Logo YouVersion
Icona Cerca

Levitico 16:1-34

Levitico 16:1-34 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Il SIGNORE parlò a Mosè dopo la morte dei due figli di Aaronne, i quali morirono quando si presentarono davanti al SIGNORE. Il SIGNORE disse a Mosè: «Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualsiasi tempo nel santuario, di là dalla cortina, davanti al propiziatorio che è sull’arca, affinché non muoia; poiché io apparirò nella nuvola sul propiziatorio. Aaronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un toro per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto. Indosserà la tunica sacra di lino, indosserà sotto la tunica i calzoni di lino; si metterà la cintura di lino e si coprirà il capo con il turbante di lino. Questi sono i paramenti sacri; egli li indosserà dopo essersi lavato il corpo nell’acqua. Dalla comunità dei figli d’Israele prenderà due capri per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto. Aaronne offrirà il suo toro del sacrificio per il peccato e farà l’espiazione per sé e per la sua casa. Poi prenderà i due capri e li presenterà davanti al SIGNORE all’ingresso della tenda di convegno. Aaronne tirerà a sorte per vedere quale dei due debba essere del SIGNORE e quale di Azazel. Poi Aaronne farà avvicinare il capro che è toccato in sorte al SIGNORE e l’offrirà come sacrificio per il peccato; ma il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà messo vivo davanti al SIGNORE, perché serva a fare l’espiazione per mandarlo poi ad Azazel nel deserto. Aaronne offrirà dunque il suo toro del sacrificio espiatorio e farà l’espiazione per sé e per la sua casa. Sgozzerà il toro del sacrificio per il peccato per sé. Poi prenderà un turibolo pieno di carboni accesi, tolti dall’altare davanti al SIGNORE, e due manciate di incenso aromatico polverizzato; e porterà ogni cosa di là dalla cortina. Metterà l’incenso sul fuoco davanti al SIGNORE, affinché la nuvola dell’incenso copra il propiziatorio che è sulla testimonianza, e non morirà. Poi prenderà del sangue del toro, aspergerà col dito il propiziatorio verso oriente e farà sette aspersioni del sangue col dito, davanti al propiziatorio. Poi sgozzerà il capro del sacrificio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dalla cortina; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del toro: ne farà l’aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio. Così farà l’espiazione per il santuario, a causa delle impurità dei figli d’Israele, delle loro trasgressioni e di tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda di convegno che è tra di loro, in mezzo alle loro impurità. Nella tenda di convegno, quando egli entrerà nel santuario per farvi l’espiazione, non ci sarà nessuno, finché egli non sia uscito e non abbia fatto l’espiazione per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d’Israele. Egli uscirà verso l’altare che è davanti al SIGNORE e farà l’espiazione per esso; prenderà del sangue del toro e del sangue del capro e lo metterà sui corni dell’altare da ogni lato. Farà sette aspersioni del sangue, con il dito, sull’altare; così lo purificherà e lo santificherà a causa delle impurità dei figli d’Israele. Quando avrà finito di fare l’espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l’altare, farà avvicinare il capro vivo. Aaronne poserà tutte e due le mani sul capo del capro vivo, confesserà su di lui tutte le iniquità dei figli d’Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo che ha questo incarico, lo manderà via nel deserto. Quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in una regione solitaria; esso sarà lasciato andare nel deserto. Poi Aaronne entrerà nella tenda di convegno, si spoglierà delle vesti di lino che aveva indossate per entrare nel santuario e le deporrà lì. Si laverà il corpo con acqua in un luogo santo, indosserà i paramenti, uscirà a offrire il suo olocausto e l’olocausto del popolo e farà l’espiazione per sé e per il popolo. Farà bruciare sull’altare il grasso del sacrificio per il peccato. L’uomo che avrà lasciato andare il capro destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo con acqua e dopo questo rientrerà nell’accampamento. Si porterà fuori dall’accampamento il toro del sacrificio per il peccato e il capro del sacrificio espiatorio, il cui sangue sarà stato portato nel santuario per farvi l’espiazione; e se ne bruceranno le pelli, la carne e gli escrementi. Poi colui che li avrà bruciati si laverà le vesti e laverà il suo corpo con acqua; dopo questo, rientrerà nell’accampamento. Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, il decimo giorno del mese, vi umilierete e non farete nessun lavoro, né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita fra di voi. Poiché in quel giorno si farà l’espiazione per voi, per purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti al SIGNORE. È per voi un sabato di riposo solenne e vi umilierete; è una legge perenne. Il sacerdote che ha ricevuto l’unzione ed è stato consacrato per esercitare il sacerdozio al posto di suo padre farà l’espiazione; si vestirà delle vesti di lino, dei paramenti sacri. Farà l’espiazione per il santuario sacro; farà l’espiazione per la tenda di convegno e per l’altare; farà l’espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità. Questa sarà per voi una legge perenne: fare una volta all’anno, per i figli d’Israele, l’espiazione di tutti i loro peccati». E si fece come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè.

