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Geremia 49:1-39

Geremia 49:1-39 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Riguardo ai figli di Ammon. Così parla il SIGNORE: «Israele non ha forse figli? Non ha forse erede? Perché dunque Malcom prende possesso di Gad e il suo popolo abita nelle città circostanti? Perciò ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui farò udire il grido di guerra contro Rabba dei figli di Ammon; essa diventerà un mucchio di macerie, le sue città saranno consumate dal fuoco. Allora Israele spodesterà quelli che l’avevano spodestato», dice il SIGNORE. «Urla, o Chesbon, poiché Ai è devastata; gridate, o città di Rabba, vestitevi di sacchi, spandete lamenti, correte qua e là lungo le muraglie, poiché Malcom va in esilio insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi. Perché ti vanti delle tue valli, della tua fertile valle, o figliola infedele, che confidavi nei tuoi tesori e dicevi: “Chi verrà contro di me?” Ecco, io ti faccio venire addosso da tutti i tuoi dintorni il terrore», dice il Signore, DIO degli eserciti; «voi sarete scacciati in tutte le direzioni e non vi sarà chi raduni i fuggiaschi. Ma, dopo questo, io riporterò dall’esilio i figli di Ammon», dice il SIGNORE. Riguardo a Edom. Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Non c’è più saggezza in Teman? Gli intelligenti non sanno più consigliare? La loro saggezza è dunque svanita? Fuggite, voltate le spalle, nascondetevi profondamente, o abitanti di Dedan! Poiché io faccio venire la calamità sopra Esaù, il tempo della sua punizione. Se dei vendemmiatori venissero da te, non lascerebbero niente da racimolare. Se dei ladri venissero di notte, guasterebbero a loro piacimento. Poiché io spoglierò Esaù, scoprirò i suoi nascondigli ed egli non si potrà nascondere; la sua prole, i suoi fratelli, i suoi vicini saranno distrutti, ed egli non sarà più. Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, e le tue vedove confidino in me!» Infatti così parla il SIGNORE: «Ecco, quelli che non erano destinati a bere la coppa la dovranno bere; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, tu la berrai certamente. Io infatti lo giuro per me stesso», dice il SIGNORE, «Bosra diverrà una desolazione, un obbrobrio, un deserto, una maledizione; tutte le sue città saranno solitudini eterne». Io ho ricevuto un messaggio dal SIGNORE, un messaggero è stato inviato fra le nazioni: «Adunatevi, venite contro di lei, alzatevi per la battaglia!» «Infatti, ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni, disprezzato fra gli uomini. Lo spavento che ispiravi e l’orgoglio del tuo cuore ti hanno ingannato, o tu che abiti nei crepacci delle rocce, che occupi la cima delle colline; ma anche se tu facessi il tuo nido in alto come l’aquila, io ti farò precipitare di lassù», dice il SIGNORE. «Edom diventerà una desolazione; chiunque vi passerà vicino rimarrà stupito e si metterà a fischiare a causa di tutti i suoi flagelli. Come avvenne al sovvertimento di Sodoma, di Gomorra e di tutte le città a loro vicine», dice il SIGNORE, «nessuno abiterà più in questo luogo, non vi risiederà più nessun figlio d’uomo. Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del Giordano contro il forte territorio; io ne farò fuggire a un tratto Edom e stabilirò su di esso colui che io ho scelto. Infatti chi è simile a me? Chi mi ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi di fronte?» Perciò, ascoltate il disegno che il SIGNORE ha concepito contro Edom, i pensieri che medita contro gli abitanti di Teman! Certo, saranno trascinati via come i più piccoli del gregge; certo, la loro abitazione sarà devastata. Al rumore della loro caduta trema la terra; si ode il loro grido fino al mar Rosso. Ecco, il nemico sale, fende l’aria come l’aquila, spiega le sue ali verso Bosra; il cuore dei prodi di Edom, in quel giorno, è come il cuore di una donna in doglie di parto. Riguardo a Damasco. «Camat e Arpad sono confuse, poiché hanno udito una cattiva notizia; vengono meno, è un’agitazione come quella del mare, che non può calmarsi. Damasco diviene fiacca, si volta per fuggire, un tremito l’ha colta; angoscia e dolori si sono impadroniti di