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Vangelo secondo Giovanni 13:1-38

Vangelo secondo Giovanni 13:1-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ora prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell’acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio del quale era cinto. Si avvicinò dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» Gesù gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» Gesù gli disse: «Chi è lavato tutto non ha bisogno che di aver lavati i piedi, è tutto quanto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. Se sapete queste cose, siete beati se le fate. «Non parlo di voi tutti: io conosco quelli che ho scelti; ma così è affinché sia adempiuta la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada; affinché quando sarà accaduto, voi crediate che io sono. In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato riceve me, e chi riceve me riceve colui che mi ha mandato». Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e apertamente dichiarò così: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo di chi parlasse. Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesù, stava uno dei discepoli, quello che Gesù amava. Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale parlava. Egli, chinatosi così sul petto di Gesù, gli domandò: «Signore, chi è?» Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E, intinto il boccone, lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto». {Ma} nessuno dei commensali comprese perché gli avesse detto così. Difatti alcuni pensavano che, siccome Giuda teneva la borsa, Gesù gli avesse detto: «Compra quel che ci occorre per la festa»; oppure che desse qualcosa ai poveri. Egli dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte. Quando egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. {Se Dio è glorificato in lui,} Dio lo glorificherà anche in se stesso, e lo glorificherà presto. Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: “Dove vado io, voi non potete venire”, così lo dico ora a voi. Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Simon Pietro gli domandò: «Signore, dove vai?» Gesù {gli} rispose: «Dove vado io non puoi seguirmi per ora, ma mi seguirai più tardi». Pietro gli disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!» Gesù rispose: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte».

Vangelo secondo Giovanni 13:1-38 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Or prima della *festa di Pasqua, Gesú, sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il *diavolo aveva già messo in cuore a *Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesú, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. Si avvicinò dunque a *Simon *Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» Gesú gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesú gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» Gesú gli disse: «Chi è lavato tutto, non ha bisogno che di aver lavati i piedi; è purificato tutto quanto; e voi siete purificati, ma non tutti». Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete netti». Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. Se sapete queste cose, siete beati se le fate. «Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelti; ma, perché sia adempiuta la Scrittura, “Colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada; affinché quando sarà accaduto, voi crediate che io sono. In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato». Dette queste cose, Gesú fu turbato nello spirito e, apertamente, cosí dichiarò: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo di chi parlasse. Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesú, stava uno dei discepoli, quello che Gesú amava. Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale parlava. Egli, chinatosi sul petto di Gesú, gli domandò: «Signore, chi è?» Gesú rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesú gli disse: «Quel che fai, fallo presto». Ma nessuno dei commensali comprese perché gli avesse detto cosí. Difatti alcuni pensavano che, siccome Giuda teneva la borsa, Gesú gli avesse detto: «Compra quel che ci occorre per la festa»; ovvero che desse qualcosa ai poveri. Egli dunque, preso il boccone, uscí subito; ed era notte. Quando egli fu uscito, Gesú disse: «Ora il *Figlio dell'uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in sé stesso e lo glorificherà presto. Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: “Dove vado io, voi non potete venire”, cosí lo dico ora a voi. Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri». Simon Pietro gli domandò: «Signore, dove vai?» Gesú rispose: «Dove vado io, non puoi seguirmi per ora; ma mi seguirai piú tardi». Pietro gli disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!» Gesú gli rispose: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà che già tu non mi abbia rinnegato tre volte.

