Geremia 41:1-18
Geremia 41:1-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Il settimo mese Ismael, figlio di Netania, figlio di Elisama, della stirpe reale e uno dei grandi del re, andò con dieci uomini da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa; là, a Mispa, mangiarono assieme. Poi Ismael, figlio di Netania, si alzò con i dieci uomini che erano con lui e colpirono con la spada Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan. Così fecero morire colui che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese. Ismael uccise pure tutti i Giudei che erano con Ghedalia a Mispa e i Caldei, uomini di guerra, che si trovavano là. Il giorno dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, prima che se ne sapesse nulla, giunsero da Sichem, da Silo e da Samaria ottanta uomini che avevano la barba rasa, le vesti stracciate e delle incisioni sul corpo; avevano in mano delle offerte e dell’incenso per presentarli nella casa del SIGNORE. Ismael, figlio di Netania, uscì loro incontro da Mispa e, camminando, piangeva; come li ebbe incontrati, disse loro: «Venite da Ghedalia, figlio di Aicam». Quando furono entrati in mezzo alla città, Ismael figlio di Netania, assieme agli uomini che aveva con sé, li scannò e li gettò nella cisterna. Fra quelli ci furono dieci uomini che dissero a Ismael: «Non ci uccidere, perché abbiamo nei campi provviste nascoste: grano, orzo, olio e miele». Allora egli si trattenne e non li mise a morte con i loro fratelli. La cisterna nella quale Ismael gettò tutti i cadaveri degli uomini che egli uccise con Ghedalia è quella che il re Asa aveva fatta fare per timore di Baasa, re d’Israele; Ismael, figlio di Netania, la riempì di uccisi. Poi Ismael condusse via prigionieri tutto il rimanente del popolo che si trovava a Mispa: le figlie del re e tutto il popolo che era rimasto a Mispa, sul quale Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva stabilito Ghedalia, figlio di Aicam; Ismael, figlio di Netania, li condusse via prigionieri e partì per recarsi dagli Ammoniti. Ma quando Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui furono informati di tutto il male che Ismael, figlio di Netania, aveva fatto, presero tutti gli uomini e andarono a combattere contro Ismael, figlio di Netania; e lo trovarono presso le grandi acque che sono a Gabaon. Quando tutto il popolo che era con Ismael vide Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui, si rallegrò; tutto il popolo che Ismael aveva condotto prigioniero da Mispa fece voltafaccia e andò a unirsi a Iocanan, figlio di Carea. Ma Ismael, figlio di Netania, scampò con otto uomini davanti a Iocanan e se ne andò fra gli Ammoniti. Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui presero tutto il rimanente del popolo che Ismael, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa, dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, figlio di Aicam: uomini, gente di guerra, donne, bambini, eunuchi; e li ricondussero da Gabaon. Partirono e si fermarono a Gerut-Chimam, presso Betlemme, per poi continuare e giungere in Egitto, a causa dei Caldei, dei quali avevano paura perché Ismael, figlio di Netania, aveva ucciso Ghedalia, figlio di Aicam, che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese.
Geremia 41:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Il settimo mese, Ismael figlio di Netania, figlio di Elisama, della stirpe reale e uno dei grandi del re, andò con dieci uomini, da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa; là, a Mispa, mangiarono assieme. Poi Ismael, figlio di Netania, si alzò con i dieci uomini che erano con lui e colpirono con la spada Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan. Cosí fecero morire colui che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese. Ismael uccise pure tutti i Giudei che erano con Ghedalia a Mispa, e i *Caldei, uomini di guerra, che si trovavano là. Il giorno dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, prima che se ne sapesse nulla, giunsero da Sichem, da Silo e da *Samaria, ottanta uomini che avevano la barba rasa, le vesti stracciate e delle incisioni sul corpo; avevano in mano delle offerte e dell'incenso per presentarli nella casa del Signore. Ismael, figlio di Netania, uscí loro incontro da Mispa; e, camminando, piangeva; come li ebbe incontrati, disse loro: «Venite da Ghedalia, figlio di Aicam». Quando furono entrati in mezzo alla città, Ismael figlio di Netania, assieme agli uomini che aveva con sé, li scannò e li gettò nella cisterna. Fra quelli, ci furono dieci uomini che dissero a Ismael: «Non ci uccidere, perché abbiamo nei campi provviste nascoste: grano, orzo, olio e miele». Allora egli si trattenne, e non li mise a morte con i loro fratelli. La cisterna nella quale Ismael gettò tutti i cadaveri degli uomini che egli uccise con Ghedalia, è quella che il re Asa aveva fatta fare per timore di Baasa, re