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Vangelo secondo Giovanni 11:1-16

Vangelo secondo Giovanni 11:1-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

C’era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato. Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». Gesù, udito ciò, disse: «Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato». Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro; come ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Torniamo in Giudea!» I discepoli gli dissero: «Rabbì, proprio adesso i Giudei cercavano di lapidarti, e tu vuoi tornare là?» Gesù rispose: «Non vi sono dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Così parlò; poi disse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma vado a svegliarlo». Perciò i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme sarà salvo». Or Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!» Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!»

Vangelo secondo Giovanni 11:1-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

C'era un ammalato, un certo *Lazzaro di *Betania, del villaggio di *Maria e di *Marta sua sorella. Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato. Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesú: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». Gesú, udito ciò, disse: «Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il *Figlio di Dio sia glorificato». Or Gesú amava Marta e sua sorella e Lazzaro; com'ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Torniamo in *Giudea!» I discepoli gli dissero: «Maestro, proprio adesso i Giudei cercavano di lapidarti, e tu vuoi tornare là?» Gesú rispose: «Non vi sono dodici *ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Cosí parlò; poi disse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo». Perciò i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme, sarà salvo». Or Gesú aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. Allora Gesú disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!» Allora *Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!»

Vangelo secondo Giovanni 11:1-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Lazzaro era il fratello di Maria, la donna che poi unse il Signore con olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli. Essi abitavano a Betània insieme a Marta, loro sorella. Lazzaro si ammalò e le sorelle fecero avvisare Gesù: «Signore, il tuo amico è ammalato». Quando Gesù ebbe questa notizia disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma servirà a manifestare la gloriosa potenza di Dio e quella di suo Figlio». Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella Maria e a Lazzaro. Quando sentì che Lazzaro era ammalato aspettò ancora due giorni, poi disse ai *discepoli: — Torniamo in Giudea. I discepoli replicarono: — *Maestro, poco fa in Giudea cercavano di ucciderti e tu ci vuoi tornare? Gesù rispose: — Non ci sono forse dodici ore nel giorno? se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce; se uno invece cammina di notte, inciampa, perché non ha la luce. Poi disse ancora: — Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a risvegliarlo. I discepoli gli dissero: — Signore, se si è addormentato guarirà. Ma Gesù parlava della morte di Lazzaro; essi invece pensavano che parlasse del sonno. Allora Gesù disse chiaramente: — Lazzaro è morto; sono contento per voi che non eravamo là, così crederete. Andiamo da lui! Tommaso, soprannominato Gemello, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi, a morire con lui!».

Vangelo secondo Giovanni 11:1-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR v'era un certo Lazaro, di Betania, del castello di Maria, e di Marta, sua sorella, il quale era infermo. (Or Maria era quella che unse d'olio odorifero il Signore, ed asciugò i suoi piedi co' suoi capelli; della quale il fratello Lazaro era infermo.) Le sorelle adunque mandarono a dire a Gesù: Signore, ecco, colui che tu ami è infermo. E Gesù, udito ciò, disse: Questa infermità non è a morte, ma per la gloria di Dio, acciocchè il Figliuol di Dio sia glorificato per essa. Or Gesù amava Marta, e la sua sorella, e Lazaro. Come dunque egli ebbe inteso ch'egli era infermo, dimorò ancora nel luogo ove egli era due giorni. Poi appresso disse a' suoi discepoli: Andiam di nuovo in Giudea. I discepoli gli dissero: Maestro, i Giudei pur ora cercavan di lapidarti, e tu vai di nuovo là? Gesù rispose: Non vi son eglino dodici ore del giorno? se alcuno cammina di giorno, non s'intoppa, perciocchè vede la luce di questo mondo. Ma, se alcuno cammina di notte, s'intoppa, perciocchè egli non ha luce. Egli disse queste cose; e poi appresso disse loro: Lazaro, nostro amico, dorme; ma io vo per isvegliarlo. Laonde i suoi discepoli dissero: Signore, se egli dorme, sarà salvo. Or Gesù avea detto della morte di esso; ma essi pensavano ch'egli avesse detto del dormir del sonno. Allora adunque Gesù disse loro apertamente: Lazaro è morto. E per voi, io mi rallegro che io non v'era, acciocchè crediate; ma andiamo a lui. Laonde Toma, detto Didimo, disse a' discepoli, suoi compagni: Andiamo ancor noi, acciocchè muoiamo con lui.