Vangelo secondo Giovanni 13:1-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Era ormai vicina la festa ebraica della *Pasqua. Gesù sapeva che era venuto per lui il momento di lasciare questo mondo e tornare al Padre. Egli aveva sempre amato i suoi *discepoli che erano nel mondo, e li amò sino alla fine. All’ora della cena, il diavolo aveva già convinto Giuda (il figlio di Simone Iscariota) a tradire Gesù. Gesù sapeva di aver avuto dal Padre ogni potere; sapeva pure che era venuto da Dio e che a Dio ritornava. Allora si alzò da tavola, si tolse la veste e si legò un asciugamano intorno ai fianchi, versò l’acqua in un catino, e cominciò a lavare i piedi ai suoi discepoli. Poi li asciugava con il panno che aveva intorno ai fianchi. Quando arrivò il suo turno, Simon Pietro gli disse: — Signore, tu vuoi lavare i piedi a me? Gesù rispose: — Ora tu non capisci quello che io faccio; lo capirai dopo. Pietro replicò: — No, tu non mi laverai mai i piedi! Gesù ribatté: — Se io non ti lavo, tu non sarai veramente unito a me. Simon Pietro gli disse: — Signore, non lavarmi soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo. Gesù rispose: — Chi è già lavato non ha bisogno di lavarsi altro che i piedi. È completamente puro. Anche voi siete puri, ma non tutti. Infatti, sapeva già chi lo avrebbe tradito. Per questo disse: «Non tutti siete puri». Gesù terminò di lavare i piedi ai discepoli, riprese la sua veste e si mise di nuovo a tavola. Poi disse: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate *Maestro e Signore, e fate bene perché lo sono. Dunque, se io, Signore e Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Io vi ho dato un esempio perché facciate come io ho fatto a voi. Certamente un servo non è più importante del suo padrone e un ambasciatore non è più grande di chi lo ha mandato. Ora sapete queste cose; ma sarete beati quando le metterete in pratica. «Io non parlo per tutti voi: conosco gli uomini che ho scelto. Infatti devono realizzarsi queste parole della *Bibbia: Colui che mangia il mio pane si è ribellato contro di me. Ve lo dico ora, prima che accada; così, quando accadrà, voi crederete che IO SONO. Io vi assicuro questo: chi accoglie uno che è mandato da me accoglie me; e chi accoglie me accoglie il Padre che mi ha mandato». Gesù parlò così, ed era molto turbato. Poi disse: «Io vi assicuro che uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardarono gli uni gli altri, perché non capivano di chi parlava. Uno di loro, il discepolo prediletto di Gesù, era vicino a lui a tavola. Simon Pietro gli fece un cenno come per dire: «Chiedigli di chi sta parlando». Il discepolo si voltò verso Gesù e appoggiandosi sul suo petto gli domandò: — Chi è, Signore? Gesù rispose: — È quello al quale darò un pezzo di pane inzuppato. Poi prese un boccone di pane, lo intinse nel piatto e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Appena Giuda ebbe preso quel pezzo di pane, Satana entrò in lui. Allora Gesù gli disse: «Quello che devi fare, fallo presto». Nessuno di quelli che erano a tavola capì perché Gesù gli aveva parlato a quel modo. Siccome Giuda teneva la cassa comune, alcuni pensarono: «Gli ha detto di comprare il necessario per la festa». Altri dicevano: «Vuole che dia qualcosa ai poveri». Giuda dunque prese il pane e poi uscì subito. Era notte. Uscito Giuda, Gesù disse: «Ora il *Figlio dell'uomo riceve gloria da Dio, e anche la gloria di Dio si manifesta per mezzo del Figlio. Se il Figlio dell'uomo agisce in modo da manifestare la gloria di Dio, presto anche Dio darà la sua gloria al Figlio. «Figli miei, per poco tempo sono ancora con voi. Voi mi cercherete, ma ora dico anche a voi quello che ho già detto ai capi ebrei: dove io vado, voi non potete venire. Io vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Amatevi come io vi ho amato! Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se vi amate gli uni gli altri». Simon Pietro disse a Gesù: — Dove vai, Signore? Gesù rispose: — Dove vado io, tu non puoi venire, per ora; ma mi seguirai dopo. Pietro replicò: — Signore, perché non posso seguirti ora? Sono pronto a morire per te! Gesù rispose: — Tu sei pronto a morire per me? Ti dico io quello che farai: prima dell'alba, prima che il gallo canti, tu per tre volte dirai che non mi conosci.