Levitico 16:1-34 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Il Signore parlò a *Mosè dopo la morte dei due figli d'*Aaronne, i quali morirono quando si presentarono davanti al Signore. Il Signore disse a Mosè: «Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualsiasi tempo nel *santuario, di là dalla *cortina, davanti al *propiziatorio che è sull'*arca, affinché non muoia; poiché io apparirò nella nuvola sul propiziatorio. Aaronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un toro per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto. Indosserà la tunica sacra di lino, indosserà sotto la tunica i calzoni di lino; si metterà la cintura di lino, e si coprirà il capo con il turbante di lino. Questi sono i paramenti sacri; egli li indosserà dopo essersi lavato il corpo nell'acqua. Dalla comunità dei figli d'*Israele prenderà due capri per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto. Aaronne offrirà il suo toro del sacrificio per il peccato e farà l'espiazione per sé e per la sua casa. Poi prenderà i due capri e li presenterà davanti al Signore all'ingresso della *tenda di convegno. Aaronne tirerà a sorte per vedere quale dei due debba essere del Signore e quale di Azazel. Poi Aaronne farà avvicinare il capro che è toccato in sorte al Signore, e l'offrirà come sacrificio per il peccato; ma il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà messo vivo davanti al Signore, perché serva a fare l'espiazione per mandarlo poi ad Azazel nel deserto. Aaronne offrirà dunque il suo toro del sacrificio espiatorio e farà l'espiazione per sé e per la sua casa. Sgozzerà il toro del sacrificio per il peccato per sé. Poi prenderà un turibolo pieno di carboni accesi, tolti dall'altare davanti al Signore, e due manciate di incenso aromatico polverizzato; e porterà ogni cosa di là dalla cortina. Metterà l'incenso sul fuoco davanti al Signore, affinché la nuvola dell'incenso copra il propiziatorio che è sulla testimonianza e non morirà. Poi prenderà del sangue del toro, aspergerà col dito il propiziatorio verso oriente, e farà sette aspersioni del sangue col dito, davanti al propiziatorio. Poi sgozzerà il capro del sacrificio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dalla cortina; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del toro: ne farà l'aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio. Cosí farà l'espiazione per il santuario, a causa delle impurità dei figli d'Israele, delle loro *trasgressioni e di tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda di convegno che è tra di loro, in mezzo alle loro impurità. Nella tenda di convegno, quando egli entrerà nel santuario per farvi l'espiazione, non ci sarà nessuno, finché egli non sia uscito e non abbia fatto l'espiazione per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d'Israele. Egli uscirà verso l'altare che è davanti al Signore e farà l'espiazione per esso; prenderà del sangue del toro e del sangue del capro, e lo metterà sui corni dell'altare da ogni lato. Farà sette aspersioni del sangue, con il dito, sull'altare; cosí lo purificherà e lo santificherà a causa delle impurità dei figli d'Israele. «Quando avrà finito di fare l'espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l'altare, farà avvicinare il capro vivo. Aaronne poserà tutte e due le mani sul capo del capro vivo, confesserà su di lui tutte le *iniquità dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo che ha questo incarico, lo manderà via nel deserto. Quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in una regione solitaria; esso sarà lasciato andare nel deserto. Poi Aaronne entrerà nella tenda di convegno, si spoglierà delle vesti di lino che aveva indossate per entrare nel santuario e le deporrà lí. Si laverà il corpo con acqua in un luogo santo, indosserà i paramenti, uscirà a offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo e farà l'espiazione per sé e per il popolo. Farà bruciare sull'altare il grasso del sacrificio per il peccato. L'uomo che avrà lasciato andare il capro destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo con acqua e dopo questo rientrerà nell'accampamento. Si porterà fuori dall'accampamento il toro del sacrificio per il peccato e il capro del sacrificio espiatorio, il cui sangue sarà stato portato