israele: “Chiunque maledirà il suo Dio porterà la pena del suo peccato. Chi bestemmia il nome del SIGNORE dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del SIGNORE, sarà messo a morte. Chi percuote mortalmente un uomo dovrà essere messo a morte. Chi percuote a morte un capo di bestiame lo pagherà: vita per vita. Quando uno avrà fatto una lesione al suo prossimo, gli sarà fatto come egli ha fatto

Levitico 24:1-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Il Signore disse ancora a *Mosè: «Ordina ai figli d'*Israele di portarti dell'olio di oliva puro, vergine, per il *candelabro, per tenere le lampade sempre accese. *Aaronne lo preparerà nella *tenda di convegno, fuori della *cortina che sta davanti alla testimonianza, perché le lampade ardano sempre, dalla sera alla mattina, davanti al Signore. È una legge perenne, di generazione in generazione. Egli le disporrà sul candelabro d'oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore. «Prenderai pure del fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di *efa. Le metterai in due file, sei per fila, sulla tavola d'oro puro davanti al Signore. Metterai dell'incenso puro sopra ogni fila, e sarà sul pane come un ricordo, come un sacrificio consumato dal fuoco per il Signore. Ogni sabato si disporranno i pani davanti al Signore, sempre; essi saranno forniti dai figli d'Israele; è un patto perenne. I pani apparterranno ad Aaronne e ai suoi figli ed essi li mangeranno in luogo santo; poiché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore. È una legge perenne». Il figlio di una donna israelita e di un Egiziano, trovandosi in mezzo a degli Israeliti, venne a diverbio con un figlio d'Israele. Il figlio della israelita bestemmiò il nome del Signore e lo maledisse; perciò fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selomit ed era figlia di Dibri, della tribú di *Dan. Lo misero in prigione, in attesa di sapere che cosa il Signore ordinasse di fare. E il Signore parlò a Mosè, e gli disse: «Conduci quel bestemmiatore fuori dal campo; tutti quelli che lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la comunità lo lapidi. Poi dirai ai figli d'Israele: “Chiunque maledirà il suo Dio porterà la pena del suo peccato. Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del Signore, sarà messo a morte. Chi percuote mortalmente un uomo dovrà essere messo a morte. Chi percuote a morte un capo di bestiame lo pagherà: vita per vita. Quando uno avrà fatto una lesione al suo prossimo, gli sarà fatto come egli ha fatto

Levitico 24:1-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore disse a Mosè: «Ordina agli Israeliti di fornirti olio di oliva della migliore qualità, perché tutte le sere le lampade siano accese. Aronne porrà il candeliere nella tenda dell'incontro, davanti al tendaggio che nasconde l’arca dell'alleanza; la norma dovrà essere sempre osservata da voi, di generazione in generazione. Aronne porrà le lampade davanti a me, sul candelabro d'oro puro, perché esse brucino tutte le notti». «Prendi della farina e fa’ cuocere dodici focacce, di quattro chili ciascuna. Le metterai davanti a me, sulla tavola d'oro puro, su due pile, sei per pila. Su ciascuna pila deporrai dell'incenso puro, che poi sarà consumato dal fuoco in mio onore, al posto del pane, come “memoriale”. «Ogni giorno di sabato, per sempre, si dovranno disporre davanti a me tali focacce. Gli Israeliti saranno tenuti sempre a quest’obbligo. Le focacce spetteranno ad Aronne e ai suoi discendenti, e le mangeranno in un luogo santo; infatti esse sono santissime, perché sono state offerte a me, e questa porzione sarà loro riservata in ogni tempo». Un giorno ci fu una lite nell’accampamento tra un Israelita e il figlio di un Egiziano e di una donna israelita chiamata Selomìt, figlia di Dibrì, della tribù di Dan. Il figlio di Selomìt bestemmiò contro Dio, usando il suo nome in maniera blasfema. Subito lo condussero da Mosè e lo misero sotto sorveglianza, attendendo che Dio pronunziasse lui stesso la sentenza. Il Signore disse allora a Mosè: «Conducete quest’uomo fuori dell'accampamento! Tutti coloro che l’hanno udito insultare il mio nome poseranno le loro mani sulla sua testa, poi tutta l’assemblea d'Israele lo ucciderà a sassate. Ed ecco i comandamenti che tu comunicherai agli Israeliti: «Se un uomo maledirà il suo Dio, deve portarne la responsabilità. Chiunque insulta il nome del Signore deve essere messo a morte. Tutta l’assemblea d'Israele lo ucciderà gettandogli addosso pietre. Chiunque egli sia, Israelita o straniero, sarà messo a morte, perché ha insultato il nome di Dio. «Se un uomo uccide un’altra persona, dev’essere messo a morte. Se uccide un animale che appartiene a un altro, deve sostituirlo con un animale vivo. «Se un uomo ferisce un’altra persona, gli si infliggerà la stessa ferita

Levitico 24:1-19 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Comanda a' figliuoli d'Israele che ti rechino dell'olio di uliva, puro, vergine, per la lumiera, per tener del continuo le lampane accese. Mettale in ordine Aaronne nel Tabernacolo della convenenza, di fuori della Cortina della Testimonianza, dalla sera infino alla mattina, del continuo, davanti al Signore. Quest'è uno statuto perpetuo per le vostre generazioni. Metta del continuo in ordine le lampane in sul Candelliere puro, davanti al Signore. Piglia, oltre a ciò, del fior di farina, e fanne dodici focacce, e cuocile; sia ciascuna focaccia di due decimi d'efa. E mettile in due ordini, sei per ordine, sopra la Tavola pura, davanti al Signore. E metti dell'incenso puro sopra ciascun ordine; e sia quell'incenso per ricordanza di que' pani, per offerta che si fa per fuoco al Signore. Mettansi per ordine, ogni giorno di Sabato, del continuo, nel cospetto del Signore, quelle focacce tolte da' figliuoli d'Israele, per patto perpetuo. E sieno quelle per Aaronne e per i suoi figliuoli; ed essi le mangino in luogo santo; conciossiachè sieno cosa santissima, a lui appartenente dell'offerte che si hanno da ardere al Signore, per istatuto perpetuo. OR un uomo, figliuolo di una donna Israelita, ma di padre Egizio, che stava per mezzo i figliuoli d'Israele, uscì fuori; ed egli e un Israelita contesero insieme nel campo. E il figliuolo della donna Israelita bestemmiò il Nome, e lo maledisse; laonde fu condotto a Mosè; (or il nome di sua madre era Selomit, figliuola di Dibri, della tribù di Dan;) e fu messo in prigione, finchè Mosè avesse dichiarato ciò che se ne avesse a fare, per comandamento del Signore. E il Signore parlò a Mosè, dicendo: Mena quel bestemmiatore fuor del campo; e posino tutti coloro che l'hanno udito le lor mani sopra il capo di esso, e lapidilo tutta la raunanza. E parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Chiunque avrà maledetto il suo Dio, porti il suo peccato. E chi avrà bestemmiato il Nome del Signore, del tutto sia fatto morire; in ogni modo lapidilo tutta la raunanza; sia fatto morire così lo straniere, come colui ch'è natio del paese, quando avrà bestemmiato il Nome. Parimente, chi avrà percossa a morte alcuna persona, del tutto sia fatto morire. E chi avrà percossa alcuna bestia a morte, paghila; animale per animale. E quando alcuno avrà fatta alcuna lesione corporale al suo prossimo, facciaglisi il simigliante di ciò ch'egli avrà fatto.