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Vangelo secondo Giovanni 12:20-50

Vangelo secondo Giovanni 12:20-50 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ora tra quelli che salivano alla festa per adorare c’erano alcuni Greci. Questi dunque, avvicinatisi a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, gli fecero questa richiesta: «Signore, vorremmo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea; e Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro, dicendo: «L’ora è venuta, che il Figlio dell’uomo deve essere glorificato. In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna. Se uno mi serve, mi segua, e là dove sono io sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà. Ora l’animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest’ora. Padre, glorifica il tuo nome!» Allora venne una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò di nuovo!» Perciò la folla che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Gli ha parlato un angelo». Gesù disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». Così diceva per indicare di qual morte doveva morire. La folla quindi gli rispose: «Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come mai dunque tu dici che il Figlio dell’uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell’uomo?» Gesù dunque disse loro: «La luce è ancora per poco tempo tra di voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce». Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro. Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui, affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? A chi è stato rivelato il braccio del Signore?» Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia: «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori, affinché non vedano con gli occhi, non comprendano con il cuore, non si convertano e io non li guarisca». Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò. Ciò nonostante molti, anche tra i capi, credettero in lui; ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio. Ma Gesù ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non riceve le mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare; e so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre me le ha dette».

Vangelo secondo Giovanni 12:20-50 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Or tra quelli che salivano alla festa per adorare c'erano alcuni Greci. Questi dunque, avvicinatisi a *Filippo, che era di Betsàida di *Galilea, gli fecero questa richiesta: «Signore, vorremmo vedere Gesú». Filippo andò a dirlo ad *Andrea; e Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesú. Gesú rispose loro, dicendo: «L'ora è venuta, che il *Figlio dell'uomo dev'essere glorificato. In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna. Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorerà. Ora, l'animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest'ora. Padre, glorifica il tuo nome!» Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!» Perciò la folla che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Gli ha parlato un angelo». Gesú disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». Cosí diceva per indicare di qual morte doveva morire. La folla quindi gli rispose: «Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come mai dunque tu dici che il Figlio dell'uomo dev'essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?» Gesú dunque disse loro: «La luce è ancora per poco tempo tra di voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre, non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce». Gesú disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro. Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui; affinché si adempisse la parola detta dal *profeta *Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? A chi è stato rivelato il braccio del Signore?» Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia: «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori, affinché non vedano con gli occhi, e non comprendano con il cuore, e non si convertano, e io non li guarisca». Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò. Ciò nonostante, molti, anche tra i capi, credettero in lui; ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla *sinagoga; perché preferirono la gloria degli uomini alla gloria di Dio. Ma Gesú ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre. Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare; e so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico cosí come il Padre le ha dette a me».

Vangelo secondo Giovanni 12:20-50 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Fra quelli che erano andati a Gerusalemme per la festa c’erano alcuni Greci. Essi si avvicinarono a Filippo (che era di Betsàida, città della Galilea) e gli dissero: «Signore, vogliamo conoscere Gesù». Filippo lo disse ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose: «L’ora è venuta. Il *Figlio dell'uomo sta per essere innalzato alla gloria. Se il seme di frumento non finisce sottoterra e non muore, non porta frutto. Se muore, invece, porta molto frutto. Ve l’assicuro. Chi ama la propria vita la perderà. Chi è pronto a perdere la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io ci saranno anche quelli che mi servono. E chi serve me sarà onorato dal Padre». Gesù disse ancora: «Sono profondamente turbato. Che devo fare? Dire al Padre: fammi evitare questa prova? Ma è proprio per quest’ora che sono venuto. Padre, glorifica il tuo nome!». Allora una voce disse dal cielo: «L’ho glorificato, e lo glorificherò ancora». La gente sentì e alcuni dissero: «È un tuono». Altri dicevano: «No, è un *angelo che gli ha parlato». Gesù rispose: «Quella voce non era per me, ma per voi. Ora comincia il *giudizio per questo mondo: ora il *demonio, il capo di questo mondo, sta per essere buttato fuori. E quando sarò innalzato dalla terra, attirerò a me tutti gli uomini». Gesù diceva: «Quando sarò innalzato» per far capire che sarebbe morto su una croce. La folla replicò: — La Bibbia dice che il *Messia vivrà per sempre. Come mai ora dici che il *Figlio dell'uomo dev’essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo? Gesù rispose: — Ancora per poco la luce è fra voi. Camminate finché avete la luce, prima che il buio vi sorprenda. Chi cammina al buio non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce! Così sarete veramente figli della luce. Detto questo, se ne andò senza farsi notare. Ormai Gesù aveva fatto tanti segni miracolosi davanti al popolo, eppure non credevano in lui. Così si compivano le parole della Bibbia dette dal *profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alle nostre parole? A chi si è rivelata la forza del Signore? Perciò non potevano credere, come ha detto lo stesso profeta: Dio ha reso ciechi i loro occhi e ha reso duro il loro cuore. Così non vedono coi loro occhi, non capiscono con il loro cuore e non cambiano vita per essere guariti. Isaia disse queste cose perché già conosceva la gloria di Gesù. Era di lui che parlava. Comunque, molti credettero in Gesù, anche fra i capi. Ma non lo dichiaravano davanti ai *farisei per non essere espulsi dalla loro comunità. Per loro era più importante essere rispettati dagli uomini che essere apprezzati da Dio. Allora Gesù esclamò: «Chi crede in me, in realtà crede nel Padre che mi ha mandato; chi vede me, vede il Padre che mi ha mandato. «Io sono venuto nel mondo come luce, perché chi crede in me non rimanga nelle tenebre. Chi ascolta le mie parole e non le mette in pratica, io non lo condanno. Infatti non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo. Chi mi respinge e rifiuta le mie parole ha già un giudice: a condannarlo, nell’ultimo giorno, sarà proprio la parola che io ho annunziato. «Io non parlo di mia iniziativa: il Padre che mi ha mandato, mi ha comandato quello che devo dire. Io so che l’incarico che ho ricevuto porta la vita eterna. Tutto quello che dico, lo dico come il Padre l’ha detto a me».

