Geremia 8:1-22
Geremia 8:1-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«In quel tempo», dice il SIGNORE, «si toglieranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi prìncipi, le ossa dei sacerdoti, le ossa dei profeti, le ossa degli abitanti di Gerusalemme, e le si esporrà davanti al sole, davanti alla luna e davanti a tutto l’esercito del cielo, che essi hanno amato, hanno servito, hanno seguito, hanno consultato e davanti a cui si sono prostrati; non si raccoglieranno, non si seppelliranno, ma saranno come letame sulla faccia della terra. La morte sarà preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarrà di questa razza malvagia, in tutti i luoghi dove li avrò scacciati», dice il SIGNORE degli eserciti. «Tu di’ loro: “Così parla il SIGNORE: Se uno cade non si rialza forse? Se uno si svia, non torna egli indietro? Perché dunque questo popolo di Gerusalemme si svia di uno sviamento perenne? Essi persistono nella malafede e rifiutano di convertirsi. Io sto attento e ascolto: essi non parlano come dovrebbero; nessuno si pente della sua malvagità e dice: ‘Che ho fatto?’ Ognuno riprende la sua corsa, come il cavallo che si slancia alla battaglia. Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni; la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo quando debbono venire, ma il mio popolo non conosce quel che il SIGNORE ha ordinato. Voi come potete dire: ‘Noi siamo saggi e la legge del SIGNORE è con noi!’? Sì, certo, ma la penna bugiarda degli scribi ha mentito. I saggi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi. Ecco, hanno rigettato la parola del SIGNORE; quale saggezza possono avere? Perciò io darò le loro mogli ad altri, i loro campi a dei nuovi possessori; poiché, dal più piccolo al più grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: ‘Pace, pace’, mentre pace non c’è. Essi saranno confusi perché commettono delle abominazioni. Non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire, perciò cadranno fra quelli che cadono; quando io li visiterò saranno abbattuti”, dice il SIGNORE. “Certo io li sterminerò”, dice il SIGNORE. “Non c’è più uva sulla vite, non più fichi sul fico e le foglie sono appassite! Io ho dato loro dei nemici che passeranno sui loro corpi”». Perché ce ne stiamo qui seduti? Adunatevi, entriamo nelle città fortificate, là periamo! Poiché il SIGNORE, il nostro Dio, ci condanna a perire, ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro il SIGNORE. Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge; aspettavamo un tempo di guarigione ed ecco il terrore! Si ode da Dan lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore del nitrito dei suoi destrieri trema tutto il paese; poiché vengono, divorano il paese e tutto ciò che contiene, la città e i suoi abitanti. «Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere, contro cui non c’è incantesimo che valga; vi morderanno», dice il SIGNORE. Dove trovare conforto nel mio dolore? Il cuore mi langue in petto. Ecco il grido d’angoscia della figlia del mio popolo da terra lontana: «Il SIGNORE non è più in Sion? Il suo re non è più in mezzo a lei?» «Perché hanno provocato la mia ira con le loro immagini scolpite e con vanità straniere?» «La mietitura è finita, l’estate è trascorsa e noi non siamo salvati». Per la piaga della figlia del mio popolo io sono tutto affranto; sono in lutto, sono in preda alla costernazione. Non c’è balsamo in Galaad? Non c’è laggiù nessun medico? Perché dunque la piaga della figlia del mio popolo non è stata medicata?
Geremia 8:1-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«“In quel tempo, dice il Signore, si toglieranno dai loro sepolcri le ossa dei re di *Giuda, le ossa dei suoi príncipi, le ossa dei *sacerdoti, le ossa dei *profeti, le ossa degli abitanti di *Gerusalemme, e le si esporrà davanti al sole, davanti alla luna e davanti a tutto l'esercito del cielo, che essi hanno amato, hanno servito, hanno seguito, hanno consultato, e davanti a cui si sono prostrati; non si raccoglieranno, non si seppelliranno, ma saranno come letame sulla faccia della terra. La morte sarà preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarrà di questa razza malvagia, in tutti i luoghi dove li avrò scacciati, dice il Signore degli eserciti”. «Tu di' loro: “Cosí parla il Signore: Se uno cade non si rialza forse? Se uno si svia, non torna egli indietro? Perché dunque questo popolo di Gerusalemme si svia di uno sviamento perenne? Essi persistono nella malafede e rifiutano di convertirsi. Io sto attento e ascolto: essi non parlano come dovrebbero; nessuno si pente della sua malvagità e dice: «Che ho fatto?» Ognuno riprende la sua corsa, come il cavallo che si slancia alla battaglia. Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni; la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo quando debbono venire, ma il mio popolo non conosce quel che il Signore ha ordinato. Voi come potete dire: «Noi siamo saggi e la legge del Signore è con noi!» Sí, certo, ma la penna bugiarda degli *scribi ha mentito. I saggi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola del Signore; quale saggezza possono avere? Perciò io darò le loro mogli ad altri, i loro campi a dei nuovi possessori; poiché dal piú piccolo al piú grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: «Pace, pace», mentre pace non c'è. Essi saranno confusi perché commettono delle abominazioni; non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; perciò cadranno fra quelli che cadono; quando io li visiterò saranno abbattuti, dice il Signore. Certo io li sterminerò, dice ilSignore. Non c'è piú uva sulla vite, non piú fichi sul fico, e le foglie sono appassite! Io ho dato loro dei nemici che passeranno sui loro corpi”». Perché ce ne stiamo qui seduti? Adunatevi, entriamo nelle città fortificate, là periamo! Poiché il Signore, il nostro Dio, ci condanna a perire, ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro il Signore. Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge; aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore! Si ode da *Dan lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore del nitrito dei suoi destrieri, trema tutto il paese; poiché vengono, divorano il paese e tutto ciò che contiene, la città e i suoi abitanti. «Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere, contro cui non c'è *incantesimo che valga; vi morderanno», dice il Signore. Dove trovar conforto nel mio dolore? Il cuore mi langue in petto. Ecco il grido d'angoscia della figlia del mio popolo da terra lontana: «Il Signore non è piú in *Sion? Il suo re non è piú in mezzo a lei?» «Perché hanno provocato la mia ira con le loro immagini scolpite e con vanità straniere?» «La mietitura è finita, l'estate è trascorsa, e noi non siamo salvati». Per la piaga della figlia del mio popolo io sono tutto affranto; sono in lutto, sono in preda alla costernazione. Non c'è balsamo in *Galaad? Non c'è laggiú nessun medico? Perché dunque la piaga della figlia del mio popolo non è stata medicata?
Geremia 8:1-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Dice il Signore: «Allora tireranno fuori dai loro sepolcri le ossa dei re, dei capi di Giuda, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. Queste ossa non saranno più raccolte per essere sepolte, ma diventeranno letame per la terra. Le lasceranno sparse al sole, alla luna, alle stelle che essi hanno amato e servito, che hanno onorato e consultato, e davanti ai quali si sono prostrati. Gli uomini di questa nazione malvagia che riusciranno a sopravvivere, preferiranno morire piuttosto che continuare a vivere così nei luoghi dove io li avrò dispersi. Lo assicuro io, il Signore dell'universo». Il Signore mi mandò a dire al suo popolo: «Quando uno cade, forse non si rialza? Se uno perde la strada, non torna forse indietro? Perché invece questo mio popolo si è allontanato da me e non torna indietro? Sono ostinatamente malvagi e non vogliono tornare a me. Ho ascoltato attentamente, ma non dicono la verità. Nessuno rinunzia a commettere il male, nessuno riconosce di avere sbagliato. Ognuno tira dritto per la sua strada come un cavallo lanciato in battaglia. Anche la cicogna nel cielo sa quando è tempo di migrare; la tortora, la rondine e la gru sanno quando è tempo di tornare. Invece il mio popolo non sa riconoscere l’ordine stabilito dal Signore. Come potete credervi saggi soltanto perché avete la legge del Signore, dal momento che la penna ingannevole dei vostri maestri l’ha completamente falsata? I sapienti saranno coperti di vergogna, saranno confusi e fatti prigionieri. Essi hanno disprezzato la parola del Signore: quale sapienza possono avere? Perciò darò le loro mogli ad altri e i loro campi ai conquistatori perché tutti, poveri e ricchi, cercano solo di far denaro. Profeti e sacerdoti sono una massa di imbroglioni. Curano le piaghe del mio popolo come se si trattasse di un semplice graffio. “Va tutto bene”, dicono, e invece non va bene niente. Dovrebbero vergognarsi per queste malvagità disgustose, ma non si vergognano affatto, non arrossiscono. Perciò cadranno come sono caduti altri; saranno abbattuti quando io li punirò. Io, il Signore, ho stabilito così». Dice il Signore: «Voglio distruggerli completamente: non resterà neppure un grappolo nella vigna, nemmeno un frutto sul fico; anche le foglie appassiranno. Farò venire contro di loro gente che li calpesterà». Gli abitanti di Giuda dicono: «Perché ce ne stiamo senza far niente? Corriamo a rifugiarci nelle città fortificate e moriamo lì perché il Signore nostro Dio vuole farci morire. Ci fa bere acqua avvelenata, perché abbiamo peccato contro di lui. Aspettavamo la pace, ma non c’è stata; aspettavamo la guarigione, ma è arrivato il terrore. I nostri nemici sono già nella città di Dan. Sentiamo sbuffare i loro cavalli; al loro nitrito trema tutta la terra. I nemici sono venuti a saccheggiare il nostro territorio e le sue ricchezze, a distruggere le città con i loro abitanti». Dice il Signore: «Attenzione! Sto per mandare contro di voi dei serpenti velenosi. Non riuscirete a incantarli, e vi morderanno». Il mio dolore è senza speranza mi sento venire meno. Da un capo all’altro del paese sento le grida della figlia del mio popolo: «Il Signore nostro re non è più in Sion?». Il Signore risponde: «E voi, perché mi avete offeso con i vostri idoli, con queste nullità portate dagli stranieri?». Il popolo grida: «È finita la mietitura, è passata l’estate, e noi non siamo stati salvati». Sono afflitto per la sventura che ha colpito la figlia del mio popolo, sono costernato, distrutto dal dolore. Non c’è nessuna medicina in Gàlaad, non si riesce a trovare un medico? Perché la figlia del mio popolo non è stata guarita?
