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Vangelo secondo Giovanni 5:1-17

Vangelo secondo Giovanni 5:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme. Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c’è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Sotto questi portici giaceva un gran numero di infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici [, i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua, perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l’acqua; e il primo che vi scendeva dopo che l’acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito]. Là c’era un uomo che da trentotto anni era infermo. Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» L’infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». In quell’istante quell’uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare. Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all’uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”». Essi gli domandarono: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”?» Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c’era molta gente. Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». L’uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che lo aveva guarito era Gesù. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù; perché faceva queste cose di sabato. Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero».

Vangelo secondo Giovanni 5:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Dopo queste cose ci fu una *festa dei Giudei e Gesú salí a *Gerusalemme. Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici [, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l'acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito]. Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. Gesú, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava cosí, gli disse: «Vuoi guarire?» L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». Gesú gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio, e cammina». In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare. Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”». Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina?”» Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesú infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. Piú tardi Gesú lo trovò nel *tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare piú, ché non ti accada di peggio». L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesú. Per questo i Giudei perseguitavano Gesú e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato. Gesú rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero».

Vangelo secondo Giovanni 5:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Dopo queste cose ci fu una *festa ebraica, e Gesù tornò a Gerusalemme. Vicino alla porta chiamata porta delle Pecore c’era una piscina con cinque portici. Il suo nome in ebraico era Betzata. Sotto quei portici c’era sempre una folla di ammalati: ciechi, zoppi, paralitici. [ ] Uno di loro, un uomo paralizzato, era infermo da trentotto anni. Gesù lo vide lì sdraiato su una coperta, e sapendo che stava lì da molto tempo gli disse: — Vuoi guarire? L’infermo gli rispose: — Signore, non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l’acqua è agitata. Quando sto per entrarci, un altro scende in acqua prima di me. Gesù gli disse: — Alzati, prendi la tua coperta e cammina! In quell’istante l’uomo tornò sano, e andava in giro con la coperta sotto il braccio. Il paralitico era stato guarito di *sabato. Perciò alcuni Ebrei gli dissero: — È sabato. La *Legge non permette, di sabato, di trasportare una coperta. L’uomo rispose: — Chi mi ha fatto guarire mi ha detto: prendi la coperta e cammina! Allora gli chiesero: — Chi è stato a dirti di fare così? Ma l’uomo che era stato guarito non lo conosceva, perché Gesù si era allontanato tra la folla che c’era lì intorno. Più tardi, Gesù lo trovò nel *Tempio e gli disse: — Guarda, ora sei guarito; non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio. L’uomo si allontanò e informò le autorità che era stato Gesù a guarirlo. Così cominciarono a perseguitare Gesù perché guariva gli ammalati nel giorno del riposo. Ma Gesù dichiarò: «Mio Padre opera senza interruzione, e così faccio anch’io».

Vangelo secondo Giovanni 5:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

DOPO queste cose v'era una festa de' Giudei; e Gesù salì in Gerusalemme. Or in Gerusalemme, presso della porta delle pecore, v'è una pescina, detta in Ebreo Betesda, che ha cinque portici. In essi giaceva gran moltitudine d'infermi, di ciechi, di zoppi, di secchi, aspettando il movimento dell'acqua. Perciocchè di tempo in tempo un angelo scendeva nella pescina, ed intorbidava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo l'intorbidamento dell'acqua, era sanato, di qualunque malattia egli fosse tenuto. Or quivi era un certo uomo, ch'era stato infermo trentotto anni. Gesù, veduto costui giacere, e sapendo che già lungo tempo era stato infermo, gli disse: Vuoi tu esser sanato? L'infermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che mi metta nella pescina, quando l'acqua è intorbidata; e quando io vi vengo, un altro vi scende prima di me. Gesù gli disse: Levati, togli il tuo letticello, e cammina. E in quello stante quell'uomo fu sanato, e tolse il suo letticello, e camminava. Or in quel giorno era sabato. Laonde i Giudei dissero a colui ch'era stato sanato: Egli è sabato; non ti è lecito di togliere il tuo letticello. Egli rispose loro: Colui che mi ha sanato mi ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina. Ed essi gli domandarono: Chi è quell'uomo che ti ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina? Or colui ch'era stato sanato non sapeva chi egli fosse; perciocchè Gesù s'era sottratto dalla moltitudine ch'era in quel luogo. Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei stato sanato; non peccar più, che peggio non ti avvenga. Quell'uomo se ne andò, e rapportò ai Giudei che Gesù era quel che l'avea sanato. E PERCIÒ i Giudei perseguivano Gesù, e cercavano d'ucciderlo, perciocchè avea fatte quelle cose in sabato. Ma Gesù rispose loro: Il Padre mio opera infino ad ora, ed io ancora opero.

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