Geremia 22:13-19
Geremia 22:13-19 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Guai a colui che costruisce la sua casa senza giustizia e le sue camere senza equità, che fa lavorare il prossimo per nulla e non gli paga il suo salario e dice: “Mi costruirò una casa grande con camere spaziose al piano di sopra”. Egli vi fa delle finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso! Tu regni forse perché hai la passione del cedro? Tuo padre forse non mangiava e beveva? Però faceva ciò che è retto e giusto, e tutto gli andava bene. Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso, e tutto gli andava bene. Questo non significa forse conoscermi?», dice il SIGNORE. «Ma tu non hai occhi né cuore che per la tua cupidigia, per spargere sangue innocente, per fare oppressione e violenza». Perciò così parla il SIGNORE riguardo a Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda: «Non lo si compiangerà, dicendo: “Ahimè, fratello mio, ahimè, sorella!” Non se ne farà cordoglio, dicendo: “Ahimè, signore, ahimè, maestà!” Sarà sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato fuori dalle porte di Gerusalemme».
Geremia 22:13-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Guai a colui che costruisce la sua casa senza giustizia e le sue camere senza equità; che fa lavorare il prossimo per nulla, non gli paga il suo salario e dice: “Mi costruirò una casa grande con camere spaziose al piano di sopra”. Egli vi fa delle finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso! Tu regni forse perché hai la passione del cedro? Tuo padre forse non mangiava e beveva? Però faceva ciò che è retto e giusto, e tutto gli andava bene. Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso, e tutto gli andava bene. Questo non significa forse conoscermi?» dice il Signore. «Ma tu non hai occhi né cuore che per la tua cupidigia, per spargere sangue innocente, per fare oppressione e violenza». Perciò, cosí parla il Signore riguardo a Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda: «Non lo si compiangerà, dicendo: “Ahimè, fratello mio, ahimè sorella!” Non se ne farà cordoglio, dicendo: “Ahimè, signore, ahimè, maestà!” Sarà sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato fuori dalle porte di *Gerusalemme».
Geremia 22:13-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Guai a te che ti costruisci un palazzo senza rispettare la giustizia, e alzi nuovi piani in modo disonesto perché costringi gli altri a lavorare per te e ti rifiuti di pagarli. Tu dici: «Voglio costruirmi un palazzo grandioso con vasti saloni al piano superiore». Vi fai aprire grandi finestre, rivesti i muri con legno di cedro e lo fai dipingere di rosso. Ti illudi forse di essere un grande re per i rivestimenti di cedro del tuo palazzo? Tuo padre, Giosia, mangiava e beveva come te, ma agiva in modo giusto e retto e perciò tutto gli andava bene. Egli difendeva i diritti dei poveri e tutto andava bene. In questo modo dimostrava di conoscermi veramente. Tu, invece, guardi solo al tuo interesse e studi il modo di uccidere gli innocenti e di opprimere la gente con ferocia. Questo ti dice il Signore. Perciò, ecco quel che dice il Signore riguardo a Ioiakìm re di Giuda figlio di Giosia: «Nessuno piangerà la sua morte e dirà: “È un grave lutto, fratello! È un grave lutto, sorella!”. Nessuno piangerà la sua morte e dirà: “È un grave lutto, signore! È un grave lutto, maestà!”. Trascineranno e getteranno il suo cadavere fuori delle porte di Gerusalemme: sarà sepolto come un asino».
Geremia 22:13-19 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Guai a colui ch'edifica la sua casa, e non con giustizia; e le sue sale, e non con dirittura; che si serve del suo prossimo per nulla, e non gli dà il pagamento dell'opera sua; che dice: Io mi edificherò una casa grande, e delle sale spaziose; e taglia a quelle delle finestre larghe, e la fa tavolata di cedri, e la dipinge di minio! Regnerai tu perchè cerchi d'eccellere co' cedri? non mangiò, e non bevve tuo padre, facendo ciò ch'è diritto, e giusto? ed allora bene gli avvenne. Egli fece ragione al povero ed al bisognoso: ed allora bene gli avvenne; non è ciò conoscermi? dice il Signore. Ma tu non hai gli occhi, nè il cuore, se non alla tua avarizia, ed a spandere il sangue innocente, e ad oppressione, ed a storsione, per farla. Perciò, il Signore ha detto così di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: Ei non se ne farà cordoglio, dicendo: Ahi fratel mio! Ahi sorella! Ei non se ne farà altresì cordoglio, dicendo: Ahi Signore! e: Ahi sua maestà! Egli sarà seppellito della sepoltura di un asino, essendo strascinato, e gettato via lungi dalle porte di Gerusalemme.