Giobbe 42:2-6
Giobbe 42:2-6 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno. Chi è colui che senza intelligenza offusca il tuo disegno? Sì, ne ho parlato, ma non lo capivo; sono cose per me troppo meravigliose e io non le conosco. Ti prego, ascoltami, e io parlerò; ti farò delle domande e tu insegnami! Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora l’occhio mio ti ha visto. Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere».
Giobbe 42:2-6 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno. Chi è colui che senza intelligenza offusca il tuo disegno? Sí, ne ho parlato; ma non lo capivo; sono cose per me troppo meravigliose e io non le conosco. Ti prego, ascoltami, e io parlerò; ti farò delle domande e tu insegnami! Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l'occhio mio ti ha visto. Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere».
Giobbe 42:2-6 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Io so che puoi tutto. Niente ti è impossibile. Tu avevi chiesto: “Chi è costui che nella sua ignoranza oscura i miei piani?”. È vero, ho parlato di cose che non capisco, di cose al di sopra di me, che non conosco. Tu mi avevi chiesto di ascoltarti mentre parlavi e di rispondere alle tue domande. Ma allora ti conoscevo solo per sentito dire, ora invece ti ho visto con i miei occhi. Quindi ritiro quello che ho detto e mi pento, mi cospargo di polvere e cenere».
Giobbe 42:2-6 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Io so che tu puoi tutto; E che cosa niuna che tu abbia deliberata, non può essere impedita. Chi è costui, che oscura il consiglio senza scienza? Perciò, io ho dichiarata la mia opinione, Ma io non intendeva ciò ch'io diceva; Son cose maravigliose sopra la mia capacità, Ed io non le posso comprendere. Deh! ascolta, ed io parlerò; Ed io ti farò delle domande, e tu insegnami. Io avea con gli orecchi udito parlar di te; Ma ora l'occhio mio ti ha veduto. Perciò io riprovo ciò che ho detto, e me ne pento In su la polvere, ed in su la cenere.