lei, come di donna che partorisce. Come mai non è stata risparmiata la città famosa, la città della mia gioia? Così i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice il SIGNORE degli eserciti. «Io appiccherò il fuoco alle mura di Damasco ed esso divorerà i palazzi di Ben-Adad». Riguardo a Chedar e ai regni di Asor, che Nabucodonosor, re di Babilonia, sconfisse. Così parla il SIGNORE: «Alzatevi, salite contro Chedar, distruggete i figli dell’oriente! Le loro tende, le loro greggi saranno prese; saranno portati via i loro teli, tutti i loro bagagli, i loro cammelli, e si griderà loro: “Tutto intorno è terrore!” Fuggite, dileguatevi ben lontano, nascondetevi profondamente, o abitanti di Asor», dice il SIGNORE; «poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ha formato un disegno contro di voi, ha concepito un piano contro di voi. Alzatevi, salite contro una nazione che gode pace e abita al sicuro», dice il SIGNORE, «che non ha né porte né sbarre e risiede solitaria. Siano i loro cammelli dati in preda, la moltitudine del loro bestiame diventi bottino! Io disperderò a tutti i venti quelli che si radono le tempie e farò venire la loro calamità da tutte le parti», dice il SIGNORE. «Asor diventerà un covo di sciacalli, una desolazione perenne; nessuno più abiterà questo luogo, non vi risiederà più nessun figlio d’uomo». Ecco la parola del SIGNORE che fu rivolta al profeta Geremia riguardo a Elam, al principio del regno di Sedechia, re di Giuda: Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Ecco, io spezzo l’arco di Elam, la sua principale forza. Io farò venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disperderò a tutti quei venti e non ci sarà nazione dove non arrivino dei fuggiaschi di Elam. Renderò gli Elamiti spaventati davanti ai loro nemici, davanti a quelli che cercano la loro vita; farò piombare su di loro la calamità, la mia ira ardente», dice il SIGNORE; «manderò la spada a inseguirli, finché io non li abbia consumati. Metterò il mio trono in Elam e ne farò perire i re e i capi», dice il SIGNORE. «Ma negli ultimi giorni avverrà che io ricondurrò Elam dall’esilio», dice il SIGNORE.

Geremia 49:1-39 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Riguardo ai figli di *Ammon. Cosí parla il Signore: «*Israele non ha forse figli? Non ha forse erede? Perché dunque *Malcom prende possesso di *Gad, e il suo popolo abita nelle città circostanti? Perciò ecco, i giorni vengono», dice il Signore, «in cui farò udire il grido di guerra contro Rabba dei figli di Ammon; essa diventerà un mucchio di macerie, le sue città saranno consumate dal fuoco; allora Israele spodesterà quelli che l'avevano spodestato», dice il Signore. «Urla, o Chesbon, poiché Ai è devastata; gridate, o cittàa di Rabba, vestitevi di sacchi, spandete lamenti, correte qua e là lungo le muraglie, poiché Malcom va in esilio insieme con i suoi *sacerdoti e con i suoi capi. Perché ti vanti delle tue valli, della tua fertile valle, o figliola infedele, che confidavi nei tuoi tesori e dicevi: “Chi verrà contro di me?” Ecco, io ti faccio venire addosso da tutti i tuoi dintorni il terrore», dice il Signore, Dio degli eserciti; «voi sarete scacciati in tutte le direzioni, e non vi sarà chi raduni i fuggiaschi. Ma, dopo questo, io riporterò dall'esilio i figli di Ammon», dice il Signore. Riguardo a *Edom. Cosí parla il Signore degli eserciti: «Non c'è piú saggezza in Teman? Gli intelligenti non sanno piú consigliare? La loro saggezza è dunque svanita? Fuggite, voltate le spalle, nascondetevi profondamente, o abitanti di Dedan! Poiché io faccio venire la calamità sopra *Esaú, il tempo della sua punizione. Se dei vendemmiatori venissero da te, non lascerebbero niente da racimolare. Se dei ladri venissero di notte, guasterebbero a loro piacimento. Poiché io spoglierò Esaú, scoprirò i suoi nascondigli, ed egli non si potrà nascondere; la sua prole, i suoi fratelli, i suoi vicini saranno distrutti, ed egli non sarà piú. Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, e le tue vedove confidino in me!» Infatti cosí parla il Signore: «Ecco, quelli che non erano destinati a bere la coppa la dovranno bere; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, tu la berrai certamente. Io infatti lo giuro per me stesso», dice il Signore, «Bosra diverrà una desolazione, un obbrobrio, un deserto, una maledizione; tutte le sue città saranno solitudini eterne». Io ho ricevuto un messaggio dal Signore, un messaggero è stato inviato fra le nazioni: «Adunatevi, venite contro di lei, alzatevi per la battaglia!» «Infatti, ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni, disprezzato fra gli uomini. Lo spavento che ispiravi, l'orgoglio del tuo cuore ti hanno ingannato, o tu che abiti nei crepacci delle rocce, che occupi la cima delle colline; ma anche se tu facessi il tuo nido in alto come l'aquila, io ti farò precipitar di lassú», dice il Signore. «Edom diventerà una desolazione; chiunque vi passerà vicino rimarrà stupito e si metterà a fischiare a causa di tutti i suoi flagelli. Come avvenne al sovvertimento di *Sodoma, di *Gomorra e di tutte le città a loro vicine», dice il Signore, «nessuno piú abiterà in questo luogo, non vi risiederà piú nessun figlio d'uomo. Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del *Giordano contro il forte territorio; io ne farò fuggire a un tratto Edom, e stabilirò su di esso colui che io ho scelto. Infatti chi è simile a me? Chi mi ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi di fronte?» Perciò, ascoltate il disegno che il Signore ha concepito contro Edom, i pensieri che medita contro gli abitanti di Teman! Certo, saranno trascinati via come i piú piccoli del gregge; certo, la loro abitazione sarà devastata. Al rumore della loro caduta trema la terra; si ode il loro grido fino al mar Rosso. Ecco, il nemico sale, fende l'aria, come l'aquila, spiega le sue ali verso Bosra; il cuore dei prodi di Edom, in quel giorno, è come il cuore d'una donna in doglie di parto. Riguardo a *Damasco. «Camat e Arpad sono confuse, poiché hanno udito una cattiva notizia; vengono meno; è un'agitazione come quella del mare, che non può calmarsi. Damasco diviene fiacca, si volta per fuggire, un tremito l'ha còlta; angoscia e dolori si sono impadroniti di lei, come di donna che partorisce. Come mai non è stata risparmiata la città famosa, la città della mia gioia? Cosí i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice il Signore degli eserciti. Io appiccherò il fuoco alle mura di Damasco, ed esso divorerà i palazzi di Ben-Adad». Riguardo a *Chedar e ai regni di Asor, che *Nabucodonosor, re di *Babilonia, sconfisse. Cosí parla il Signore: «Alzatevi, salite contro Chedar, distruggete i figli dell'oriente! Le loro tende, le loro greggi saranno prese; saranno portati via i loro teli, tutti i loro bagagli, i loro cammelli; si griderà loro: “Tutto intorno è terrore!” Fuggite, dileguatevi ben lontano, nascondetevi profondamente, o abitanti di Asor», dice il Signore; «poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ha formato un disegno contro di voi, ha concepito un piano contro di voi. Alzatevi, salite contro una nazione che gode pace e abita al sicuro», dice il Signore; «che non ha né porte né sbarre, e risiede solitaria. Siano i loro cammelli dati in preda, la moltitudine del loro bestiame diventi bottino! Io disperderò a tutti i venti quelli che si radono le tempie, e farò venire la loro calamità da tutte le parti», dice il Signore. «Asor diventerà un covo di sciacalli, una desolazione perenne; nessuno piú abiterà questo luogo, non vi risiederà piú nessun figlio d'uomo». Ecco la parola del Signore che fu rivolta al *profeta *Geremia riguardo a *Elam, al principio del regno di *Sedechia, re di *Giuda: Cosí parla il Signore degli eserciti: «Ecco, io spezzo l'arco di Elam, la sua principale forza. Io farò venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disperderò a tutti quei venti e non ci sarà nazione dove non arrivino dei fuggiaschi di Elam. Renderò gli Elamiti spaventati davanti ai loro nemici, davanti a quelli che cercano la loro vita; farò piombare su di loro la calamità, la mia ira ardente», dice il Signore; «manderò la spada a inseguirli, finché io non li abbia consumati. Metterò il mio trono in Elam e ne farò perire i re e i capi», dice il Signore. Ma negli ultimi giorni avverrà che io ricondurrò Elam dall'esilio», dice il Signore.

