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Geremia 18:1-12

Geremia 18:1-12 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE: «Àlzati, scendi in casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole». Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando alla ruota. Il vaso che faceva si guastò, come succede all’argilla in mano al vasaio; da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo. La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Casa d’Israele, non posso io fare di voi quello che fa questo vasaio?», dice il SIGNORE. «Ecco, quel che l’argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, casa d’Israele! A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere; ma se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare; ma se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla. «Ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di’: “Così parla il SIGNORE: ‘Ecco, io preparo contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità, cambiate le vostre vie e le vostre azioni!’”. Ma costoro dicono: “È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri, vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio”.

Geremia 18:1-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Ecco la parola che fu rivolta a *Geremia da parte del Signore: «Àlzati, scendi in casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole». Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota; il vaso che faceva si guastò, come succede all'argilla in mano del vasaio; da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Casa d'*Israele, non posso io far di voi quello che fa questo vasaio?» Dice il Signore. «Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, casa d'*Israele! A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere; ma, se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare; ma, se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla. «Ora parla agli uomini di *Giuda e agli abitanti di *Gerusalemme, e di': “Cosí parla il Signore: Ecco, io preparo contro di voi del male, e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità, cambiate le vostre vie e le vostre azioni!” Ma costoro dicono: “È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri, vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio”».

Geremia 18:1-12 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore mi diede quest’ordine: «Presto, Geremia! Va’ giù nella bottega del vasaio e là ti farò udire la mia parola». Io mi recai dal vasaio e mi fermai a guardarlo mentre lavorava al tornio. Ma il vaso, che egli stava modellando con la creta, a un certo punto si guastò tra le sue mani. Allora il vasaio prese altra creta e fece un nuovo vaso, a suo piacere. A quel punto, il Signore mi fece udire la sua parola: «Gente d'Israele, non potrei forse comportarmi con voi come fa questo vasaio con la creta? Lo dico io, il Signore: voi siete nelle mie mani proprio come la creta nelle mani del vasaio. A volte, nei riguardi di una nazione o di un regno io vorrei sradicare, abbattere o distruggere. Ma se quella nazione smette di fare il male per il quale l’avevo minacciata, io mi pento del castigo che pensavo di mandarle. «A volte invece, nei riguardi di un’altra nazione o di un altro regno vorrei edificare e piantare. Ma se quelli compiono il male che io disapprovo, senza curarsi dei miei avvertimenti, allora io mi pento del bene che avevo promesso di far loro. «Ed ora, va’ ad annunziare alla gente di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme che io, il Signore, ho preso una decisione contro di loro e mi preparo a punirli. Esortali a rinunziare al loro comportamento malvagio, a migliorare le loro abitudini e le loro azioni. Ma essi agiranno sempre peggio e diranno: “È inutile insistere! Continueremo tutti ostinatamente a farci guidare dal nostro cuore malvagio”».

Geremia 18:1-12 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

LA parola che fu dal Signore indirizzata a Geremia, dicendo: Levati, e scendi in casa di un vasellaio, e quivi ti farò intender le mie parole. Io adunque scesi in casa di un vasellaio, ed ecco, egli faceva il suo lavorio in su la ruota. E il vasello ch'egli faceva si guastò, come l'argilla suol guastarsi in man del vasellaio; ed egli da capo ne fece un altro vasello, come a lui vasellaio parve bene di fare. Allora la parola del Signore mi fu indirizzata dicendo: Non posso io fare a voi, o casa d'Israele, come ha fatto questo vasellaio? dice il Signore; ecco, siccome l'argilla è in man del vasellaio, così voi, o casa d'Israele, siete in mano mia. In uno stante io parlerò contro ad una nazione, o contro ad un regno, per divellere, per diroccare, e per distruggere. Ma se quella nazione, contro alla quale io avrò parlato, si converte dalla sua malvagità, io altresì mi pentirò del male che io avea pensato di farle. In uno stante parimente, parlerò in favore di una nazione, o di un regno, per piantare, e per edificare. Ma se quel regno, o nazione fa quel che mi dispiace, non ascoltando la mia voce, io altresì mi pentirò del bene che io avea detto di fargli. Ora dunque, parla pure agli uomini di Giuda, ed agli abitanti di Gerusalemme, dicendo: Così ha detto il Signore: Ecco, io formo contro a voi del male, e penso de' pensieri contro a voi; convertasi ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed ammendate le vostre vie, ed i vostri fatti. Ed essi dissero: Non vi è rimedio; perciocchè noi andremo dietro a' nostri pensieri, e faremo ciascuno secondo la durezza del cuor suo malvagio.