nel santuario per farvi l'espiazione; e se ne bruceranno le pelli, la carne e gli escrementi. Poi colui che li avrà bruciati si laverà le vesti e laverà il suo corpo con acqua; dopo questo, rientrerà nell'accampamento. «Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, il decimo giorno del mese, vi umilierete e non farete nessun lavoro, né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita fra di voi. Poiché in quel giorno si farà l'espiazione per voi, per purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti al Signore. È per voi un sabato di riposo solenne e vi umilierete; è una legge perenne. Il *sacerdote che ha ricevuto l'unzione ed è stato consacrato per esercitare il sacerdozio al posto di suo padre farà l'espiazione; si vestirà delle vesti di lino, dei paramenti sacri. Farà l'espiazione per il santuario sacro; farà l'espiazione per la tenda di convegno e per l'altare; farà l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità. Questa sarà per voi una legge perenne: fare una volta all'anno, per i figli d'Israele, l'espiazione di tutti i loro peccati». E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Levitico 16:1-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Dopo la morte dei due figli di Aronne, avvenuta al momento in cui essi presentavano al Signore un’offerta da lui non prescritta, il Signore disse a Mosè: «Ordina a tuo fratello Aronne di non oltrepassare la tenda di separazione e di non penetrare nel luogo santissimo in cui si trovano l’arca e il suo coperchio sacro; se lo facesse rischierebbe di morire, quando mi manifesterò nella nube, al di sopra del coperchio dell'arca. «Aronne deve recarsi al santuario, prendendo con sé un toro destinato a un sacrificio per invocare il perdono di Dio, e un montone destinato a un sacrificio completo. Deve indossare la tunica sacra di lino e calzoni di lino, cingersi con la cintura di lino e mettersi in capo il turbante di lino. Queste sono le vesti sacre che deve usare, dopo essersi lavato con acqua. Dalla comunità degli Israeliti deve ricevere due capri per un sacrificio per il perdono, e un montone destinato a un sacrificio completo. «Aronne offre il toro per i suoi peccati, così compie il sacrificio per il perdono a favore di se stesso e della sua famiglia. Poi porta i due capri davanti al Signore, all’entrata della tenda dell'incontro, e tira a sorte per sapere quale spetta al Signore e quale è destinato ad Azazèl. Egli allora presenta al Signore quello che la sorte ha indicato e lo offre in sacrificio per il perdono dei peccati. Invece il capro destinato ad Azazèl deve servire per la cerimonia del perdono dei peccati, e deve essere messo vivo davanti al Signore, prima di mandarlo ad Azazèl, nel deserto. «Aronne offre dunque il toro per i suoi peccati e compie così il sacrificio per il perdono a favore di se stesso e della sua famiglia. Riempie un braciere con braci tolte dall’altare che è nel santuario, prende due manciate d'incenso in polvere, e porta tutto al di là della tenda di separazione. Là, davanti al Signore, depone l’incenso sulla brace; il fumo che si sprigiona avvolge l’arca del documento dell’alleanza con il suo coperchio sacro, e così Aronne non rischia di morire. Intinge un dito nel sangue del toro e fa un’aspersione sulla parte orientale del coperchio dell'arca, poi sette aspersioni davanti all’arca. Quindi sgozza il capro destinato al sacrificio per il perdono dei peccati del popolo, porta il sangue al di là della tenda di separazione e se ne serve come ha fatto per quello del toro, per le aspersioni sul coperchio e davanti all’arca. Così compie il sacrificio che purifica questo luogo santissimo dallo stato di impurità causato dalle disubbidienze e dalle colpe degli Israeliti. Poi fa la stessa cerimonia nel resto della tenda dell'incontro, perché essa è eretta in mezzo a gente impura. Nessuno deve trovarsi nella tenda dal momento in cui Aronne entra nel luogo santissimo per la cerimonia di purificazione fino a quando egli non è uscito. Dopo che Aronne ha compiuto il sacrificio a favore di se stesso, della sua famiglia e di tutta la comunità d'Israele, egli lascia la tenda e si dirige verso l’altare situato davanti ad essa, compie su questo il sacrificio di purificazione, poi prende un po’ di sangue del toro e del capro e lo mette su