Geremia 49:1-39 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Questo messaggio del Signore riguarda il popolo di Ammon. «Come mai gli Ammoniti, fedeli del dio Milcom, si sono annesso il territorio di Gad e ne hanno occupato le città? Forse Israele è rimasto senza figli, senza abitanti per i suoi territori? Ora però è arrivato il momento di far risuonare il frastuono della battaglia nella città di Rabbà, capitale di Ammon. La ridurrà in un mucchio di rovine e consumerà con il fuoco i villaggi che le stanno attorno. Allora Israele deprederà chi lo ha depredato». Così dice il Signore. «Abitanti di Chesbon, urlate, poiché arriva il devastatore. Voi che abitate nei dintorni di Rabbà, gridate, vestitevi di sacco, intonate un lamento mentre vi aggirate tra muri in rovina. Il vostro dio Milcom andrà in esilio con i suoi sacerdoti e ministri. Gente ribelle, osate ancora vantarvi delle vostre vallate fertili? Facevate affidamento sulle vostre provviste ed eravate sicuri che nessuno vi avrebbe attaccati. Ebbene, io manderà su di voi il terrore da ogni parte. Ognuno baderà a se stesso: fuggirete in disordine e nessuno potrà radunarvi». Così dice il Signore, Dio dell'universo. «Un giorno però, ribalterò la sorte della gente di Ammon», dice il Signore. Questo messaggio del Signore dell'universo riguarda Edom. «La gente di Teman ha forse perduto il suo tradizionale buon senso? I suoi sapienti non sanno più dare consigli? È svanita la sua proverbiale saggezza? Abitanti di Dedan, voltatevi, fuggite e nascondetevi nelle caverne, perché è arrivato il momento. Io punirò tutti i discendenti di Esaù con una grande sciagura. I nemici verranno a vendemmiare da voi, e non lasceranno nemmeno un grappolo; giungeranno d'improvviso, come ladri di notte e porteranno via tutto quel che vorranno. Io stesso, il Signore, spoglierò i discendenti di Esaù, scoprirò i loro nascondigli segreti ed essi non potranno più nascondersi. Tutta la stirpe di Edom e le popolazioni vicine saranno distrutte. Nessuno scamperà. Le loro vedove e gli orfani, abbandonati, troveranno in me l’unico sostegno, l’unica possibilità di vita». Questo è un altro messaggio del Signore: «Israele non avrebbe dovuto essere punito, eppure ha bevuto la coppa della mia ira. Tu, Edom, non sei innocente e perciò sarai certamente punito: anche tu dovrai bere questa coppa. Giuro su me stesso che la tua capitale, Bosra, sarà ridotta in rovina e diventerà un esempio di maledizione, un motivo di orrore e di spavento. Anche i villaggi vicini saranno ridotti in rovina per sempre». Così ha detto il Signore. Il Signore ha mandato un messaggio alle nazioni e noi ne abbiamo udito l’annunzio: «Radunatevi e marciate contro Edom! Movete all’attacco!». Il Signore dice a Edom: «Io ti farò diventare la più piccola delle nazioni e tutti ti disprezzeranno. La tua arroganza e il tuo orgoglio ti hanno ingannato. Tu abiti in fortezze tra le rocce, aggrappato ai luoghi più alti. Ma anche se la tua casa è in alto come un nido d'aquila, io ti butterò giù». Così ha detto il Signore. «Ridurrà Edom in una condizione spaventosa: chi passerà da quelle parti rimarrà sconvolto dall’orrore di fronte alle sue rovine. Accadrà anche a Edom quanto è accaduto nella distruzione di Sòdoma, Gomorra e delle altre città vicine: nessun uomo potrà mai più abitare in quella regione». Così ha detto il Signore. «Come un leone balza fuori dalla