Vangelo secondo Giovanni 9:1-17
Vangelo secondo Giovanni 9:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Passando vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo». Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva, gli spalmò il fango sugli occhi e gli disse: «Va’, làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). Egli dunque andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Perciò i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: «Non è questo colui che stava seduto a chiedere l’elemosina?» Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». Egli diceva: «Sono io». Allora essi gli domandarono: «Com’è che ti sono stati aperti gli occhi?» Egli rispose: «Quell’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me ne ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Siloe e làvati”. Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista». Ed essi gli dissero: «Dov’è costui?» Egli rispose: «Non so». Condussero dai farisei colui che era stato cieco. Or era in giorno di sabato che Gesù aveva fatto il fango e gli aveva aperto gli occhi. I farisei dunque gli domandarono di nuovo come egli avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Perciò alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato». Ma altri dicevano: «Come può un uomo peccatore compiere tali segni miracolosi?» E vi era disaccordo tra di loro. Essi dunque dissero di nuovo al cieco: «Tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?» Egli rispose: «È un profeta».
Vangelo secondo Giovanni 9:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» Gesú rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è cosí, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo». Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco, e gli disse: «Va', làvati nella vasca di *Siloe» (che significa: mandato). Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. Perciò i vicini e quelli che l'avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: «Non è questo colui che stava seduto a chieder l'elemosina?» Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». Egli diceva: «Sono io». Allora essi gli domandarono: «Com'è che ti sono stati aperti gli occhi?» Egli rispose: «Quell'uomo che si chiama Gesú fece del fango, me ne spalmò gli occhi e mi disse: “Va' a Siloe e làvati”. Io quindi sono andato, mi son lavato e ho ricuperato la vista». Ed essi gli dissero: «Dov'è costui?» Egli rispose: «Non so». Condussero dai *farisei colui che era stato cieco. Or era in giorno di sabato che Gesú aveva fatto il fango e gli aveva aperto gli occhi. I farisei dunque gli domandarono di nuovo come egli avesse ricuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Perciò alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non è da Dio perché non osserva il sabato». Ma altri dicevano: «Come può un peccatore fare tali miracoli?» E vi era disaccordo tra di loro. Essi dunque dissero di nuovo al cieco: «Tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?» Egli rispose: «È un *profeta».
Vangelo secondo Giovanni 9:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Camminando, Gesù passò accanto a un uomo che era cieco fin dalla nascita. I *discepoli chiesero a Gesù: — *Maestro, se quest’uomo è nato cieco, di chi è la colpa? Sua o dei suoi genitori? Gesù rispose: — Non ne hanno colpa né lui né i suoi genitori, ma è così perché in lui si possano manifestare le opere di Dio. Finché è giorno, io devo fare le opere del Padre che mi ha mandato. Poi verrà la notte, e allora nessuno può agire più. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo. Così disse Gesù, poi sputò in terra, fece un po’ di fango e lo mise sugli occhi del cieco. Poi gli disse: — Va’ a lavarti alla piscina di Siloe (Siloe vuol dire «mandato»). Quello andò, si lavò e tornò indietro che ci vedeva. Allora i vicini di casa e tutti quelli che prima lo vedevano chiedere l’elemosina dicevano: — Ma questo non è il mendicante che stava lì seduto a chiedere l’elemosina? Alcuni rispondevano: — È proprio lui. Altri invece dicevano: — Non è lui, è uno che gli somiglia. Lui però dichiarava: — Sì, sono io. La gente allora gli domandò: — Com’è che non sei più cieco? Rispose: — Quell’uomo, che chiamano Gesù, ha fatto un po’ di fango e me l’ha messo sugli occhi. Poi mi ha detto: Va’ a lavarti nella piscina di Siloe. Ci sono andato, mi sono lavato e ho cominciato a vedere. Gli domandarono: — E dov’è, ora, quell’uomo? Rispose: — Non lo so. Allora portarono davanti ai farisei colui che era stato cieco. I farisei chiesero di nuovo a quell’uomo in che modo aveva cominciato a vedere. Egli rispose: — Mi ha messo un po’ di fango sugli occhi. Poi mi sono lavato e ora vedo. Il giorno che Gesù gli aveva aperto gli occhi con il fango era un *sabato. Alcuni farisei dissero: — Quell’uomo non viene da Dio, perché non rispetta il sabato. Altri obiettavano: — Non è possibile che un peccatore faccia *miracoli così straordinari. Non tutti dunque erano dello stesso parere. Si rivolsero di nuovo al cieco e gli dissero: — Ma tu, che cosa dici di quel tale che ti ha aperto gli occhi? Egli rispose: — È un *profeta.
Vangelo secondo Giovanni 9:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E PASSANDO, vide un uomo che era cieco dalla sua natività. E i suoi discepoli lo domandaron, dicendo: Maestro, chi ha peccato, costui, o suo padre e sua madre, perchè egli sia nato cieco? Gesù rispose: Nè costui, nè suo padre, nè sua madre hanno peccato; anzi ciò è avvenuto, acciocchè le opere di Dio sieno manifestate in lui. Conviene che io operi l'opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene che niuno può operare. Mentre io son nel mondo, io son la luce del mondo. Avendo dette queste cose, sputò in terra, e fece del loto con lo sputo, e ne impiastrò gli occhi del cieco. E gli disse: Va', lavati nella pescina di Siloe (il che s'interpreta: Mandato); egli adunque vi andò, e si lavò, e ritornò vedendo. Laonde i vicini, e coloro che innanzi l'avean veduto cieco, dissero: Non è costui quel che sedeva, e mendicava? Gli uni dicevano: Egli è l'istesso. Gli altri: Egli lo rassomiglia. Ed egli diceva: Io son desso. Gli dissero adunque: Come ti sono stati aperti gli occhi? Egli rispose, e disse: Un uomo, detto Gesù, fece del loto, e me ne impiastrò gli occhi, e mi disse: Vattene alla pescina di Siloe, e lavati. Ed io, essendovi andato, e lavatomi, ho ricuperata la vista. Ed essi gli dissero: Ov'è colui? Egli disse: Io non so. Ed essi condussero a' Farisei colui che già era stato cieco. Or era sabato, quando Gesù fece il loto, ed aperse gli occhi d'esso. I Farisei adunque da capo gli domandarono anch'essi, come egli avea ricoverata la vista. Ed egli disse loro: Egli mi mise del loto in su gli occhi, ed io mi lavai, e veggo. Alcuni adunque de' Farisei dicevano: Quest'uomo non è da Dio, perciocchè non osserva il sabato. Altri dicevano: Come può un uomo peccatore far cotali miracoli? E v'era dissensione fra loro. Dissero adunque di nuovo al cieco: Che dici tu di lui, ch'egli ti ha aperti gli occhi? Egli disse: Egli è profeta.