Vangelo secondo Giovanni 12:20-50 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR v'erano certi Greci, di quelli che salivano per adorar nella festa. Costoro adunque, accostatisi a Filippo, ch' era di Betsaida, città di Galilea, lo pregarono, dicendo: Signore, noi vorremmo veder Gesù. Filippo venne, e lo disse ad Andrea; e di nuovo Andrea e Filippo lo dissero a Gesù. E Gesù rispose loro, dicendo: L'ora è venuta, che il Figliuol dell'uomo ha da esser glorificato. In verità, in verità, io vi dico che, se il granel del frumento, caduto in terra, non muore, riman solo; ma, se muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna. Se alcun mi serve, seguitimi; ed ove io sarò, ivi ancora sarà il mio servitore; e se alcuno mi serve, il Padre l'onorerà. Ora è turbata l'anima mia; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora; ma, per questo sono io venuto in quest'ora. Padre, glorifica il tuo nome. Allora venne una voce dal cielo, che disse: E l'ho glorificato, e lo glorificherò ancora. Laonde la moltitudine, ch'era quivi presente, ed avea udita la voce, diceva essersi fatto un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato. E Gesù rispose, e disse: Questa voce non si è fatta per me, ma per voi. Ora è il giudicio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo. Ed io, quando sarò levato in su dalla terra, trarrò tutti a me. Or egli diceva questo, significando di qual morte egli morrebbe. La moltitudine gli rispose: Noi abbiamo inteso dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come dunque dici tu che convien che il Figliuol dell'uomo sia elevato ad alto? chi è questo Figliuol dell'uomo? Gesù adunque disse loro: Ancora un poco di tempo la Luce è con voi; camminate, mentre avete la luce, che le tenebre non vi colgano; perciocchè, chi cammina nelle tenebre non sa dove si vada. Mentre avete la Luce, credete nella Luce, acciocchè siate figliuoli di luce. Queste cose ragionò Gesù; e poi se ne andò, e si nascose da loro. E, benchè avesse fatti cotanti segni davanti a loro, non però credettero in lui; acciocchè la parola che il profeta Isaia ha detta s'adempiesse: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? ed a cui è stato rivelato il braccio del Signore? Per tanto non potevano credere, perciocchè Isaia ancora ha detto: Egli ha accecati loro gli occhi, ed ha indurato loro il cuore, acciocchè non veggano con gli occhi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li sani. Queste cose disse Isaia, quando vide la gloria d'esso, e d'esso parlò. Pur nondimeno molti, eziandio dei principali, credettero in lui; ma, per tema de' Farisei, non lo confessavano, acciocchè non fossero sbanditi dalla sinagoga. Perciocchè amarono più la gloria degli uomini, che la gloria di Dio. Or Gesù gridò, e disse: Chi crede in me non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. E chi vede me vede colui che mi ha mandato. Io, che son la Luce, son venuto nel mondo, acciocchè chiunque crede in me non dimori nelle tenebre. E se alcuno ode le mie parole, e non crede, io non lo giudico; perciocchè io non son venuto a giudicare il mondo, anzi a salvare il mondo. Chi mi sprezza, e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che io ho ragionata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. Perciocchè io non ho parlato da me medesimo; ma il Padre che mi ha mandato è quello che mi ha ordinato ciò ch'io debbo dire e parlare. Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose adunque ch'io ragiono, così le ragiono come il Padre mi ha detto.