boscaglia del Giordano e getta lo scompiglio tra le pecore che pascolano nei prati, così io, il Signore, scaccerò gli Edomiti dalla loro terra. Metterò a governare su Edom chi vorrò io: infatti chi può confrontarsi con me? chi può sfidarmi? C’è un pastore che può resistere di fronte a me? Io, il Signore, ho fatto un progetto contro Edom, ho studiato un piano contro gli abitanti di Teman. Ascoltatemi bene: farò portar via anche i loro bambini come fossero agnelli e tutta la loro terra sarà devastata. Il crollo di Edom farà tremare la terra, le sue grida di aiuto si sentiranno fin dal Mar Rosso. «Il nemico verrà su Bosra, come un avvoltoio dalle grandi ali distese e allora i soldati di Edom, anche i più forti, saranno sfiniti come una donna nel parto». Questo messaggio è rivolto a Damasco: «Gli abitanti di Camat e Arpad sono sconvolti perché hanno ricevuto notizie drammatiche: sono agitati come un mare in tempesta e non trovano pace. La gente di Damasco trema, è sfinita e pensa solo alla fuga; è stata colta da angoscia e dolori come una donna che sta per partorire. È stata completamente abbandonata la città così famosa, sempre piena di festa. «Quel giorno i suoi giovani migliori cadranno morti per strada e tutti i soldati saranno sterminati. Lo dico io, il Signore dell'universo. Incendierò tutta la città di Damasco e anche i palazzi del re Ben-Adàd saranno distrutti». Questo messaggio è rivolto alla tribù di Kedar e ai regni dipendenti dalla città di Asor quando furono conquistati da Nabucodònosor, re di Babilonia. Così dice il Signore: «Babilonesi, all’assalto contro la tribù di Kedar, distruggete la gente del deserto orientale. Saccheggiate le loro tende, le greggi, e i depositi con tutte le provviste, portate via i cammelli. Gridate contro di loro: “Terrore da ogni parte”». Il Signore dice agli abitanti di Asor: «Scappate, fuggite e nascondetevi nelle caverne, perché Nabucodònosor, re di Babilonia, ha fatto un piano contro di voi e l’ha studiato in tutti i suoi particolari». Il Signore aggiunge: «Babilonesi, all’assalto contro questa gente che si credeva al sicuro e tranquilla. Essi vivono isolati dagli altri, le loro abitazioni non hanno né porte né serrature. Prendete i loro cammelli e tutto il bestiame come vostro bottino di guerra. Io poi disperderò ai quattro venti le tribù che si tagliano i capelli sulle tempie e farò venire da ogni parte la rovina su di loro. Asor sarà ridotta a un deserto per sempre, un luogo di rifugio per gli sciacalli: nessun uomo potrà mai più abitare in quella regione». Così ha detto il Signore. Il Signore affidò al profeta Geremia questo messaggio che riguarda la regione di Elam, poco dopo che Sedecia era diventato re di Giuda. Così disse il Signore dell'universo: «La potenza di Elam è fondata sugli arcieri, ma io spezzerò i loro archi di guerra. Manderò i venti dalle quattro estremità del cielo; li farò soffiare contro Elam, e farò portar via dai venti i suoi abitanti. Saranno dispersi in tutte le nazioni senza eccezione. Sono molto adirato! Perciò renderò gli Elamiti paurosi davanti ai nemici che li vogliono uccidere; manderò su di loro una grande sciagura: li farò inseguire dai nemici finché non li avrò tutti annientati, perché sono molto indignato. Eliminerò da Elam il re e i capi e io regnerò al loro posto». Così ha detto il Signore. «Un giorno però, ribalterò la sorte di Elam», afferma il Signore.

