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Geremia 42:1-10

Geremia 42:1-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Tutti i capi degli uomini armati, Iocanan, figlio di Carea, Iezania, figlio di Osaia, e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, si avvicinarono e dissero al profeta Geremia: «Ti sia accetta la nostra supplica e prega il SIGNORE, il tuo Dio, per noi, per tutto questo residuo (poiché, di molti che eravamo, siamo rimasti pochi, come lo vedono i tuoi occhi) affinché il SIGNORE, il tuo Dio, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare e che cosa dobbiamo fare». Il profeta Geremia disse loro: «Ho inteso; ecco, io pregherò il SIGNORE, il vostro Dio, come avete detto; tutto quello che il SIGNORE vi risponderà ve lo farò conoscere, non vi nasconderò nulla». Quelli dissero a Geremia: «Il SIGNORE sia un testimone veritiero e fedele contro di noi, se non facciamo tutto quello che il SIGNORE, il tuo Dio, ti manderà a dirci. Sia la tua risposta gradevole o sgradevole, noi ubbidiremo alla voce del SIGNORE nostro Dio, al quale ti mandiamo, affinché bene ce ne venga, per aver ubbidito alla voce del SIGNORE nostro Dio». Dopo dieci giorni la parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia. Geremia chiamò Iocanan, figlio di Carea, tutti i capi degli uomini armati che erano con lui e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, e disse loro: «Così parla il SIGNORE, Dio d’Israele, al quale mi avete mandato perché io gli presentassi la vostra supplica: “Se continuate ad abitare in questo paese, io vi ci stabilirò e non vi distruggerò; vi pianterò e non vi sradicherò, perché mi pento del male che vi ho fatto.

Geremia 42:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Tutti i capi degli uomini armati, Iocanan, figlio di Carea, Iezania, figlio di Osaia, e tutto il popolo dal piú piccolo al piú grande, si avvicinarono e dissero al *profeta *Geremia: «Ti sia accetta la nostra supplica, e prega il Signore, il tuo Dio per noi, per tutto questo residuo (poiché, di molti che eravamo, siamo rimasti pochi, come lo vedono i tuoi occhi) affinché il Signore Dio tuo, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare, e che cosa dobbiamo fare». Il profeta Geremia disse loro: «Ho inteso; ecco, io pregherò il Signore, il vostro Dio, come avete detto; tutto quello che il Signore vi risponderà ve lo farò conoscere, non vi nasconderò nulla». Quelli dissero a Geremia: «Il Signore sia un testimone veritiero e fedele contro di noi, se non facciamo tutto quello che il Signore, il tuo Dio, ti manderà a dirci. Sia la tua risposta gradevole o sgradevole, noi ubbidiremo alla voce del Signore nostro Dio, al quale ti mandiamo, affinché bene ce ne venga, per aver ubbidito alla voce del Signore nostro Dio». Dopo dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia. Geremia chiamò Iocanan, figlio di Carea; tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui, e tutto il popolo, dal piú piccolo al piú grande, e disse loro: «Cosí parla il Signore, Dio d'*Israele, al quale m'avete mandato perché io gli presentassi la vostra supplica: “Se continuate ad abitare in questo paese, io vi ci stabilirò e non vi distruggerò; vi pianterò e non vi sradicherò; perché mi pento del male che vi ho fatto.

Geremia 42:1-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Tutti i capi delle bande armate, compresi Giovanni figlio di Karèach e Azaria figlio di Osaià, accompagnati da tutta la gente che stava con loro, si recarono dal profeta Geremia e gli dissero: — Per favore, fa’ quel che ti chiediamo! Prega per noi il Signore tuo Dio, pregalo per questa nostra gente che è sopravvissuta! Prima eravamo numerosi, ma ora siamo rimasti in pochi, come tu stesso puoi vedere. Prega il Signore tuo Dio che ci indichi la strada da seguire e quel che dobbiamo fare. Il profeta Geremia rispose: — D’accordo! Presenterò subito al Signore vostro Dio le vostre richieste. Poi vi riferirò la sua risposta nei vostri confronti, senza celarvi nulla. Quelli allora dissero a Geremia: — Davanti al Signore tuo Dio promettiamo di fare esattamente quel che ci dirà per mezzo tuo. Egli sia contro di noi un testimone verace. Ti abbiamo dato l’incarico di presentare le nostre richieste al Signore nostro Dio: ebbene noi ubbidiremo al suo comando, ci piaccia o no. Tutto andrà bene se ubbidiremo al Signore, nostro Dio. Dopo dieci giorni, il Signore diede la risposta a Geremia. Questi allora chiamò Giovanni figlio di Karèach, i capi delle bande armate che erano con lui e tutta la gente. Disse loro: «Mi avete incaricato di presentare le vostre richieste al Signore, Dio d'Israele. Questa è la sua risposta: Se decidete di abitare ancora in questa terra, io ricostruirò il vostro popolo invece di demolirlo, vi farò mettere radici profonde invece di sradicarvi, perché mi pentirò del male che vi ho mandato.

Geremia 42:1-10 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

E TUTTI i capi della gente di guerra, e Giohanan, figliuolo di Carea, e Iezania, figliuolo di Osaia, e tutto il popolo, dal minore al maggiore, si accostarono; e dissero al profeta Geremia: Deh! caggia la nostra supplicazione nel tuo cospetto, e fa' orazione al Signore Iddio tuo per noi, per tutto questo rimanente (perciocchè di molti siamo rimasti pochi, come i tuoi occhi ci veggono), acciocchè il Signore Iddio tuo ci dichiari la via, per la quale abbiamo da camminare, e ciò che abbiamo a fare. E il profeta Geremia disse loro: Ho inteso; ecco, io farò orazione al Signore Iddio vostro, come avete detto; ed io vi rapporterò tutto ciò che il Signore vi avrà risposto; io non ve ne celerò nulla. Ed essi dissero a Geremia: Il Signore sia per testimonio verace e fedele tra noi, se noi non facciamo secondo tutto ciò che il Signore Iddio tuo ti avrà mandato a dirci. O bene, o mal che sia, noi ubbidiremo alla voce del Signore Iddio nostro, al quale noi ti mandiamo; acciocchè bene ne avvenga, quando avremo ubbidito alla voce del Signore Iddio nostro. Ed avvenne, in capo di dieci giorni, che la parola del Signore fu indirizzata a Geremia. Ed egli chiamò Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, ch'erano con lui, e tutto il popolo, dal minore al maggiore. E disse loro: Così ha detto il Signore, l'Iddio d'Israele, al quale voi mi avete mandato, per presentargli la vostra supplicazione: Se pur voi dimorate in questo paese, io vi edificherò, e non vi distruggerò; io vi pianterò, e non vi divellerò; perciocchè io mi pento del male che vi ho fatto.