Vangelo secondo Giovanni 13:1-38 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR avanti la festa di Pasqua, Gesù, sapendo che la sua ora era venuta, da passar di questo mondo al Padre; avendo amati i suoi che erano nel mondo, li amò infino alla fine. E finita la cena (avendo già il diavolo messo nel cuor di Giuda Iscariot, figliuol di Simone, di tradirlo), Gesù, sapendo che il Padre gli avea dato ogni cosa in mano, e ch'egli era proceduto da Dio, e se ne andava a Dio; si levò dalla cena, e pose giù la sua vesta; e preso uno sciugatoio, se ne cinse. Poi mise dell'acqua in un bacino, e prese a lavare i piedi de' discepoli, e ad asciugarli con lo sciugatoio, del quale egli era cinto. Venne adunque a Simon Pietro. Ed egli disse: Signore, mi lavi tu i piedi? Gesù rispose, e gli disse: Tu non sai ora quel ch'io fo, ma lo saprai appresso. Pietro gli disse: Tu non mi laverai giammai i piedi. Gesù gli disse: Se io non ti lavo, tu non avrai parte alcuna meco. Simon Pietro gli disse: Signore, non solo i piedi, ma anche le mani, e il capo. Gesù gli disse: Chi è lavato non ha bisogno se non di lavare i piedi, ma è tutto netto; voi ancora siete netti, ma non tutti. Perciocchè egli conosceva colui che lo tradiva; perciò disse: Non tutti siete netti. Dunque, dopo ch'egli ebbe loro lavati i piedi, ed ebbe ripresa la sua vesta, messosi di nuovo a tavola, disse loro: Sapete voi quel ch'io vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro, e Signore, e dite bene, perciocchè io lo sono. Se dunque io, che sono il Signore, e il Maestro, v'ho lavati i piedi, voi ancora dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Perchè io vi ho dato esempio, acciocchè, come ho fatto io, facciate ancor voi. In verità, in verità, io vi dico, che il servitore non è maggior del suo signore, nè il messo maggior di colui che l'ha mandato. Se sapete queste cose, voi siete beati se le fate. Io non dico di voi tutti; io so quelli che io ho eletti; ma conviene che s'adempia questa scrittura: Colui che mangia il pane meco ha levato contro a me il suo calcagno. Fin da ora io vel dico, avanti che sia avvenuto; acciocchè, quando sarà avvenuto, crediate ch'io son desso. In verità, in verità, io vi dico, che, se io mando alcuno, chi lo riceve riceve me, e chi riceve me riceve colui che mi ha mandato. DOPO che Gesù ebbe dette queste cose, fu turbato nello spirito; e protestò, e disse: In verità, in verità, io vi dico, che l'un di voi mi tradirà. Laonde i discepoli si riguardavano gli uni gli altri, stando in dubbio di chi dicesse. Or uno de' discepoli, il quale Gesù amava, era coricato in sul seno d'esso. Simon Pietro adunque gli fece cenno, che domandasse chi fosse colui, del quale egli parlava. E quel discepolo, inchinatosi sopra il petto di Gesù, gli disse: Signore, chi è colui? Gesù rispose: Egli è colui, al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto. Ed avendo intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariot, figliuol di Simone. Ed allora, dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Laonde Gesù gli disse: Fa' prestamente quel che tu fai. Ma niun di coloro ch'erano a tavola intese perchè gli avea detto quello. Perciocchè alcuni stimavano, perchè Giuda avea la borsa, che Gesù gli avesse detto: Comperaci le cose che ci bisognano per la festa; ovvero, che desse qualche cosa ai poveri. Egli adunque, preso il boccone, subito se ne uscì. Or era notte. QUANDO fu uscito, Gesù disse: Ora è glorificato il Figliuol dell'uomo, e Dio è glorificato in lui. E se Dio è glorificato in lui, egli altresì lo glorificherà in sè medesimo, e tosto lo glorificherà. Figliuoletti, io sono ancora un poco di tempo con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto a' Giudei, che là ove io vo essi non posson venire, così altresì dico a voi al presente. Io vi do un nuovo comandamento: che voi vi amiate gli uni gli altri; acciocchè, come io vi ho amati, voi ancora vi amiate gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che voi siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. Simon Pietro gli disse: Signore, dove vai? Gesù gli rispose: Là ove io vo, tu non puoi ora seguitarmi; ma mi seguiterai poi appresso. Pietro gli disse: Signore, perchè non posso io ora seguitarti? io metterò la vita mia per te. Gesù gli rispose: Tu metterai la vita tua per me? in verità, in verità, io ti dico che il gallo non canterà, che tu non mi abbi rinnegato tre volte.

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