Geremia 49:1-39 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

QUANT'è a' figliuoli di Ammon, così ha detto il Signore: Israele non ha egli alcuni figliuoli? non ha egli alcuno erede? perchè si è Malcam messo in possesso di Gad, e si è il suo popolo stanziato nelle città di esso? Perciò, ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io farò udire in Rabba de' figliuoli di Ammon lo stormo di guerra, ed ella sarà ridotta in un monte di ruine; e le città del suo territorio saranno arse col fuoco; ed Israele possederà quelli che l'aveano posseduto, ha detto il Signore. Urla, o Hesbon; perciocchè Ai è guasta; o città del territorio di Rabba, gridate, cingetevi di sacchi, fate cordoglio, e andate attorno lungo le chiusure; perciocchè Malcam andrà in cattività, insieme co' suoi sacerdoti, e i suoi principi. Perchè ti glorii delle valli? la tua valle si è scolata, o figliuola ribelle, che ti confidavi ne' tuoi tesori; che dicevi: Chi verrà contro a me? Ecco, io fo venir sopra te d'ogn'intorno di te lo spavento, dice il Signore Iddio degli eserciti; e voi sarete scacciati, chi qua, chi là; e non vi sarà alcuno che raccolga gli erranti. Ma pure, dopo queste cose, io ritrarrò di cattività i figliuoli di Ammon, dice il Signore. QUANT'è ad Edom, il Signor degli eserciti ha detto così: Non vi è egli più sapienza alcuna in Teman? il consiglio è egli venuto meno agl'intendenti? la lor sapienza è ella marcita? Fuggite, o abitanti di Dedan; hanno volte le spalle, e si son riparati in luoghi segreti e profondi, per dimorarvi, perciocchè io ho fatta venir sopra Esaù la sua ruina, il tempo nel quale io voglio visitarlo. Se ti fosser sopraggiunti dei vendemmiatori, non ti avrebbero essi lasciati alcuni grappoli? se de' ladri fosser venuti contro a te di notte, non avrebbero essi predato quanto fosse lor bastato? Ma io ho frugato Esaù, io ho scoperti i suoi nascondimenti, ed egli non si è potuto occultare; la sua progenie, e i suoi fratelli, e i suoi vicini, son deserti, ed egli non è più. Lascia i tuoi orfani, io li nudrirò; e confidinsi le tue vedove in me. Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, coloro a' quali non si apparteneva di ber della coppa, ne hanno pur bevuto; e tu sarestine pure esente? tu non ne sarai esente; anzi del tutto ne berrai. Conciossiachè io abbia giurato per me stesso, dice il Signore, che Bosra sarà messa in desolazione, in vituperio, in disertamento, ed in maledizione; e che tutte le sue città saranno ridotte in deserti in perpetuo. Io ho udito un grido da parte del Signore, e un messo è stato mandato fra le genti, per dire: Adunatevi, e venite contro ad essa, e levatevi per venire a battaglia. Perciocchè, ecco, io ti ho fatto piccolo fra le nazioni, sprezzato fra gli uomini. La tua fierezza, e la superbia del cuor tuo ti hanno ingannato, o tu, che abiti nelle fessure delle rocce, che occupi la sommità degli alti colli; avvegnachè tu avessi elevato il tuo nido a giusa dell'aquila, pur ti gitterò giù di là, dice il Signore. Ed Edom sarà messo in desolazione; chiunque passerà presso di esso sarà attonito, e zufolerà, per tutte le sue piaghe. Siccome Sodoma, e Gomorra, e le città lor vicine, furono sovvertite, ha detto il Signore; così non abiterà più quivi alcun uomo, e niun figliuol d'uomo vi dimorerà. Ecco, colui salirà come un leone, più violentemente che la piena del Giordano, contro