ogni angolo sporgente dell'altare. Intinge un dito nel sangue e fa sette aspersioni sull’altare per purificarlo così dallo stato di impurità causato dalle colpe degli Israeliti e ridargli il suo carattere sacro. «Quando Aronne ha terminato la cerimonia della purificazione del luogo santissimo, del resto della tenda dell'incontro e dell'altare, fa portare il capro ancora vivo. Mette le due mani sulla testa dell'animale ed enumera tutti i peccati, le disubbidienze e le colpe degli Israeliti per scaricarli sull’animale. Poi lo lascia andare verso il deserto, sotto la guida di un uomo designato per questo compito. Il capro porta così tutti i peccati d'Israele in un luogo arido e deserto. «Dopo che il capro è stato mandato nel deserto, Aronne ritorna alla tenda dell'incontro; là si toglie e deposita i vestiti di lino che portava per entrare nel luogo santissimo. Fa un bagno in un luogo santo, riveste gli altri suoi abiti e va a offrire i due sacrifici completi, per sé e per il popolo. Così compie per il popolo il sacrificio per il perdono dei peccati. Infine brucia sull’altare le parti grasse degli animali offerti in sacrificio per il perdono. «L’uomo che ha condotto nel deserto il capro destinato ad Azazèl, deve lavarsi i vestiti e fare un bagno prima di rientrare nell’accampamento. Il toro e il capro offerti per il perdono, e il cui sangue è stato usato nel santuario per la cerimonia di purificazione, devono essere trasportati fuori del campo, dove la loro pelle è bruciata nel fuoco, insieme con la carne e gli escrementi. Poi, l’uomo che li ha bruciati deve lavarsi le vesti e fare un bagno nell’acqua; dopo di che rientrerà nell’accampamento. «Questa è per voi una prescrizione che dovete osservare in ogni tempo: il dieci del settimo mese, digiunate e interrompete ogni lavoro, sia voi Israeliti sia gli stranieri che soggiornano presso di voi. Infatti è il giorno in cui viene compiuto per voi il sacrificio per il perdono dei peccati e per la purificazione e nel quale voi siete così purificati da tutte le vostre colpe davanti al Signore. In questo giorno voi dovete fare riposo completo e digiuno. Questa prescrizione vale per sempre. «I sacrifici per il perdono e la purificazione devono essere compiuti dal sacerdote che è stato consacrato con l’unzione e incaricato di succedere a suo padre come sommo sacerdote. Egli deve rivestire gli abiti sacri di lino, per presiedere la cerimonia di purificazione del luogo santissimo, del resto della tenda dell'incontro, dell'altare e la cerimonia del perdono in favore dei sacerdoti e di tutta la comunità d'Israele. «È una prescrizione valida in ogni tempo; voi dovete osservarla per ricevere, una volta all’anno, il perdono di tutti i peccati degli Israeliti». Aronne eseguì tutti gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè.

Levitico 16:1-34 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

E IL Signore parlò a Mosè, dopo che i due figliuoli di Aaronne furon morti, quando, essendosi appressati davanti al Signore, morirono. Il Signore adunque disse a Mosè: Parla ad Aaronne, tuo fratello, che non entri in ogni tempo nel Santuario, dentro della Cortina, davanti al Coperchio, ch'è in su l'Arca, acciocchè non muoia; conciossiachè io apparisca nella nuvola, in sul Coperchio. Entri Aaronne nel Santuario con questo, cioè: con un giovenco per sacrificio per lo peccato, e un montone per olocausto; vestasi la sacra Tonica di lino; e abbia in su la sua carne le mutande line; e sia cinto con la Cintura di lino; e ravvolgasi intorno al capo la Benda di lino; quelli sono i sacri vestimenti; vestali dunque, dopo essersi lavate le carni con acqua. E prenda dalla raunanza de' figliuoli d'Israele, due becchi per sacrificio per lo peccato, e un montone per olocausto. E offerisca Aaronne il giovenco del sacrificio per lo peccato, ch'è per lui; e faccia purgamento per sè, e per la sua casa. Appresso, prenda due becchi, e presentili nel cospetto del Signore, all'entrata del Tabernacolo della convenenza. E tragga Aaronne le sorti sopra que' due becchi; una sorte per lo Signore, e un'altra per Azazel. E offerisca Aaronne il becco, sopra il quale sarà caduta la sorte per lo Signore; e sacrifichilo per lo peccato. Ma il becco, sopra il quale sarà caduta la sorte per Azazel, sia presentato vivo davanti al Signore, per