d'*Israele; Ismael, figlio di Netania, la riempí di uccisi. Poi Ismael condusse via prigionieri tutto il rimanente del popolo che si trovava a Mispa: le figlie del re e tutto il popolo che era rimasto a Mispa, sul quale Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva stabilito Ghedalia, figlio di Aicam; Ismael, figlio di Netania, li condusse via prigionieri e partí per recarsi dagli *Ammoniti. Ma quando Iocanan figlio di Carea e tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui furono informati di tutto il male che Ismael, figlio di Netania, aveva fatto, presero tutti gli uomini, e andarono a combattere contro Ismael, figlio di Netania; e lo trovarono presso le grandi acque che sono a Gabaon. Quando tutto il popolo che era con Ismael vide Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui, si rallegrò; tutto il popolo che Ismael aveva condotto prigioniero da Mispa fece voltafaccia e andò a unirsi a Iocanan, figlio di Carea. Ma Ismael, figlio di Netania, scampò con otto uomini davanti a Iocanan, e se ne andò fra gli Ammoniti. Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui, presero tutto il rimanente del popolo, che Ismael, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa, dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, figlio d'Aicam: uomini, gente di guerra, donne, bambini, eunuchi; e li ricondussero da Gabaon. Partirono e si fermarono a Gerut-Chimam presso *Betlemme, per poi continuare e giungere in Egitto, a causa dei Caldei; dei quali avevano paura, perché Ismael, figlio di Netania, aveva ucciso Ghedalia, figlio di Aicam, che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese.
Geremia 41:1-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Nel settimo mese dello stesso anno, Ismaele figlio di Netania e nipote di Elisamà, imparentato con la famiglia reale e uno dei grandi ufficiali del re, si recò a Mispa da Godolia con dieci uomini. Mentre mangiavano tutti insieme, Ismaele figlio di Netania all’improvviso si alzò e i dieci uomini che erano con lui colpirono con la spada Godolia figlio di Achikàm e lo uccisero. Così morì colui che il re di Babilonia aveva messo a governare il paese. Ismaele uccise anche tutti gli abitanti del territorio di Giuda che stavano con Godolia a Mispa e i soldati babilonesi che si trovavano là. Erano già passati due giorni dall’assassinio di Godolia, ma nessuno l’aveva ancora saputo. Allora giunsero ottanta uomini provenienti da Sichem, da Silo e da Samaria. Si erano tagliati la barba, avevano stracciato i vestiti e si erano procurati ferite su tutto il corpo. Portavano con sé doni e incenso da offrire al Signore nel tempio. Ismaele figlio di Netania uscì da Mispa e andò loro incontro piangendo. Quando li raggiunse, disse loro: «Venite da Godolia figlio di Achikàm». Ma appena giunsero all’interno della città, Ismaele figlio di Netania e i suoi uomini li massacrarono e gettarono i loro cadaveri in una cisterna. Però dieci uomini di quel gruppo avevano detto a Ismaele: «Non ucciderci! Abbiamo nascosto nei campi provviste di grano, di orzo, di olio e di miele». Perciò Ismaele li risparmiò e non li uccise insieme con i loro compagni. La cisterna nella quale Ismaele gettò i cadaveri degli uomini uccisi, era quella grande fatta scavare da Asa re di Giuda quando era in guerra contro Baasà re d'Israele. Ismaele figlio di Netania la riempì di cadaveri. In seguito Ismaele fece prigioniere le principesse e tutti quelli rimasti a Mispa, cioè tutta la gente sotto la giurisdizione di Godolia figlio di Achikàm stabilita da Nabuzaradàn comandante delle guardie. Ismaele figlio di Netania partì con i prigionieri e si diresse verso la regione degli Ammoniti. Intanto Giovanni figlio di Karèach e i capi delle bande armate che erano con lui vennero informati di tutti i delitti compiuti da Ismaele figlio di Netania. Allora radunarono i loro uomini per andare a combattere contro Ismaele figlio di Netania e lo raggiunsero presso la grande piscina di Gàbaon. I prigionieri che Ismaele aveva portato via da Mispa, appena videro Giovanni figlio di Karèach con i capi delle bande armate, furono pieni di gioia. Si ribellarono e tornarono indietro per raggiungere Giovanni figlio di Karèach. Ismaele figlio di Netania insieme con otto uomini riuscì a sfuggire a Giovanni e andò presso gli Ammoniti. Allora Giovanni figlio di Karèach e gli altri capi delle bande armate presero con sé la gente che Ismaele figlio di Netania aveva condotto prigioniera da Mispa dopo l’assassinio di Godolia figlio di Achikàm. C’erano soldati, donne, bambini ed eunuchi. Li condussero via da Gàbaon. Durante la marcia fecero sosta a Gherut-Chimàm nei pressi di Betlemme. Di là volevano raggiungere l’Egitto per allontanarsi dai Babilonesi. Infatti temevano rappresaglie dopo che Ismaele figlio di Netania aveva assassinato Godolia figlio di Achikàm, il quale era stato nominato governatore della regione dal re di Babilonia.