all'abitacolo forte; perciocchè io lo farò muovere, e lo farò correre sopra l'Idumea; e chi è valente uomo scelto? ed io lo rassegnerò contro a lei; perciocchè, chi è pari a me? e chi mi sfiderà? e chi è il pastore che possa star fermo dinanzi a me? Perciò, ascoltate il consiglio del Signore, ch'egli ha preso contro all'Idumea, e i pensieri ch'egli ha divisati contro agli abitatori di Teman: Se i più piccoli della greggia non li strascinano; se la lor mandra non è deserta insieme con loro. La terra ha tremato per lo suon della lor caduta; il suono n'è andato fino al Mar rosso; il grido di essa è stato quivi udito. Ecco, colui salirà, e volerà come un'aquila, e spiegherà le sue ale contro a Bosra; e il cuor degli uomini prodi di Edom in quel giorno sarà come il cuor d'una donna che è nella distretta del parto. QUANT'è a Damasco, Hamat ed Arpad sono confuse; si struggono, perciocchè hanno udita una mala novella; vi è spavento nella marina; ella non può racquetarsi. Damasco è fiacca, si è messa in volta per fuggire, e tremito l'ha colta; distretta e dolori l'hanno occupata, come la donna che partorisce. Come non è stata risparmiata la città famosa, la città della mia allegrezza? I suoi giovani adunque caderanno nelle sue piazze, e tutta la gente di guerra in quel giorno sarà distrutta, dice il Signor degli eserciti. Ed io accenderò un fuoco nelle mura di Damasco, che consumerà i palazzi di Ben-hadad. QUANT'è a Chedar, ed a' regni di Hasor, i quali Nebucadnesar, re di Babilonia, percosse, il Signore ha detto così: Levatevi, salite contro a Chedar, e guastate gli Orientali. Essi se ne torranno via le lor tende, e le lor gregge; se ne porteran via i lor teli, e tutti i loro arnesi, e ne meneranno i lor cammelli; e d'ogn'intorno daranno contro a loro gridi di spavento. Fuggite, dileguatevi ben lungi; riducetevi in luoghi segreti e profondi, per dimorarvi, o abitanti di Hasor, dice il Signore; perciocchè Nebucadnesar, re di Babilonia, ha preso un consiglio contro a voi, ed ha divisato contro a voi un pensiero. Levatevi, salite contro alla nazione pacifica, che abita in sicurtà, dice il Signore; ella non ha nè porte, nè sbarre; abitano in disparte. E i lor cammelli saranno in preda, e la moltitudine del lor bestiame in ruberia; ed io dispergerò a tutti i venti quelli che si radono i canti delle tempie; e farò venire la lor calamità da ogni lor lato, dice il Signore. Ed Hasor diverrà un ricetto di sciacalli un luogo deserto in perpetuo: uomo alcuno non vi abiterà, e niun figliuolo d'uomo vi dimorerà. LA parola del Signore che fu indirizzata al profeta Geremia contro ad Elam, nel principio del regno di Sedechia, re di Giuda, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io rompo l'arco di Elam, che è la lor principal forza. E farò venire contro agli Elamiti i quattro venti, dalle quattro estremità del cielo, e li dispergerò a tutti questi venti; e non vi sarà nazione alcuna alla quale non pervengano degli scacciati di Elam. Ed io spaurirò gli Elamiti dinanzi a' lor nemici, e dinanzi a quelli che cercano l'anima loro; e farò venir sopra loro del male, l'ardor della mia ira, dice il Signore; e manderò dietro a loro la spada, finchè io li abbia consumati. E metterò il mio trono in Elam, e ne farò perire re e principi, dice il Signore. Ma pure, negli ultimi tempi avverrà che io ritrarrò gli Elamiti di cattività, dice il Signore.