far purgamento con esso, per mandarlo nel deserto, come per Azazel. Offerisca adunque Aaronne il giovenco del sacrificio per lo peccato ch'è per lui, e faccia purgamento per sè, e per la sua casa. E dopo ch'egli avrà scannato il giovenco del suo sacrificio per lo peccato, ch'è per lui; prenda pieno il turibolo di brace accese d'in su l'Altare, d'innanzi al Signore; e due menate piene del profumo degli aromati polverizzato; e rechilo dentro della Cortina. E metta il profumo sopra il fuoco, davanti al Signore; e copra il vapore del profumo il Coperchio, ch'è sopra la Testimonianza; che talora egli non muoia. Poi prenda del sangue del giovenco, e spruzzine col dito la parte anteriore del Coperchio, verso oriente; spruzzi parimente col dito di quel sangue, sette volte davanti al Coperchio. Scanni ancora il becco del sacrificio per lo peccato, ch' è per lo popolo, e portine il sangue dentro della Cortina; e faccia del sangue di esso come avrà fatto del sangue del giovenco; e spruzzine sopra il Coperchio, e davanti al Coperchio. E così purifichi il Santuario, purificandolo dell'immondizie dei figliuoli d'Israele, e de' loro misfatti, secondo tutti i lor peccati; faccia ancora il simigliante al Tabernacolo della convenenza, il quale è stanziato appresso loro, per le loro immondizie. E non siavi alcun uomo nel Tabernacolo della convenenza, quando esso entrerà nel Santuario, per farvi purgamento, finchè non sia uscito. E, dopo ch'egli avrà fatto il purgamento per sè, per la sua casa, e per tutta la raunanza d'Israele; esca verso l'Altare, ch'è davanti al Signore, e faccia purgamento per esso; e prenda del sangue del giovenco, e del sangue del becco, e mettalo in su le corna dell'Altare, attorno attorno. E col dito spruzzi di quel sangue sette volte sopra l'Altare; e così purifichilo, e santifichilo, dell'immondizie de' figliuoli d'Israele. E, dopo ch'egli avrà compiuto di fare il purgamento del Santuario, e del Tabernacolo della convenenza, e dell'Altare, offerisca il becco vivo. E posi Aaronne le sue due mani sopra il capo del becco vivo, e faccia sopra esso confessione di tutte le iniquità de' figliuoli d'Israele, e di tutti i misfatti loro, secondo tutti i lor peccati; e metta quelli sopra il capo di quel becco, e mandinelo nel deserto per mano di un uomo apposta. E quel becco porterà sopra sè tutte le loro iniquità, in terra solitaria; e lascilo colui andar per lo deserto. Appresso entri Aaronne nel Tabernacolo della convenenza, e spoglisi i vestimenti lini, i quali egli si avea vestiti entrando nel Santuario; e ripongali quivi. Poi lavisi le carni con acqua, in luogo santo, e rivesta i suoi vestimenti; poi esca e sacrifichi il suo olocausto, e l'olocausto del popolo; e faccia purgamento per sè, e per lo popolo. E bruci il grasso del sacrificio per lo peccato sopra l'Altare. E lavi colui che avrà menato via il becco per Azazel i suoi vestimenti, e le sue carni, con acqua; poi ritorni nel campo. Ma portisi fuor del campo il giovenco del sacrificio per lo peccato, e il becco del sacrificio per lo peccato, il cui sangue sarà stato portato dentro al Santuario, per farvi purgamento; e brucisi la lor pelle, e la lor carne, e il loro sterco, col fuoco. E lavi colui che li avrà bruciati i suoi vestimenti, e le sue carni, con acqua; e poi vengasene nel campo. E siavi questo per istatuto perpetuo. Nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, affliggete l'anime vostre; e non fate lavoro alcuno, nè colui ch'è natio del paese, nè il forestiere che dimora fra voi. Perciocchè in quel dì si farà purgamento per voi, per purificarvi; voi sarete purificati di tutti i vostri peccati nel cospetto del Signore. Siavi quel giorno riposo di Sabato; e affliggete in esso l'anime vostre, per istatuto perpetuo. E il Sacerdote, che sarà stato unto, e consacrato, per esercitare il sacerdozio, in luogo di suo padre, faccia il purgamento, essendo vestito de' vestimenti lini, de' vestimenti sacri. E faccia il purgamento per lo santo Santuario, e per lo Tabernacolo della convenenza, e per l'Altare; faccia parimente il purgamento per li sacerdoti, e per tutto il popolo della raunanza. E siavi questo per istatuto perpetuo, per far purgamento per i figliuoli d'Israele, di tutti i lor peccati, una volta l'anno. E si fece come il Signore avea comandato a Mosè.