Geremia 41:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
OR avvenne nel settimo mese, che Ismaele, figliuolo di Netania, figliuolo di Elisama, del sangue reale, ed alcuni grandi della corte del re, e dieci uomini con lui, vennero a Ghedalia, figliuolo di Ahicam, in Mispa; e quivi in Mispa mangiarono insieme. Poi Ismaele, figliuolo di Netania, si levò, insieme co' dieci uomini ch'erano con lui, e percossero colla spada Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan. Così lo fece morire; lui, che il re di Babilonia aveva costituito sopra il paese. Ismaele uccise ancora gli uomini di guerra, d'infra tutti i Giudei, ch'erano con Ghedalia in Mispa, e i Caldei che si ritrovarono quivi. E il giorno appresso ch'egli ebbe ucciso Ghedalia, avanti che se ne sapesse nulla, avvenne, che alcuni uomini di Sichem, di Silo, e di Samaria, in numero di ottant'uomini, venivano, avendo le barbe rase, ed i vestimenti stracciati, e delle tagliature sul corpo; ed aveano in mano offerte, ed incenso, da presentar nella Casa del Signore. Ed Ismaele, figliuolo di Netania, uscì di Mispa incontro a loro, e camminava piangendo; e quando li ebbe scontrati, disse loro: Venite a Ghedalia, figliuolo di Ahicam. Ma quando furono entrati in mezzo della città, Ismaele, figliuolo di Netania, accompagnato dagli uomini, ch'egli aveva seco, li scannò, e li gettò in mezzo della fossa. Or fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero ad Ismaele: Non ucciderci; perciocchè noi abbiamo in sulla campagna delle segrete conserve di grano, e d'orzo, e d'olio, e di miele. Ed egli si ritenne, e non li uccise fra i lor fratelli. Or la fossa, nella quale Ismaele gettò tutti i corpi morti degli uomini, ch'egli uccise del seguito di Ghedalia, era quella che il re Asa aveva fatta per tema di Baasa, re d'Israele; Ismaele, figliuolo di Netania, la riempiè di uccisi. Poi appresso Ismaele ne menò via prigione tutto il rimanente del popolo, ch'era in Mispa: le figliuole del re, e tutto il popolo restato in Mispa, il quale Nebuzaradan, capitan delle guardie, aveva dato in governo a Ghedalia, figliuolo di Ahicam; Ismaele, figliuolo di Netania, li menava via prigioni, e se ne andava per passare a' figliuoli di Ammon. Ma Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, ch'erano con lui, avendo udito tutto il male, che Ismaele, figliuolo di Netania, aveva fatto, presero tutta la lor gente, e andarono per combattere contro ad Ismaele, figliuolo di Netania; e lo trovarono presso alle grandi acque, che sono in Gabaon. E quando tutto il popolo che era con Ismaele vide Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, che erano con lui, si rallegrò. E tutto il popolo, che Ismaele menava prigione da Mispa, si rivoltò, e se ne ritornò a Giohanan, figliuolo di Carea. Ma Ismaele, figliuolo di Netania, scampò con otto uomini, d'innanzi a Giohanan, e se ne andò a' figliuoli di Ammon. Poi Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capitani della gente di guerra, ch'erano con lui, presero tutto il rimanente del popolo, che avevano riscosso da Ismaele, figliuolo di Netania, e il quale egli ne menava via da Mispa, dopo aver percosso Ghedalia, figliuolo di Ahicam: uomini, gente di guerra, e donne, e fanciulli, ed eunuchi; e li ricondussero da Gabaon. Ed andarono, e dimorarono in Gherut-Chimham, che è vicin di Bet-lehem, con intenzione di andarsene, e di entrare in Egitto, d'innanzi a' Caldei; conciossiachè temessero di loro; perciocchè Ismaele, figliuolo di Netania, aveva percosso Ghedalia, figliuolo di Ahicam, il quale il re di Babilonia aveva costituito sopra il paese.