Geremia 8:1-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
In quel tempo, dice il Signore, saranno tratte fuor de' lor sepolcri l'ossa dei re di Giuda, e l'ossa de' suoi principi, e l'ossa de' sacerdoti, e l'ossa de' profeti, e l'ossa degli abitanti di Gerusalemme. E saranno sparse al sole, e alla luna, ed a tutto l'esercito del cielo; le quali cose essi hanno amate, ed hanno lor servito, e sono loro andati dietro, e l'hanno ricercate, e l'hanno adorate; quell'ossa non saranno raccolte, nè seppellite; saranno come letame in su la faccia della terra. E la morte sarà più desiderabile che la vita, a tutto il rimanente di coloro che saranno avanzati di questa nazion malvagia; in tutti i luoghi ove ne saranno rimasti alcuni di resto, ne' quali io li avrò scacciati, dice il Signor degli eserciti. DI' loro ancora: Così ha detto il Signore: Se alcun cade, non si rileva egli? se si disvia, non ritorna egli al diritto cammino? Perchè si è questo popolo di Gerusalemme sviato d'uno sviamento pertinace? si sono attenuti all'inganno, han ricusato di convertirsi, io sono stato attento, ed ho ascoltato; non parlano dirittamente, non vi è alcuno che si penta del suo male, dicendo: Che cosa ho fatto? ciascun di loro si è volto al suo corso, a guisa di cavallo, che trascorre alla battaglia. Anche la cicogna nel cielo conosce le sue stagioni; e la tortola, e la gru, e la rondine, osservano il tempo della lor venuta; ma il mio popolo non ha conosciuto il giudicio del Signore. Come potete dire: Noi siamo savi, e la Legge del Signore è con noi? ecco pure il falso stile degli scribi si è adoperato a falsità. I savi sono stati confusi, sono stati spaventati, e presi; ecco, hanno rigettata la parola del Signore; e qual sapienza sarebbe in loro? Perciò, io darò le lor mogli ad altri, e i lor poderi ad altri possessori; perciocchè tutti, dal maggiore al minore, son dati all'avarizia; tutti, profeti, e sacerdoti, commettono falsità; ed han curata la rottura della figliuola del mio popolo alla leggiera, dicendo: Pace, pace; benchè non vi sia alcuna pace. Si son eglino vergognati, perchè hanno fatta una cosa abbominevole? non hanno avuta vergogna alcuna, e non son saputi vergognarsi; perciò caderanno fra gli uccisi, nel tempo della lor visitazione, e traboccheranno, ha detto il Signore. Io li consumerò affatto, dice il Signore; non vi è più uva nella vite, nè fichi nel fico; le foglie stesse si son appassate; ed anche ciò che io darò loro sarà loro tolto. Perchè ce ne stiamo? ricoglietevi, ed entriamo nelle città forti, ed ivi stiamocene cheti; perciocchè il Signore Iddio nostro ci fa star cheti, e ci abbevera d'acqua di tosco; perciocchè abbiam peccato contro al Signore. Ei si sta aspettando pace, ma non vi è bene alcuno; il tempo della guarigione, ed ecco turbamento. Il fremito de' suoi cavalli è stato udito da Dan; tutta la terra ha tremato per lo suono dell'annitrire de' suoi destrieri; son venuti, ed hanno divorato il paese, e tutto ciò che è in esso; le città, ed i loro abitanti. Perciocchè, ecco, io mando contro a voi de' serpenti, degli aspidi, contro a' quali non vi è alcuna incantagione; e vi morderanno, dice il Signore. O mio conforto nel cordoglio! il mio cuore langue in me. Ecco la voce del grido della figliuola del mio popolo, da lontan paese: Non è il Signore in Sion? non vi è il re d'essa? Perchè mi hanno essi dispettato con le loro sculture, con vanità di stranieri? La ricolta è passata, la state è finita, e noi non siamo stati salvati. Io son tutto rotto per la rottura della figliuola del mio popolo; io ne vo vestito a bruno; stupore mi ha occupato. Non vi è egli alcun balsamo in Galaad? non vi è egli alcun medico? perchè dunque non è stata risaldata la piaga della figliuola del mio popolo?